Pittore inglese (Rode, Somerset, 1876 - Londra 1919). Tornato a Londra, dopo alcuni viaggi all'estero, incominciò a interessarsi al neo-impressionismo; aderì al circolo di W. R. Sickert e al gruppo Cumberland [...] Market. Nel 1910 l'esposizione dedicata da R. Fry ai post-impressionisti gli rivelava Cezanne, Gauguin, Matisse, van Gogh; seguiva un viaggio a Parigi al ritorno dal quale, professandosi "neo-realista", costituiva con Ch. Ginner (1878-1954) e S. F. ...
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Pittrice (Dresda 1876 - Worpswede 1907). Spirito irrequieto e indipendente, frequentò la scuola di pittura del Verein Berliner Künst lerinnen (1896-98) e la colonia di artisti di Worpswede; in successivi [...] soggiorni a Parigi (1900, 1903, 1905, 1906) studiò all'Académie Colarossi e all'Académie Julian. La conoscenza delle opere di Gauguin e di Cézanne e l'impressione su di lei suscitata dai ritratti del Fayyum furono elementi importanti per superare l' ...
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Pittrice (Bessines, Haute-Vienne, 1867 - Parigi 1938), madre di M. Utrillo. Ballerina di circo, poi modella di pittori famosi (Renoir, Puvis de Chavannes, Toulouse-Lautrec), dopo la nascita del figlio [...] dedicò, con il sostegno di Toulouse-Lautrec e di Degas, al disegno e all'incisione. Attratta dalle soluzioni di P. Gauguin e quindi di H. Matisse, dipinse con toni disincantati e ricercate gamme cromatiche ritratti, nature morte, paesaggi che, come ...
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Pittore (Groot-Zundert, Brabante, 1853 - Auvers-sur-Oise 1890). La vita di questo grande artista olandese fu tragica come la sua arte. Sembra che fin dall'infanzia avesse una vita psichica inquieta, resa [...] a ogni suggestione naturalistica e facendo del colore mezzo dell'espressione immediata, della sua interna passione. Divenuto in seguito amico di P. Gauguin, van G. lavorò con lui ad Arles nel 1888; ma sul finire di quell'anno, colpito da una crisi di ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1908 - Salisburgo 1979). Autore discreto e alieno alle sperimentazioni, ha scritto per lo più romanzi: Adam geht durch die Stadt (1936), Peter Halandt (1937), Mit dem Ende beginnt [...] per bambini Aufruhr in Salzheim (1954) e Salzheimer Zirkus (1956), Ein Maler namens Vincent (1957), Das ferne Land des Paul Gauguin (1959) e Narr des Glücks (1962). Ha scritto anche liriche (fra cui la raccolta Das junge Jahr, 1934) e racconti ...
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Pittore, scultore e ceramista (Copenaghen 1840 - ivi 1920), si ispirò in un primo momento al pittore Th. Lundbye. Tra il 1874 e il 1878 fu a Parigi, dove studiò con L. Bonnat e si avvicinò a Corot, Millet [...] dipinse alcuni paesaggi di grandi dimensioni. Viaggiò poi in Spagna e in Tunisia; tornato in patria, incontrò P. Gauguin (1884-85). Aderì all'impressionismo, dipingendo soprattutto paesaggi e figure di animali sull'isola di Salthom, presso Copenaghen ...
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Gad, Urban (propr. Peter Urban)
Stefano Boni
Regista cinematografico danese, nato a Skœlsør il 12 febbraio 1879 e morto a Copenaghen il 26 dicembre 1947. Uno dei primi e più importanti registi del cinema [...] caratterizzato da una forte componente passionale ed erotica che ebbe all'epoca un enorme successo.
Nipote del pittore P. Gauguin, figlio di un ammiraglio e di una scrittrice, G. studiò all'Académie des Beaux Arts a Parigi e divenne consulente ...
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Pittore francese (Cuiseaux, Saône-et-Loire, 1868 - La Baule, Loire-Inférieure, 1940). V., che dal 1892 fece parte del gruppo detto dei nabis o enflammés, fu autore di ritratti virili (Théodore Duret) e [...] nei quali il riferimento all'arte di Corot e Chardin è evidente, V. sotto l'influsso dell'arte giapponese e di Gauguin si abbandonò a una sorta di pre-fauvismo, con opere caratterizzate da una estrema semplificazione dei toni e arditezze compositive ...
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Regista cinematografico francese (Vannes, Morbihan, 1922 - Parigi 2014). Autore ora geniale e provvisto di humour, ora freddo e cerebrale, caratterizzato da una costante volontà di sperimentazione, ha [...] una serie di film in 16 mm, cui seguirono alcuni notevoli cortometraggi in 35 mm: Van Gogh (1948); Guernica (1949); Gauguin, su musica di D. Milhaud (1950); Les statues meurent aussi (1953); Nuit et brouillard (1955); Toute la mémoire du monde ...
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DANEO, Renato
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Antonio, artigiano in legno, e di Edvige Koncnik, nacque a Trieste il 27 luglio 1905, fratello minore di Romeo. Alla pittura, "vocazione primitiva [...] . Visitò instancabilmente musei e gallerie e fondamentale per la sua produzione successiva fu la lezione di Van Gogh, Gauguin e Cézanne. Studiò l'anatomia, sperimentò la ritrattistica, frequentò gli ambienti ove più vivo si svolgeva il dibattito ...
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nabi
‹nabì› s. m. e agg., fr. [dall’ebraico, propr. «profeta»]. – Nome (per lo più usato al plur., nabis) adottato da un gruppo di pittori (M. Denis, P. Bonnard, A. Maillol, F. Valloton, É. Vuillard, ecc.) riunitisi a Parigi nel 1888 intorno...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...