SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] 2 voll., Köln 1972-1973; M. Accascina, Oreficeria di Sicilia dal XII al XIX secolo, Palermo 1974; A. Lipinski, Oro, argento, gemme e smalti. Tecnologia delle arti dalle origini alla fine del Medioevo, Firenze 1975; Tesori d'arte sacra di Roma e del ...
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SCARABEO (lat.: scarabaeus forse da avvicinare al termine greco κάραβος)
L. Breglia
Fu in Egitto collegato al culto del Sole, di cui divenne quasi un simbolo, specie per quanto ne riguarda il movimento: [...] dallo scarabeoide, di cui si hanno solo scarsi esempî, poi perché resta di fatto la forma quasi esclusiva usata per le gemme sigillari fino a tutto il VI sec. a. C. In genere gli esemplari etruschi si distinguono agevolmente da quelli greci, sia ...
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DIOCLEZIANO (C. Aurelius Valerius Diocletianus)
D. Faccenna*
Imperatore romano.
Nato c. il 243 d. C. in Dalmazia. Raggiunse sotto Aureliano e Probo le più alte cariche militari; alla morte di Numeriano [...] bronzeo del 293-305: J. Maurice, i, tav. 1, n. 6, Cab. de France; R. Delbrück, op. cit., p. 123 s., tav. 57, 2. Gemme: R. Delbrück, op. cit., pp. 121 e 124; corniola della Coll. Cades, 41 a, n. 625: R. Delbrück, op. cit., tav. 57 a; diaspro rosso ...
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DIRCE (Δίρκη, Dirce)
C. Caprino
Moglie di Lykos; da lui ebbe in consegna prigioniera Antiope, la quale rimase presso D. per molti anni in dolorosa schiavitù, finché, riuscita a fuggire sul Citerone, [...] : W. Helbig, op. cit., 1153; C. Dilthey, op. cit. nella bibl., tav. 9 a-b; A. Sogliano, Pitt. mur. camp., n. 503. Gemme: A. Furtwängler, Gemmen, tav. xxv, 2, xli, 44. Urne etrusche: Brunn-Körte, op. cit., ii, tav. iv, 3, v, 4. Colombario Pamphilj ...
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COSTANTE I (Flavius Iulius Constans)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, terzo figlio di Costantino e Fausta, nacque in Roma tra il 320 e il 323 d. C. Cesare nel 333 ebbe l'Illiria, l'Italia [...] un sensibile divario di lineamenti. Tali oscillazioni spiegano l'incertezza delle attribuzioni a C. I di ritratti e di gemme: gli sono stati attribuiti, sia pure dubitativamente, un ritratto ad Istanbul (collezione privata) che il morbido plasticismo ...
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spada Arma bianca, a lama per lo più lunga, diritta e appuntita, con uno o due tagli o anche senza.
La s. vera e propria (lat. gladius, spatha) si ebbe quando i progressi tecnici della metallurgia permisero [...] forma di croce, mantenuta fino al 16° sec.; presto ebbe inizio l’uso di decorare la s. d’oro, argento, smalti policromi e gemme; alla fine del 15° sec. compare lo stocco d’arcione, a lama lunga. Nel Rinascimento, le s. furono decorate in ogni parte ...
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GETA (Lucius [o Publius] Septimius Geta)
B. M. Felletti Maj
Figlio secondogenito di Settimio Severo e di Giulia Domna, nacque nel 189 d. C. a Roma. Ricevette il titolo di Cesare nel 198 e nel 209 quello [...] della Bibliothèque Nationale, in cui G. appare insieme ai genitori, accanto al fratello già laureato. È probabile che la gemma, come le più antiche immagini monetali, si riferisca all'anno in cui i due fratelli ricevettero rispettivamente il titolo ...
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ANULARIUS
I. Calabi Limentani
La voga di portare anelli fu così diffusa nella Roma antica, che una categoria di gioiellieri, gli anularii (o annulari), li produceva esclusivamente.
Di contro ad una [...] argento, bronzo), di fattura e di tecnica diverse, con diverse forme di decorazioni (cesellatura, v. caelator; inserimento di gemme, v. gemmarius); era dunque un orefice specializzato non in una determinata tecnica, ma nella produzione di una singola ...
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RHEA SILVIA
F. Castagnoli
Leggendaria madre di Romolo e Remo la cui più antica figurazione è nel celebre ciclo pittorico relativo alla leggenda delle origini di Roma che decorava un colombario dell'Esquilino [...] Secondini a Igel, una pittura perduta della Domus Aurea, un mosaico ostiense ora nel palazzo Altieri, sarcofagi, monete, gemme; di particolare importanza il rilievo del Museo Nazionale Romano rappresentante il tempio di Venere e Roma: esso ci attesta ...
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SCUDO (scutum, σκύτος; cfr. sanscr. sku "coprire"; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
L'uso dello s., non documentato fino a tutto il neo-eneolitico, è attestato a partire dall'Età del [...] . C., con caccia al leone, vediamo sia lo s. grande bilobato con spina centrale, che compare anche in anelli incisi, in gemme e avorî (oltre che come motivo decorativo in pitture parietali di Cnosso e di Tirinto), sia lo s. semicilindrico con il lato ...
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gemma
gèmma s. f. [lat. gĕmma «germoglio» e «pietra preziosa»]. – 1. a. In botanica, insieme costituito dall’apice vegetativo meristematico e dagli abbozzi fogliari da esso formati che, nella fase di riposo, può essere ricoperto dalle perule:...
gemmare
v. intr. e tr. [dal lat. gemmare] (io gèmmo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mettere le gemme, detto della vite e d’altre piante quando germogliano: Gemmava il fico, biancheggiava il pruno (Pascoli). 2. tr., fig. Nel linguaggio dei...