Medico e letterato (Milano 1805 - Monza 1861); primario e poi direttore degli ospedali di Monza e di Como, fu poeta dialettale (El pover Pill, 1852, elogio del suo cane); scrisse alcune operette umoristiche [...] opere future, 1838; Il volgo e la medicina, 1840; Il gatto, 1846; L'arte di convitare, 1850-51; Il viaggio d'un ignorante, 1857), alle quali è legata la sua fama; in special modo a Il gatto, elogio ironico dell'animale e fine studio del suo carattere ...
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Poeta giapponese (Maebashi 1886 - Tokyo 1942). Fu tra i primi a inaugurare la poesia moderna in versi liberi, distaccandosi dalle forme classiche del tanka e dello haikai. Tra le sue raccolte, Tsuki ni [...] hoeru ("Abbaiare alla luna", 1917) e Ao neko ("Il gatto blu", 1923) sono caratterizzate da una ricca fantasia non priva di un certo gusto decadente, sorretta dal libero uso della lingua parlata, della quale l'autore sfrutta al meglio l'elemento ...
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Scrittore bizantino (sec. 11º); introdusse nella letteratura il volgare parlato. Sotto il suo nome, e sotto quelli di Ptocoprodromo (Prodromo il Mendico) o di Ilarione Ptocoprodromo, vanno molte opere, [...] come il romanzo Gli amori di Rodante e Dosicle, in trimetri giambici; La battaglia dei topi e del gatto, imitazione della Batracomiomachia; Amaranto e Vita all'incanto di poeti e uomini politici, dialoghi di imitazione lucianea. ...
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Attore cinematografico francese (n. Parigi 1974). Dopo un ruolo minore in Frères – La roulette rouge (1994), ha dato inizio alla proficua e duratura collaborazione con C. Klapisch. Guidato dal regista [...] ha recitato in Le Péril jeune (1994), Chacun cherche son chat (1996, Ognuno cerca il suo gatto), Peut-être (1999) e nel cult generazionale L’auberge espagnole (2002, L’appartamento spagnolo), grazie al quale si è reso noto al grande pubblico ( ...
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Poeta dialettale (Milano 1714 - ivi 1780). Fu amico del Parini e col marchese Imbonati fu tra i restauratori dell'Accademia dei Trasformati. Le sue doti sono un'arguzia serena e una felicità di tono mirabili. [...] Del 1741 è la raccolta da lui curata, Lagrime in morte di un gatto, e del 1744 le Rimm milanes; lasciò 6 voll. di Rime toscane e milanesi (1744-79), La Gerusalemme liberata trasvestita in lingua milanese (1772) e una raccolta di novellette in versi. ...
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Pseudonimo del disegnatore Giuseppe Zaccaria (Trapani 1930 - Fontecchio 1985); illustratore satirico, anticlericale e anti-piccolo-borghese, ha collaborato a numerose testate sia italiane (Paese Sera, [...] Le canard enchaîné, l'inglese Playtime, il polacco Szpilki "Spilli"). Ha raggiunto notevole popolarità come autore di fumetti (Gatto Filippo, Kirie eleison, L'Orlando Furioso); tra le sue molteplici attività è da menzionare anche il cinema di ...
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Disegnatore e autore di fumetti statunitense (n. Filadelfia 1943). Considerato in America come il maggior esponente del fumetto underground per aver fondato, tra le altre, la rivista Zap (1967), durante [...] la stagione del movimento hippy a San Francisco; in Italia è conosciuto soprattutto per il suo personaggio di maggior successo, il gatto Fritz (Fritz the cat, 1965), un felino umanizzato amorale, libidinoso e contestatore. ...
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Poeta persiano (n. Qazwīn 1300 - m. 1371 circa), d'ispirazione erotica e satirica; specialista nell'imitare gli stili e nell'inserire versi famosi in opere da lui create con il medesimo stile e metro. [...] Autore di facezie in prosa e in versi, e poemetti parodistici (Mūsh u gurba "Il topo e il gatto"). ...
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POGGIOLI, Renato
Cesare G. De Michelis
POGGIOLI, Renato. – Nacque a Galluzzo (Firenze), il 16 aprile 1907, da Gino. Non si conosce il nome della madre.
Si formò nel capoluogo toscano (dove seguí le [...] esteri, Archivio storico diplomatico, Fascicoli personale docente estero non più in servizio (1920-55), p. 426, f. P. R.; Necrologio: E. Lo Gatto, In memoria di R. P., in Il Tempo, 13 maggio 1963; L. Berti, Ricordo per R. P., in Inventario, 1963, 1 ...
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Fisico (Vienna 1887 - ivi 1961). Dopo aver frequentato il prestigioso Gymnasium di Vienna, S. si iscrisse all'università nel 1906, dove frequentò le lezioni di fisica teorica tenute da F. Hasenöhrl, [...] sia ammissibile il fatto che la descrizione quantistica non riesca a fare altro che descrivere lo stato di un sistema come il gatto (che è addirittura un sistema macroscopico e che, verosimilmente, in ogni istante o è vivo o è morto) solo in maniera ...
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gatto
s. m. [lat. tardo cattus, forse voce celtica]. – 1. (f. -a) a. Mammifero domestico tra i più noti e diffusi, appartenente al genere Felis della famiglia felidi, detto anche g. domestico per distinguerlo da altre specie affini; dotato...
gattita
gattità s. f. L'essenza del gatto, nelle qualità che gli vengono attribuite da sempre, come indipendenza, eleganza, misteriosità. ◆ [...] ma da solo la notte lotta nelle tenebre, / rischia con i suoi dèmoni e si slancia / fuori al...