Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] inventate, Roma, Ubaldini.
Caillois, Roger (1958), Les jeux et les hommes: le masque et le vertige, Paris, Gallimard.
Crystal, David (1998), Language play, London-Harmondsworth, Penguin books.
Dossena, Giampaolo (1990), La zia era assatanata. Primi ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] di linguistica e di filologia, metrica, retorica, Torino, Einaudi.
Benveniste, Émile (1974), Problèmes de linguistique générale, Paris, Gallimard, 2 voll., vol. 2º (trad. it. Problemi di linguistica generale, Milano, Il Saggiatore, 2 voll., vol. 2 ...
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Norma
Giancarlo Urbinati
Marco Bussagli
In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e [...] , Le nombre d'or. Rites et rythmes pythagoriciens dans le développement de la civilisation occidentale, 2 voll., Paris, Gallimard, 1931;
e.a. murphy, The normal and the perils of the sylleptic argument, "Perspectives in Biology and Medicine", 1972 ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] in area sarda (Settimo S.P.), in Marcato 1995, pp. 489-498.
De Beauvoir, Simone (1949), Le deuxième sexe, Paris, Gallimard (trad. it. Il secondo sesso, Milano, Il Saggiatore, 1984).
Hellinger, Marlis & Bussmann, Hadumod (edited by) (2001-2003 ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] a. M., Suhrkamp, 1968 (trad. it. Roma-Bari, Laterza, 1983).
r. ruyer, L'animal, l'homme, la fonction symbolique, Paris, Gallimard, 1964 (trad. it. Milano, Bompiani, 1972).
c. sini, Gli abiti, le pratiche, i saperi, Milano, Jaca Book, 1996.
s ...
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Individuo
Bernardino Fantini
Il termine individuo (dal latino individuus, "indiviso, indivisibile", composto di in- e dividuus, "diviso", che corrisponde etimologicamente al greco ἄτομος, composto di [...] , "Philosophy of Science", 1978, 45, pp. 335-60.
f. jacob, La logique du vivant. Une histoire de l'hérédité, Paris, Gallimard, 1970 (trad. it. Torino, Einaudi, 1971).
id., Le jeu des possibles. Essai sur la diversité du vivant, Paris, Fayard, 1981 ...
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Eiaculazione
Giorgia della Giusta
Con il termine eiaculazione (dal latino ex, "fuori", e iaculare, "gettare, lanciare con forza") si intende il fenomeno, caratteristico ed esclusivo della risposta sessuale [...] ", 1964, 5, 2.
G. della Giusta, Dizionario del sesso, Roma, Editori Riuniti, 1997.
M. Foucault, L'usage des plaisirs, Paris, Gallimard, 1984 (trad. it. in Id., Storia della sessualità, 2° vol., Milano, Feltrinelli, 1984).
V.F. Guidano, Il sé nel suo ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] artificiose, Bologna, il Mulino.
Starobinski, Jean (1971), Les mots sous les mots. Les anagrammes de Ferdinand de Saussure, Paris, Gallimard (trad. it. Le parole sotto le parole. Gli anagrammi di Ferdinand de Saussure, Genova, Il Melangolo, 1982). ...
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Scaramanzia
Marco Bussagli
Il termine scaramanzia (di etimo incerto, ma probabilmente derivato da un'alterazione di chiromanzia) si riferisce a pratiche, diverse da cultura a cultura e da epoca a epoca, [...] Press, 1948 (trad. it. Roma, Newton Compton, 1976).
j.-c. schmitt, La raison des gestes dans l'Occident médiéval, Paris, Gallimard, 1990 (trad. it. Il gesto nel Medioevo, Roma-Bari, Laterza, 1990).
g.l. simons, Sex and superstition, London, Schumann ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] Problemi di linguistica generale, Milano, Il Saggiatore, pp. 179-199 (ed. orig. Problèmes de linguistique générale, Paris, Gallimard, 1966-1974, 2 voll.).
Cresti, Emanuela (1998), Gli enunciati nominali, in Italica matritensia. Atti del IV congresso ...
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