Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] rispecchiano i momenti di maggiore o minore ottimismo: G. Budé, F. Rabelais, che riflette nei suoi giganti Pantagruel (1532) eGargantua (1534) una fede incrollabile nelle capacità dell’uomo, M. de Montaigne, creatore dell’essai, che esprime l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Folengo è Il più famoso rappresentante di quell’“espressionismo” maccheronico e dialettale [...] famiglia della piccola nobiltà decaduta, Teofilo (ma il nome di battesimo è Gerolamo) entra a 16 anni nell’Ordine benedettino al quale apparterrà François Rabelais che offre con il Gargantua et Pantagruel la più alta espressione artistica di quella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Clément Janequin è uno dei più rappresentativi maestri della chanson francese del Rinascimento. [...] -fiamminghi più l’italiano Costanzo Festa), che si trova nel prologo al quarto libro di Gargantua et Pantagruel di François Rabelais, composto fra il 1548 e il 1552.
Il rapporto profondo di Janequin con Ronsard (il quale aveva una grande passione ...
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Scrittore francese (presso Chinon, Tours, 1494 circa - Parigi 1553); dapprima (1521) frate francescano in un convento del Poitou, nel 1525 circa passò all'ordine benedettino. Segretario dell'abate Geoffroy [...] il secondo; infatti il successo del Pantagruel lo indusse a scrivere poco dopo Gargantua. La vie inestimable du grand Gargantua, père de Pantagruel (sui cinque libri e la trama dell'opera, v. Gargantua et Pantagruel). Nel gennaio-aprile 1534 R. compì ...
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Casa editrice, fondata a Parigi (1883) da Auguste G. (1812 - 1887) e dal fratello Hippolyte (1815-1911). Essi acquistarono, tra il 1848 e il 1859, imprese di altri editori, tra le quali la collezione di [...] (illustrate da P. Gavarni), di R. de Chateaubriand, eGargantua et Pantagruel di Rabelais illustrato da G. Doré. Nel 1983 il catalogo al gruppo CEP Communication (di cui facevano parte le edizioni Nathan e Larousse), costituì il Groupe de la Cité. ...
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Famiglia francese di editori. Nel 1883 Auguste (1812-1887) e il fratello Hippolyte (1815-1911) fondarono l'omonima casa editrice dopo aver acquistato, tra il 1848 e il 1859, imprese di altri editori, tra [...] della Panc-
kouke di autori latini tradotti in francese. Crearono alcune collane di classici francesi e di poesia e pubblicarono anche le opere di P.-J. Proudhon, di R. de Chateaubriand eGargantua et Pantagruel di Rabelais illustrato da G. Doré. ...
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SATIRA (in relazione all'etimologia, da satur, l'esatta ortografia sarebbe satura; satyra è forma tarda dovuta al raffronto con σάτυρα; satira è forma grecanica)
Augusto MANCINI
Ferdinando NERI
Antichità [...] geniale, Johann Fischart, creava le ultime grandi satire religiose, piegando già, col rifacimento del Gargantuae del Pantagruel (Geschichtsklitterung), verso la considerazione umoristica dei costumi. In Francia, oltre alle Satyres chrestiennes di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La costituzione di un archivio del sapere e delle conoscenze umane prende forma nel mondo [...] completa viene descritta nel libro II del Gargantua et Pantagruel di Rabelais (1532, cap. 20), quando Thaumastes loda la cultura del giovane Pantagruele dice: “mi ha dischiuso il vero pozzo e l’abisso dell’Enciclopedia”. Nel 1536 ritroviamo ...
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Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] disapproveranno Gargantua che domanda a suo figlio di applicarsi alla conoscenza di "tutti gli uccelli dell'aria, tutti gli alberi, arbusti e frutici delle foreste, tutte le erbe della terra" (Rabelais, Pantagruel, cap. 8). Numerosi, non v'è dubbio ...
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MARCHESINO da Reggio (Giovanni Marchesini)
Frans van Liere
Non sono molte le notizie relative alla sua vita. Un documento proveniente dal convento francescano di Bologna ricorda che un M., lettore, originario [...] come se fossero una sorta di cornucopia. L'opera fu bersaglio altresì dell'ironia di Rabelais, che in Gargantua (cap. XIV) e in Pantagruel (Marmotretus de Baboinis et Cingis, cum commento d'Orbellis: cap. VII) lo menziona come uno dei libri presenti ...
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pantagruelico
pantagruèlico ‹-u-èlico› agg. [dal fr. pantagruélique] (pl. m. -ci). – Degno, proprio di Pantagruel, protagonista del romanzo Gargantua et Pantagruel di F. Rabelais (1494-1553), rappresentato come personaggio gigantesco e dotato...
rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa comunem. chiamata Gargantua et Pantagruel...