Figlio di Pietro, medico, nato a Moulins, nel Borbonese, il 15 agosto 1578 secondo alcuni documenti o intorno al 1590, se non anche uno o due anni più tardi, secondo altre più attendibili testimonianze. [...] mancarono del resto al B. ampie conoscenze di fisica: egli ebbe, ad es., fino dal 1643, conoscenza esatta del principio dell'eguale trasmissione di pressione dei liquidi, scoperto dallo Stevino e riscoperto dal Pascal.
Bibl.: P. Ragnisco, in Atti R ...
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FRANCHI, Ausonio (pseudonimo di Cristoforo Bonavino)
GalvanoDELLAVOLPE
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Filosofo, nato a Pegli il 27 febbraio 1821, morto a Genova il 12 settembre 1895. Consacrato sacerdote nel 1844, lasciò nel [...] debolezza e il limite.
Bibl.: A. Franzoni, L'opera filosofica di A. F., Cremona 1899; A. Angelini, A. F., Roma 1898; G. Gentile, Le origini della filosofia cont. in Italia, I, Messina 1917, pp. 43-64; A. Colletti, A. F. e i suoi tempi, Torino 1925. ...
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Filosofo e letterato, nato a Intra nel 1823 e morto ivi nel 1884. Spirito inquieto, visse solitario e oscuro. Cominciò con lo scrivere romanzi e versi, a ispirazione pessimistica, presto dimenticati. Poi [...] Hegel lo portò a intravedere una lacuna effettiva della costruzione sistematica hegeliana: il dualismo persistente fra logica assoluto nulla, nella cui immota contemplazione è l'ideale della filosofia.
Opere principali: Saggio circa la ragione logica ...
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Filosofo, nato a S. Piero alle Fonti (presso S. Miniato) il 6 dicembre 1822, morto a Firenze il 6 marzo 1905. Insegnò all'università di Pisa e all'Istituto superiore di Firenze. Autore di molte opere, [...] doti di scrittore, di ricercata eleganza, che non di teorico. La sua filosofia, con cui egli pensava di venir in aiuto della fede cattolica e infine di collaborare alla restaurazione tomistica di Leone XIII, non è infatti più che una presentazione in ...
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Scienziato e filosofo, nato a Gros presso Rodez (Aveyron) nel 1826 e ivi morto nel 1900. Socialista militante, dovette esulare dopo il colpo di stato del 1851, e fu in Inghilterra e in America. Solo negli [...] di soddisfare, oltre l'esigenza filosofica, anche quella religiosa e morale, fondando un nuovo spiritualismo. Ma il meglio della sua fama è affidato alle sue ricerche sull'ipnotismo e sulla suggestione, campo nel quale precorse l'odierna psicologia ...
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Teologo e vescovo di Meaux, nato a Saint-Pourçain-sur-Sioule intorno al 1270-75 e morto a Meaux nel 1334. Fu chiamato dai contemporanei doctor modernus e doctor resolutissimus. Domenicano (del convento [...] , considerò propriamente vera Solo la conoscenza dell'individuale, negando, nominalisticamente, la realtà oggettiva alle Sentenze di Pietro Lombardo, conservato in tre redazioni, la terza delle quali è edita (ed. principe, Parigi 1508).
Bibl.: J. ...
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Filosofo, nato a Spinazzola (Puglie) il 23 dicembre 1831 e morto a Torino il 16 gennaio 1917. Professore di filosofia teoretica nelle università di Pavia e di Torino, fu seguace della filosofia hegeliana, [...] logici come sussistenti di per sé, pure ipostasi, accentuando cosi il platonismo latente nella Logica hegeliana. Studiò il problema della pena di morte (La pena di morte e la sua abolizione dichiarate teoricamente e storicamente secondo la filosofia ...
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Filosofo, nato a Kirkmabreck in Scozia nel 1778, morto a Londra nel 1820. Studiò all'università di Edimburgo ove fu al ievo dello Stewart, di cui divenne assistente nel 1808 e successore nel 1810. Seguace [...] della filosofia del Hume, si acquistò rinomanza con l'opera scritta in difesa del Hume stesso: Observations on the Th. B., Edimburgo 1825; E. Kučera, Die Erkenntnistheorie von Th. B., Zurigo 1909; L. Ferri, La psicologia dell'associazione, Roma 1894. ...
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Storico della filosofia, nato ad Augusta il 22 gennaio 1696, morto ivi il 22 novembre 1779. Ebbe larga rinomanza soprattutto per la sua Historia critica philosophiae a mundi incunabulis ad nostram usque [...] 'opera il B. può dirsi l'iniziatore, nell'età modema, della ricerca sistematica nel campo della storia del pensiero: particolarmente notevole è in essa la diligenza dell'erudito, mentre ancora assai scarsa è la capacità di organizzare geneticamente ...
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Filosofo e matematico svizzero, nato a Losanna il 13 aprile 1663, morto ivi il 22 marzo 1750. Professore e rettore di quell'università, insegnò poi a Groninga, e fu precettore del giovane principe Federico di Assia-Cassel. Scrittore colto e fecondo, non fu egualmente ricco di originalità: le sue opere filosofiche si riducono a difese di autori a lui cari, come il Descartes e il Locke, e a polemiche ...
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