Vescovo (n. nelle Gallie verso il 330 - m. Rouen 409 o 415). Militò da giovane nell'esercito romano; dopo la conversione al cristianesimo, fu ordinato prete e mandato a evangelizzare i Nervî. Eletto vescovo [...] di Rouen verso il 380, si oppose al paganesimo, al pelagianesimo e all'arianesimo. Di lui resta un sermone De laude sanctorum ...
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Capo degli Aulerci, che parteciparono alla sollevazione delle Gallie contro Cesare (52 a. C.); fu sconfitto da Labieno e cadde in battaglia presso Lutezia. ...
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Console nel 371 d. C. Ebbe poi il governo delle Gallie (380), quindi (383-84) quello dell'Illirico, dell'Italia e dell'Africa. Di fronte all'usurpazione di Massimo (387), fuggì con il giovane Valentiniano [...] II a Tessalonica e dopo la sconfitta dell'usurpatore tornò a Roma. Fu sepolto presso l'abside di S. Pietro ...
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Vescovo irlandese (n. 372 o 373 - m. Dunshaughlin 457), figlio di una sorella di s. Patrizio. Accompagnò (433) lo zio dalle Gallie all'Irlanda e fu vescovo di Dunshaughlin nella contea di Meath. Compose [...] in onore di s. Patrizio un famoso inno (Audite omnes amantes Deum) ...
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Console suffetto (56 d. C.), autore del senatoconsulto trebelliano, che estendeva al fedecommissario le azioni normalmente spettanti all'erede o contro di lui; fece eseguire (61) il censo nelle Gallie; [...] legato in Britannia, fu richiamato (69) per la sua cupidigia ...
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Monaco (sec. 4º-5º) a Treviri. Fu sostenitore della dottrina nestoriana per cui Cristo avrebbe acquistato la divinità tramite la sua passione e la sua morte; fu espulso dalle Gallie, anche sotto l'accusa [...] di pelagianesimo. In Africa fu convinto da Agostino del suo errore, che ritrattò in un sinodo tenuto nel 426 a Cartagine e poco dopo nel Libellus emendationis ...
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Vescovo e scrittore gallo-romano (n. Lione fra il 430 e il 433 - m. 487 circa). Di nobile famiglia, genero dell'imperatore Avito, prefetto di Roma (468), rientrato nelle Gallie fu eletto (470 circa), per [...] (ma più tardi dedicherà un poema ad Eurico vittorioso). Come scrittore è tipico esponente della cultura e della civiltà della Gallia romanizzata, ove al sentimento della romanità già si uniscono elementi "barbarici". Gli scritti di S. (24 carmi in ...
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Bonifacio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Zosimo. Secondo il Liber pontificalis fu di origine romana e figlio del presbitero Giocondo.
Era anch'egli un presbitero, della Chiesa di Roma, [...] 25, 1936, pp. 1-114; P. Paschini-V. Monachino, I papi nella storia, I, Roma 1961, pp. 81-7; V.A. Sirago, Galla Placidia e la trasformazione politica dell'Occidente, Louvain 1961; F.X. Seppelt, Storia dei Papi, I, Roma 1962, pp. 155-58; É. Griffe, La ...
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DAVID, Giovanni
Maria Borgato
Nacque a Napoli il 15 ott. 1790 da Giacomo e Paola Borelli e compì i suoi studi vocali con il padre, a fianco del quale debuttò a Siena nel 1808 in Adelaide di Guesclino [...] l'artista (G. Zavadini, p. 268). Nello stesso anno a Roma si esibiva sulle scene del teatro Tor di Nona ne GliArabinelle Gallie di G. Pacini e al teatro Argentina nel Pirata di V. Bellini, sostenendo il ruolo di Gualtiero accanto a L. Boccabadati.
L ...
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gallare2
gallare2 v. intr. [der. di galla1] (aus. avere), ant. – 1. Galleggiare, stare a galla: i cuoci a’ lor vassalli Fanno attuffare in mezzo la caldaia La carne con li uncin, perché non galli (Dante). 2. fig. Insuperbire: Di che l’animo...