Filosofo italiano (Imola 1895 - Roma 1968), prof. di storia della filosofia nell'università di Messina (1939-1965). Sostenne un "umanismo positivo" d'ispirazione marxista. Nel problema della conoscenza, [...] che percorre tutta la storia della logica e della filosofia, e pervenne quindi alla rivendicazione della positività del molteplice, dell'extrarazionale o, altrimenti detto, della materia come elemento della conoscenza. Tra i suoi scritti ...
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Primo califfo degli Arabi, suocero di Maometto. Membro di una frazione non molto importante della tribù dei Quraish (Coreish [v.]), non apparteneva all'aristocrazia dominatrice della Mecca, ostile alla [...] la figura di Abū Bekr di un nimbo di santità leggendaria. Egli è il modello della sapienza, dell'onestà, della moderazione, della carità, dell'ascesi. Centinaia di sentenze, relative a ogni sorta di questioni religiose e giuridiche, vengono fatte ...
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Scienziato e filosofo, nato a Bucchianico (Chieti) il 14 luglio 1817 e morto a Bologna il 6 marzo 1891. Fu professore di storia della medicina all'università di Bologna. Dopo essere stato, a Napoli, scolaro [...] Bologna 1921; B. Croce, La letteratura d. nuova Italia, I, 3ª ed., Bari 1929, pp. 393-96; G. Gentile, Le origini della filosofia contemporanea in Italia, III, ii, Messina 1923, pp. 51-75; L. Russo, F. De Sanctis e la cultura napoletana, Venezia 1928 ...
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È, in genere, la descrizione d'un complesso di fenomeni, in opposizione sia alle leggi astratte e fisse di essi, sia alle realtà trascendenti di cui sono manifestazione, sia, infine, alla critica normativa [...] E. Husserl, Ideen z. einer rein. Phänom. u. phänom. Philos., Halle 1913; id., Transzendentale u. formale Logik, Halle 1929; G. DellaVolpe, Il probl. d. fenomen. hegel., in Giornale crit. d. filos. italiana, 1927; A. Banfi, La fenomenologia pura di E ...
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Sociologo, nato a Épinal il 15 aprile 1858, morto a Parigi il 15 novembre 1917. Fu professore di sociologia alla Sorbona e direttore della Année sociologique (1896-1912), organo della scuola da lui fondata.
In [...] e le si impone: la coscienza collettiva, infatti, risulta non da una somma ma da una sintesi, simile a quella chimica, delle coscienze individuali ed è come tale un prodotto assai diverso dagli elementi che lo compongono. Stabilito ciò, non resta che ...
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Termine del linguaggio scientifico e filosofico. Aristotele chiama, di solito, ϕαινόμενον ciò che cade sotto i sensi, intendendo di opporlo, come il suo predecessore Platone, a ciò che è stabile, essenziale, [...] e con esso si designano gli accadimenti che sono oggetto delle scienze in genere. Tale il significato che esso ha in detta noumeno (dal gr. νούμενον; ciò che è oggetto del νοῦς, della ragione). Per Kant il mondo fenomenico è il solo mondo reale che ...
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Medico, viaggiatore, filosofo, nato a Joué (Anjou) nel 1620, morto a Parigi nel 1688. Si laureò in medicina a Montpellier. Viaggiò in Palestina e in Siria, nel 1654; due anni dopo si recò in Egitto, e [...] Pervenuto a Delhi nel 1659, rimase per sei anni alla corte dell'imperatore come medico, seguendolo nei viaggi al Kashmir e a Lahore. a Chapelle del 1668, inserita nell'edizione del 1755 delle opere di questo). Fu amico di molti uomini illustri del ...
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Nato a Parigi il 10 giugno 1861, morto a Cabrespine (Aude) il 14 settembre 1916, allievo dell'École normale supérieure, professore di fisica teorica prima alla facoltà di Lilla e poi, fino alla morte, [...] documentazione storica, è rimasta purtroppo interrotta dalla morte del D.; il vol. V è postumo. Si deve al D. l'illustrazione delle opere di Buridano, di N. Oresme e di quell'ignoto meccanico da lui chiamato il "precursore di Leonardo".
Dal punto di ...
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Filosofo inglese, nato il 22 marzo 1835 a Greenock, in Scozia, morto il 1° novembre 1908 a Oxford. Fu professore di filosofia morale all'università di Glasgow (1866-1893) e poi rettore (master) del Balliol-College [...] ciò al concetto vero e proprio di Dio, insieme immanente e trascendente, natura e spirito: e questo è il principio fondamentale della religione cristiana, in cui la divinità si presenta come persona e insieme compenetra e valorizza la natura ai fini ...
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Filosofo e pedagogista americano vivente, nato a Burlington il 20 ottobre 1859. Professore all'università di Chicago dal 1894 al 1904, vi formò la cosiddetta Scuola di Chicago, d'ispirazione prammatistica. [...] e rigoroso a quella del James. Il D. basa la sua concezione dello spirito umano sulla biologia e la fisiologia: lo spirito - egli dice - agirono utilmente sull'organizzazione pratica e sociale della scuola americana.
Opere principali: Outlines of a ...
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