RIGHETTI
Chiara Teolato
– Famiglia originaria di Rimini, dove alcuni componenti esercitarono cariche pubbliche. Nella prima metà del XVII secolo un ramo si trasferì a Roma e da questo discese Francesco [...] e Amore della collezione Rondanini, l’Antinoo del Campidoglio, il Mercurio del Giambologna, il Bacco e Fauno di Firenze, il Ganimede dei Musei Vaticani, la S. Susanna di François Duquesnoy, il Bacco de’ Medici e infine la riproduzione di Papirio e ...
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PRETI, Gregorio
Rosanna De Gennaro
– Nacque nel 1603 circa a Taverna, in Calabria, da Cesare e da Innocenza Schipani (De Dominici, 1745, 2008, p. 590 s.). La sua figura di pittore è rimasta a lungo [...] per un gruppo di tele, di cui otto del solo Gregorio; tra queste i Ratti di Europa, di Proserpina e di Ganimede (Roma, Galleria Pallavicini).
Partito il fratello da Roma, Gregorio restò fedele alla matrice idealizzante di Domenichino e, nella seconda ...
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DIOTTI, Giuseppe (Francesco Giuseppe Antonio)
Renzo Mangili
Nacque a Casalmaggiore (Cremona) il 1º marzo 1779 da Gaetano, bottaio, e da Elisabetta Superchi. Fu avviato alla pittura, nella piccola città [...] di una sala in villa Guicciardi a Mancasale, alla periferia di Reggio: a tempera dipinse nella volta il Ratto di Ganimede (attualmente conservato, benché deturpato); sulle pareti, Orlando furioso, Mercurio e Argo, galatea e Polifemo, Apollo e Dafne ...
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ZATTI, Carlo
Anna Lisa Genovese
– Nacque a Brescello (Reggio Emilia) il 24 settembre 1809, da Biagio, dottore in legge, e da Maria Soliani (Brescello, Archivio parrocchiale, Battesimi, 1808-59, n. 118). [...] della Società amatori e cultori dell’arte (febbraio-marzo 1839), insieme a Vedova ciociara con bambino che prega e Ganimede rapito dall’aquila di Giove (Il Tiberino, 1839); quest’ultimo, lodato da Giuseppe Checchetelli (in La Pallade, 1839), che ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] il corpo di Medusa per il Perseo e l'Apollo marmoreo ora nel Bargello. Al 1548-49 spettano il restauro di un antico Ganimede e l'avvio del Narciso in marmo (entrambi al Bargello), e la fusione della figura principale del Perseo, oltre alle prime ...
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PIAMONTINI, Giuseppe
Dimitrios Zikos
– Nacque il 3 gennaio 1663 nella parrocchia di S. Michele Visdomini a Firenze, figlio del legnaiolo Andrea di Domenico e di Caterina Angiola Farsi (Bellesi, 1991, [...] un Meleagro (forse quello acquistato quattro anni prima da Martelli) e un «Giove e Ganimede» (Borroni Salvadori, 1974, p. 110). Nell’ultimo gruppo è da riconoscere il Ganimede con l’Aquila di cui esistono due versioni, una nella Galleria Corsini di ...
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MUSSINI, Cesare
Marco Pierini
– Nacque a Berlino il 9 giugno 1804 da Natale, compositore bergamasco di origini modenesi, al tempo maestro di cappella alla corte di Prussia, e da Giuliana Sarti, figlia [...] Filippo Ala Ponzoni. A Berlinò coronò con successo la sua missione, espose alcuni quadri all’Accademia di belle arti – il Ganimede (La vita di Cesare Mussini..., p. 31) fu acquistato dal re – conobbe Alexander von Humboldt e Peter Cornelius e si ...
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FILIPPI, Paolo
Jolanta Polanowska
Nacque nel 1803 a Fano, in provincia di Pesaro e Urbino. Si trasferì in seguito a Roma, dove, nello Studio pubblico dell'arte presso S. Salvatore in Lauro, seguì i [...] dépendance del palazzo già citato della contessa Anna Tyszkiewicz; le sculture in pietra, raffigurantì la Sfinge e Ganimede, conservate nel parco del palazzo medesimo; l'altare principale, in stile neogotico, della chiesa parrocchiale. Inoltre: il ...
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BOCCIARDO, Agostino (Bocciardi, Bocciardy, Bucciardy Augustin)
Laura Malvano
Nacque intorno al 1729, probabilmente a Genova se, come vuole lo Zani, era fratello di Pasquale. Non sappiamo quando si trasferì [...] (Versailles), eseguendo due grandi caminetti in marmo per il salone e, nel parco, il piedistallo marmoreo per il Ganimede dello scultore Francin (Furcy-Raynaud). Tra il 1777 ed il 1783 ricevette pagamenti per lavori al castello di Bagatelle ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Iacopo Fiorino de'
Gianni Ballistreri
Nacque a Siena nel terzo o quarto decennio del sec. XV da Agnolo di Filippo; la sua famiglia era tra le più influenti del Monte dei riformatori.
Assai [...] da un amico che li ha ascoltati non visto: difficile comprendere il senso, forse politico, dell'allegoria. La seconda, Ganimede morto, èdecisamente una sorta di sacra rappresentazione: solo che qui la scena delle tre Marie presso il S. Sepolcro viene ...
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ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...
pincerna
pincèrna s. m. [dal lat. tardo pincerna, ritenuto (ma con qualche dubbio) un prestito del gr. πιγκέρνης (documentato in papiri), comp. dei temi di πίνω «bere» e κεράω «mescolare, mescere»] (pl. -i). – Coppiere; è voce dell’uso letter....