Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] presta a essere inteso come concetto neutro, né femminile né maschile: può, infatti, essere uomo, donna, ma anche gay, lesbica o transessuale, a seconda delle preferenze soggettive.
Più recentemente, gli studi di genere hanno messo in discussione i ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] di Friedrich Feher, The Medium (1951) di Gian Carlo Menotti, The Beggar's Opera (1953) di Peter Brook, tratto da J. Gay, su musica originale di A. Bliss, e Giovanna d'Arco al rogo (1954) di Roberto Rossellini (basato sull'oratorio drammatico Jeanne d ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] filone di film destinati al mercato ufficiale, a base di erotismo omosessuale commisto a stilemi di commedia (gay and lesbian movies).
In ambito europeo fu la cinematografia scandinava a introdurre componenti esplicitamente erotiche che non mancarono ...
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Gable, Clark (propr. William Clark)
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico statunitense, nato a Cadiz (Ohio) il 1° febbraio 1901 e morto a Los Angeles il 16 novembre 1960. Star fra le più carismatiche [...] di morire, G. fece in tempo a fornire un'interpretazione emblematica e malinconica, dando vita al maturo e amareggiato cowboy Gay Langland, innamorato di una signora in procinto di divorziare (Marilyn Monroe, anche lei al suo ultimo film) nel western ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] e sopraffatti: la delicatezza con cui portò in scena le paure, i sogni e le contraddizioni interiori di un attore gay alle prese con i pregiudizi della morale corrente gli valse il prestigioso premio Una vita per il teatro della manifestazione ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] d'Arte drammatica con una coraggiosa Opera dello straccione che nel febbraio 1943 introduceva sotto lo schermo di J. Gay la tematica anticapitalistica brechtiana, approdato all'insegnamento universitario e per qualche anno (dopo aver abbandonato la r ...
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gay
〈ġèi〉 agg., ingl. (propr. «gaio, allegro»), usato in ital. come s. m. e agg. – Omosessuale (è termine non connotato negativamente, e quindi preferito in alcuni contesti): un ritrovo, una manifestazione di gay; come agg., di gay, di omosessuali:...
gay pride
〈ġèi pràid〉 locuz. ingl. (propr. «orgoglio dei gay»), usata in ital. come s. m. – Manifestazione o sfilata di omosessuali, che dichiarano la propria identità e rivendicano i loro diritti (si svolge ogni anno l’ultimo sabato di giugno...