DANDOLO, Fantino
Giuseppe Gullino
Nacque da Leonardo a Venezia, a S. Luca, nel 1379.
Il padre - uno dei quattro "amici" ricordati dal Petrarca nel De sui ipsius et multorum ignorantia - era allora cavaliere [...] duca di Milano, che aveva radunato truppe a Lugo: timoroso di un colpo di mano sulla città, il D. si rivolse al Gattamelata, che teneva il campo presso Forlì. Di fronte ad una situazione tanto fluida, i due stabilirono di porre la città di fronte al ...
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GHISLARDI, Nicolò
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1400 da Stefano di Giacomo. Ignoto è il nome della madre.
Il padre, figlio di notaio e notaio egli stesso, fin dal 1369, sfruttando le numerose [...] dei Veneziani, per consegnargli la città.
I Dieci di balia dovettero innanzitutto affrontare, all'esterno, la reazione del Gattamelata, che si era impadronito di Castelbolognese e di Castel San Pietro, e, all'interno, la tensione provocata dagli ...
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GOZZADINI, Gozzadino
Giorgio Tamba
Nacque a Ferrara intorno al 1370 da Simonino di Gabione e da Francesca di Bartolomeo Constabili. Non si hanno notizie di suoi fratelli o sorelle.
Simonino, stabilitosi [...] Marco Condulmer, governatore pontificio di Bologna, accusandolo di intese con Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, al soldo dei Veneziani. Il Gattamelata rispose impadronendosi di castelli del contado e minacciando di assedio la città, che per ...
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CANETOLI, Galeotto
Gianfranco Pasquali
Figlio di Matteo, cambiatore, e, probabilmente, di Vermiglia Bentivoglio, e fratello, con ogni probabilità minore, di Battista, Baldassarre e Gaspare, nacque alla [...] per trattare la pace col papa. Oggetto delle trattative fu anche la liberazione del fratello Gaspare, imprigionato dal Gattamelata, alleato del pontefice. Ma quando l'accordo parve ormai raggiunto, le prepotenze del condottiero veneziano irritarono i ...
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GIANFRANCESCO I Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Unico figlio ed erede del capitano e vicario imperiale Francesco (I) e della seconda moglie di questo, Margherita di Pandolfo Malatesta, [...] di lui al campo, si ritirò a Mantova. La Serenissima affidò temporaneamente il comando a Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, nella speranza che G. tornasse sulla sua decisione. Nell'estate del 1438 G., preoccupato per la pressione esercitata dalle ...
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DONÀ (Donati, Donato), Pietro
Antonio Menniti Ippolito
Figlio terzogenito del patrizio Nicolò, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1390. Studiò a Padova: il 30 genn. 1410 si licenziò in arti e [...] l'istituzione di un collegio, la "Nuova Famiglia", destinato a ospitare quaranta scolari. Nel 1427 partecipò all'impresa del Gattamelata che si proponeva di restituire al pontefice le terre occupate dai Varano (Gualdo, Montone, Città di Castello). Il ...
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GOZZADINI, Delfino
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1375 da Nanne di Gabione e da Giovanna di Giovanni Negrisoli.
Dei loro numerosi figli fu il solo a vestire l'abito religioso e fu monaco [...] All'inizio del 1433 per contrastarli F. Dandolo tentò di far entrare in città le milizie di Erasmo da Narni detto il Gattamelata, al soldo dei Veneziani, ma disposto a sostenere le posizioni del papa in Romagna. Il tentativo fu scoperto e F. Dandolo ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] come nelle Madonne di forme ampie e volto largo, senza più la muliebre grazia delle Madonne di Desiderio. Tra il Gattamelata di Donatello e il Colleoni del Verrocchio è già l'abisso: alla calma solenne, alla ricerca puramente costruttiva di Donatello ...
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