Uomo politico e giornalista italiano (Torino 1879 - Firenze 1976). Redattore della Stampa, ne uscì nel 1915 perché favorevole all'intervento dell'Italia in guerra, alla quale partecipò come volontario. [...] alla Presidenza nel gabinetto Bonomi (1921-1922), corrispondente da Roma della GazzettadelPopolo (1919-23) e direttore del Secolo di Milano (1923-26). Senatore del regno nel 1924, fu presidente dell'Istituto nazionale delle assicurazioni. Ha ...
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Scrittore e giornalista italiano (Brescia 1889 - Torino 1971). Già direttore dell'Illustrazione delpopolo di Torino, per molti anni critico letterario della Gazzettadelpopolo. Ha pubblicato saggi, liriche, [...] romanzi, una storia del Romanzo italiano da Manzoni a D'Annunzio (1914), e alcune biografie, fra cui quella di Edmondo De Amicis (1962), inquadrata nella vita sociale della nuova Italia. È anche autore di un fortunato dramma, La pellegrina ...
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Giornalista italiano (n. Frosinone 1958). Giornalista professionista dal 1984, ha lavorato per la GazzettadelPopolo e Stampa Sera. Entrato in Rai nel 1988, è stato corrispondente a Pechino, a Gerusalemme [...] e a Parigi. Ha realizzato diversi documentari per la rubrica Speciale Tg1 e dal 2019 è corrispondente-responsabile dell'ufficio di New York per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dagli Stati ...
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Giornalista e scrittore (Torino 1883 - Roma 1948); fu per molti anni collaboratore e inviato della Gazzettadelpopolo; come narratore si affermò con i romanzi Violetta di Parma (1920) e Pietro e Paolo [...] (1924), cui seguirono le novelle di L'addio dell'angelo (1931), le "impressioni" di Roma (1932) e il romanzo Di padre in figlio (1938) ...
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Giornalista italiano (Pistoia 1882 - Roma 1954). Già redattore della Tribuna, della Gazzettadelpopolo, ecc., si occupò soprattutto di teatro, per il quale scrisse commedie, libretti d'operetta, ecc. [...] Fu anche autore di una Vita di Petrolini (1944) ...
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GIORNALE e GIORNALISMO
Paolo Murialdi
(XVII, p. 184; App. I, p. 675; II, I, p. 1057; IV, II, p. 78)
La stampa italiana dal 1978 al 1992. − Grandi cambiamenti sono avvenuti nel sistema italiano dei mass [...] .
Accanto a questi fattori positivi ce ne sono anche di negativi. Alcune testate scompaiono − le più note sono la GazzettadelPopolo di Torino e il Roma di Napoli, rispettivamente fondate nel 1848 e nel 1862 − altre continuano ad accumulare passivi ...
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GIORNALE e GIORNALISMO (XVII, p. 184; App. I, p. 673; II, 1, p. 1057)
Paolo Murialdi
Il giornalismo italiano dal 1949 a oggi. - Nelle complesse vicende del g. italiano nell'oltre il quarto di secolo [...] De Secly), appartenenti a un istituto pubblico, il Banco di Napoli. Dal 1953 la DC avrà anche il sostegno della GazzettadelPopolo di Torino, passata dalla sfera liberale (dir. M. Caputo) a quella democristiana (dir. F. Malgeri) con un'operazione di ...
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GIORNALE e GIORNALISMO (XVII, p. 184; App. I, p. 675)
Vittorio ZINCONE
Il giornalismo italiano. - Dal 1926 al 1943 la stampa italiana fu sottoposta a un sistema di controllo ispirato al concetto che [...] dell'edizione, consolidarono e rafforzarono in quel periodo di tempo la loro posizione già eccellente prima del fascismo. Soprattutto la GazzettadelPopolo, sotto la direzione di E. Amicucci, si distinse introducendo in Italia un tipo di giornale "a ...
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Govean, Felice
Giornalista e scrittore (Racconigi, Cuneo, 1819 - Torino 1898). Di famiglia di tradizioni giacobine, aderì agli ideali liberali e indipendentisti del Risorgimento. Trasferitosi a Milano [...] con Giovan Battista Bottero e Alessandro Borella, entrambi medici, alla «Gazzettadelpopolo», un foglio di chiara impostazione popolare che iniziò le pubblicazioni nel giugno del 1848 collocandosi nell’area della sinistra moderata molto vicina alla ...
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Le Monnier, Felice
Editore (Verdun, Francia, 1806 - Firenze 1884). Cominciò la sua carriera come apprendista tipografo a Parigi. Dopo la rivoluzione del luglio 1830 in Francia, si trasferì a Firenze, [...] modo la sua attività ai convincimenti indipendentisti, unitari e monarchici. Nel 1861 acquisì il quotidiano «La Gazzettadelpopolo», facendone uno strumento per sostenere la monarchia e le posizioni moderate. Con il trasferimento della capitale ...
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popolo dei fax
loc. s.le m. Coloro che inviano messaggi via fax per manifestare la propria approvazione o il proprio sdegno. ◆ Il rapporto tra la sinistra ufficiale (Pds innanzitutto) e l’umorale «popolo dei fax», evoluzione tecnologica delle...
push factor loc. s.le m. L’insieme delle condizioni di vita fortemente sfavorevoli causate da pressione demografica, povertà e fame, situazioni o eventi ambientali estremi, persecuzioni politiche e torture, che spingono le popolazioni native...