CORSINI, Ottaviano (Ottavio)
Stefano Andretta
Figlio di Lorenzo di Bernardo e di Marietta Rinuccini, nacque a Firenze il 12 agosto del 1588. Dopo essere stato avviato allo studio delle discipline umanistiche [...] moralizzazione e la disciplina del clero, la censura sui libri, la decisa riaffermazione della potestà romana sulle tendenze gallicane esistenti in particolare nei Parlamenti. Il C. s'impegnò in questi compiti senza troppo successo: la sua proposta ...
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PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] Chiesa toscana, che ne sconvolse le basi organizzative e patrimoniali e portò agli estremi le premesse agostiniane, gallicane, richeriste e febroniane condivise da Pietro Leopoldo. Le varie componenti del movimento sostennero l’anticurialismo del ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Giovanni Battista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna il 29 maggio 1733 dal conte Francesco Raimondo Montecuccoli e da Maria Vittoria dei conti Caprara, assunse insieme con i fratelli [...] alle Tuileries un giuramento in cui dichiarava di rispettare le leggi della Repubblica francese e di riconoscere le libertà gallicane (egli si giustificò con Roma affermando che il testo da lui giurato era molto meno compromettente di quello redatto ...
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GUIDI DI BAGNO, Niccolò
Giampiero Brunelli
Nacque a Rimini nel 1584, secondogenito di Fabrizio, marchese di Montebello, e di Laura Colonna, figlia di Pompeo, duca di Zagarolo. Su consiglio del prozio, [...] ) rassicurazioni solo generiche. Nel maggio successivo, l'assemblea generale del clero dimostrò che in nome delle libertà gallicane non sarebbero state tollerate altre ingerenze romane. L'arcivescovo di Sens compì una ritrattazione soltanto di fronte ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] e Parma. Usurpati Avignone e il Contado venassino dalla Francia e votati per le pressioni di Luigi XIV dalla Sorbona i sei articoli gallicani del 1663, ad A. non restò, di fronte ad una minaccia armata, che piegarsi: col trattato di Pisa del 12 febbr ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] di convincere Enrico IV che il rigore opposto dal papa alle "novità" veneziane non avrebbe messo in discussione le libertà gallicane, visto che si trattava di privilegi riconosciuti già da tempi remoti alla Francia. Inoltre tentò di indurre il re a ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] che non consentì a G. XIII di vedere realizzati i suoi obiettivi. Il potere regio temeva la lesione delle libertà gallicane, delle quali si considerava difensore e custode e i capitoli cattedralizi difendevano in tal modo le antiche esenzioni dall ...
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Leone XI
Matteo Sanfilippo
Alessandro de' Medici nacque a Firenze il 2 giugno 1536 in un ramo collaterale di quella famiglia. Era infatti figlio di Ottavio di Lorenzo de' Medici e Francesca di Jacopo [...] Grand et à Monsieur de Villerois, Paris 1627, pp. 216-17, 302-03 e 329.
P. Dupuy, Preuves des libertez de l'Église gallicane, II, ivi 1731³, pp. 112-15 (sulla verifica delle sue bolle in quanto legato ad opera del Parlamento di Parigi).
[F. Gregori ...
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BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] un atteggiamento politico ponderato, come i fatti dimostreranno, e l'unico atto a non alimentare le già violente passioni gallicane dei parlamentari francesi. Eppure, tale orientamento di B. XIV è solo in apparenza timoroso o neutrale, in attesa che ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] anche se solo in relazione alle prime due parti. Ancora più complesso è, poi, il caso della Francia. Qui la difesa della tradizione gallicana sollecitò i sovrani a rinviare l'accettazione dei decreti: Enrico III con l'Editto di Melun del 1579 e con l ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
gallicanesimo
gallicanéṡimo (o gallicanismo) s. m. [der. di gallicano]. – Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, delineatisi in Francia dal sec. 14° e affermatisi soprattutto nei sec. 16° e 17°, che miravano a ottenere...