(gr. Γανυμήδης)
Mitologia
Mitico giovinetto, figlio del dardanide Tros, o di Laomedonte o di Ilo, e di Calliroe; fu rapito in cielo, per la sua bellezza, dall’aquila di Zeus o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere della mensa degli dei. Il mito, ricordato di frequente dagli scrittori classici, fu trattato spesso nelle arti figurative; famoso fu il gruppo scultorio di Leocare ...
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GANIMEDE (Γανυμήδης, Ganymēdes)
H. Sichtermann
Figlio di Tros secondo l'Iliade, figlio di Laomedonte secondo la Piccola Iliade (Ellanico indicherà poi Callirhoe come sua madre), ad ogni modo proveniente [...] dalla stirpe di Dardano, G. venne rapito dagli dèi per servire da coppiere a Zeus, essendo egli "il più bello dei mortali" (Il., xx, 231 e v, 265); al padre furono dati in compenso dei cavalli immortali, ...
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GANIMEDE DI OXFORD, Pittore di
P. Bocci
Ceramografo etrusco, a cui si attribuiscono due stàmnoi a figure rosse: il primo, da cui gli viene il nome, con Zeus e Ganimede, ad Oxford, l'altro, a Boston, [...] con Polluce ed Amykos. Entrambi i vasi, con i manici a forma di mostri marini (Kète) con le code intrecciate, sono così simili che devono essere opera dello stesso ceramista; essi ricordano per la forma ...
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Scultore russo (Pietroburgo 1753 - ivi 1802), uno dei più significativi del sec. 18º; visitò Roma e Parigi, modellandovi alcune statue: l'Anatomia, l'Accademia, Zeus e Ganimede. Da principio seguì il barocco, [...] poi si volse al classicismo (cariatidi nel Palazzo Grande di Pavlovsk, 1798; monumento a Suvorov, 1800, Pietroburgo). Suo capolavoro è il gruppo Sansone e il leone sulla fontana principale di Petergof ...
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Scultore (Saint-Paulien, Haute-Loire, 1731 - Parigi 1804), allievo di G. Coustou, soggiornò a Roma (1768-73); dal 1790 insegnò all'Académie. Tra le sue opere principali: un Ganimede e una Fanciulla con [...] capra conservati al Louvre, una statua di La Fontaine e una di Poussin all'Institut de France; in esse un elegante naturalismo si unisce a una ispirazione classicheggiante ...
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Pittore, incisore e litografo (Messkirch 1774 - Stoccarda 1814). Formatosi a Stoccarda con Ph. F. Hetsch, dipinse, tra l'altro, ritratti (J. Ch. von Mannlich, 1808, Monaco, Neue Pinakothek), scene di vita [...] militare (Presa di Pfenningberg, 1810, Stoccarda, Staatliche Galerie), soggetti mitologici (Ganimede, 1811, Castello di Ludwigsburg). ...
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ETRUSCHI, Vasi
ETRUSCHI, Vasi: v. bucchero; per i vasi dipinti v. alto-adriatica, ceramica; falisci, vasi; si vedano inoltre i vari ceramografi etruschi indicati con i nomi convenzionali di Pittori: [...] di anfiarao; dell'aurora; della biga vaticana; di bruxelles r 273; della colonna tuscanica; del ganimede di oxford; di hesione; di kaineus; di kyknos; di londra f 484; di micali; della monaca; della palestra; di paride; di perseus; di perugia; del ...
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Orafo e medaglista (Mondonico, Brianza, 1452 circa - Roma 1527 circa). Dal 1480 ai servizî del duca di Milano, risiedette dal 1505 a Roma, ove lavorò per la corte papale. Non si ha nessuna sua opera certa; [...] gli sono attribuiti alcuni stampi in bronzo, o placchette, rappresentanti il Ratto di Ganimede e la Pugna dei Centauri con i Lapiti (Washington, National Gallery of Art, Kress Collection) e la medaglia di Giulio II che reca, sul verso, il progetto di ...
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BOSA, Francesco
Gino Damerini
Figlio di Antonio e fratello di Eugenio, nacque a Venezia il 25 sett. 1803. Nella letteratura artistica è ricordato praticamente soltanto per aver collaborato con il fratello [...] Eugenio alle statue (disperse) per il parco della villa Sabbatini, presso Udine, e per un Ganimede nel museo Correr di Venezia.
Il De Alisi afferma che sua maggiore attività fu la scultura di monumenti funebri per il cimitero di Trieste e che tanta ...
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ARISTOKLES (᾿Αριστοκλῆς). ῏ 4°
M.T. Amorelli*
Scultore greco figlio di Kleoitas, scultore dorico (Paus., v, 24, 5) e nipote di un Aristokles (Paus., vi, 20, 4), che non sappiamo se fosse anch'egli artista. [...] Fu attivo nella seconda metà del V sec. a. C. e autore di un gruppo rappresentante Zeus con Ganimede a Olimpia. Non sappiamo se sia da identificare con un A. che nel 398 riparò la base dell'Atena Parthènos sull'Acropoli (v. Aristokles 5°).
Bibl.: H. ...
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ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...
pincerna
pincèrna s. m. [dal lat. tardo pincerna, ritenuto (ma con qualche dubbio) un prestito del gr. πιγκέρνης (documentato in papiri), comp. dei temi di πίνω «bere» e κεράω «mescolare, mescere»] (pl. -i). – Coppiere; è voce dell’uso letter....