UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] dell'u. vanno individuati nell'ambito delle Proscimmie. Questi sarebbero i Plesiadapidi, insettivori arboricoli delle dimensioni di un piccolo gatto, comparsi circa 70 milioni di anni or sono con la fine del Cretaceo e l'inizio del Paleocene. Taluni ...
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vita
Alessandra Magistrelli
Progetto, ordine, complessità, trasmissione d’informazioni
La vita è l’insieme delle funzioni che rendono un organismo capace di conservarsi, cioè di seguire un progetto [...] serve agli organismi anche per adattarsi alle mutevoli richieste ambientali. In questo senso un batterio, un’alga, una foglia o un gatto sono molto più esigenti e complessi di una molletta o anche di meccanismi più complessi: non solo sono capaci di ...
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Respirazione, regolazione chimica della
Hans H. Loeschcke
di Hans H. Loeschcke
Respirazione, regolazione chimica della
sommario: 1. Introduzione: a) i risultati meno recenti; b) il periodo quantitativo [...] , come risulta dalla maggiore pendenza della curva di risposta al CO2 quando la tensione di ossigeno viene abbassata. Nel cane e nel gatto il quadro non è così semplice, in quanto la curva di risposta al CO2 in ipossia non soltanto diviene più ripida ...
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Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] come la stimolazione di alcuni siti dell'ipotalamo inducesse una serie di reazioni emotive anche violente: per es., nel gatto la stimolazione elettrica dell'ipotalamo ventrale si traduceva in reazioni di rabbia, anche in assenza di un qualche oggetto ...
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Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] . Nel secondo caso lo stimolo di tipo epigenetico è di natura sensoriale. Se si chiude artificialmente un occhio a un gatto neonato e lo si riapre qualche settimana dopo, analizzando le funzioni visive dell'animale si osserva che l'occhio occluso ...
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parassiti
Gabriella D’Ettorre
Giulio Levi
Organismi ‘scrocconi’ causa di molte malattie
I parassiti sono esseri che vivono a spese di altri organismi animali o vegetali, detti ospiti, che ne garantiscono [...] anche altre tenie, piccoli vermi piatti chiamati echinococchi, il cui ospite definitivo è il cane (ma anche la volpe o il gatto), che spesso non mostra segni di malattia anche se il verme si sta sviluppando nel suo intestino. Ogni tanto dal verme si ...
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La grande scienza. Le biotecnologie e le produzioni agricole e zootecniche
Gian Tommaso Scarascia Mugnozza
Le biotecnologie e le produzioni agricole e zootecniche
Quali sono i maggiori problemi che, [...] Dolly; seguiranno nel 1998 clonazioni di bovini e topi, nel 1999 di caprini, nel 2000 di suini, e nel 2002 del gatto.
Si estende in questi anni la rilevazione delle mappe genetiche, cioè la sequenza dei geni lungo i cromosomi costituenti il genoma di ...
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Protisti
Pierangelo Luporini
Si identificano come protisti tutti quegli organismi eucarioti (formati, cioè, da cellule con cromosomi collocati all'interno di un nucleo) che possiedono un'organizzazione [...] molto resistenti espulse con le feci da vari Mammiferi suoi ospiti, e Toxoplasma gondii, il cui ospite definitivo è il gatto (oppure un altro felino), mentre l'uomo rientra nella vasta gamma di ospiti intermedi. Oltre che ingerendo oocisti mediante ...
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DNA antico
Jr.
(Department of Entomology Oregon State University Corvallis, Oregon, USA)
George O. Poinar
A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, l'impiego della tecnica della reazione a catena [...] uno strato di catrame. Tale studio include l'analisi di DNA estratto da ossa vecchie di 14.000 anni appartenenti al gatto dai denti a sciabola, Smilodon fatalis (fig. 5). Il confronto del DNA fossile con regioni omologhe di 15 carnivori esistenti ha ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] gli animali. Si tratta di una situazione simile a quella di un bambino che vive con i suoi genitori. Così, se un gatto torna a casa pieno di ferite dopo una notte di battaglie con i suoi simili, il proprietario ha la responsabilità di curarlo. Questa ...
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gatto
s. m. [lat. tardo cattus, forse voce celtica]. – 1. (f. -a) a. Mammifero domestico tra i più noti e diffusi, appartenente al genere Felis della famiglia felidi, detto anche g. domestico per distinguerlo da altre specie affini; dotato...
gattita
gattità s. f. L'essenza del gatto, nelle qualità che gli vengono attribuite da sempre, come indipendenza, eleganza, misteriosità. ◆ [...] ma da solo la notte lotta nelle tenebre, / rischia con i suoi dèmoni e si slancia / fuori al...