(lat. Bagaudae e Bacaudae) Espressione di origine celtica indicante le bande di pastori e agricoltori che, immiseriti dai tributi, sconvolsero le campagne delle Gallie dal 283 d.C. Se ne hanno notizie [...] fino alla metà del 5° secolo ...
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Furono, secondo la tradizione, due nobili romani, probabilmente fratelli, che si portarono a propagare la fede cristiana nelle Gallie scegliendo Soissons a campo del loro apostolato; contemporaneamente [...] esercitavano il mestiere di ciabattini, sia per guadagnarsi la vita, sia per provvedere di calzature i poveri. Durante la persecuzione di Diocleziano sarebbero stati consegnati in potere del famigerato ...
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MARCELLINA, santa
Luigi Giambene
Sorella di S. Ambrogio, nata circa il 330 probabilmente a Treviri, dove il padre era prefetto del pretorio delle Gallie. Dopo la morte dei genitori si assunse l'educazione [...] dei suoi fratelli Ambrogio e Satiro. Nel Natale del 353 fece voto di verginità, e prese il velo in S. Pietro a Roma dalle mani di papa Liberio. Visse a Milano col fratello Ambrogio, che le dedicò varî ...
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PETRONIO, santo
Pio Paschini
, Vescovo di Bologna, si dovrebbe identificare secondo alcuni con Anicio Petronio Probo console nel 406, secondo altri con Petronio prefetto delle Gallie dal 402 al 409 [...] e secondo altri ancora con il figlio di questo. Certamente appartenne a illustre famiglia, e successe a Felice nel vescovato di Bologna verso il 432. Celebrato come uomo di santa vita dall'antico scrittore ...
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PREDESTINAZIANI
Innocenzo Taurisano
. Prospero d'Aquitania nella sua Cronaca, Gennadio di Marsiglia nel De haeresibus e Arnobio il giovane (v.) nel Predestinatus parlano di questi eretici delle Gallie. [...] (v.) un fermo oppositore. La vita agitata di questo monaco e le sue affermazioni sulla predestinazione assoluta agitarono la Gallia nel sec. IX. Rabano Mauro nel concilio di Magonza (848) fece condannare Gotescalco e la sentenza fu confermata da ...
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taurobolio Particolare sacrificio di un toro, legato, nel mondo greco-romano e orientale, al culto della dea Cibele; originario dell’Asia Minore, si diffuse in Occidente, specie nelle Gallie, soprattutto [...] a partire dal 2° sec. d.C. La ragione immediata del sacrificio cruento era quella di cospargere del sangue della vittima la persona del devoto a cura del quale il t. si effettuava. Il devoto veniva introdotto ...
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Console suffetto (56 d. C.), autore del senatoconsulto trebelliano, che estendeva al fedecommissario le azioni normalmente spettanti all'erede o contro di lui; fece eseguire (61) il censo nelle Gallie; [...] legato in Britannia, fu richiamato (69) per la sua cupidigia ...
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Monaco (sec. 4º-5º) a Treviri. Fu sostenitore della dottrina nestoriana per cui Cristo avrebbe acquistato la divinità tramite la sua passione e la sua morte; fu espulso dalle Gallie, anche sotto l'accusa [...] di pelagianesimo. In Africa fu convinto da Agostino del suo errore, che ritrattò in un sinodo tenuto nel 426 a Cartagine e poco dopo nel Libellus emendationis ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] l'Oriente dal II secolo a.C. al VI secolo d.C., Milano 1980, pp. 13-95 e spec. 23-24; Alberto Grilli, La migrazione dei Galli in Livio, in AA.VV., Studi in onore di Ferrante Rittatore Vonwiller, II, Como 1980, pp. 183-192.
75. Cf. Livius, 39, 45, 3 e ...
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Vescovo e scrittore gallo-romano (n. Lione fra il 430 e il 433 - m. 487 circa). Di nobile famiglia, genero dell'imperatore Avito, prefetto di Roma (468), rientrato nelle Gallie fu eletto (470 circa), per [...] (ma più tardi dedicherà un poema ad Eurico vittorioso). Come scrittore è tipico esponente della cultura e della civiltà della Gallia romanizzata, ove al sentimento della romanità già si uniscono elementi "barbarici". Gli scritti di S. (24 carmi in ...
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gallare2
gallare2 v. intr. [der. di galla1] (aus. avere), ant. – 1. Galleggiare, stare a galla: i cuoci a’ lor vassalli Fanno attuffare in mezzo la caldaia La carne con li uncin, perché non galli (Dante). 2. fig. Insuperbire: Di che l’animo...