AIACE Telamonio
G. Cressedi
Eroe omerico, figlio di Telamone.
L'Iliade ne ignora la patria, ma una tradizione posteriore, di cui è l'eco anche in due interpolazioni nel poema, lo dice di Salamina, dove, [...] A. difende il cadavere di Achille: vasi: C. V. A., Deutschland, 139 e 141, 3 (Monaco); C. V. A., France, 209, 6 (Parigi, Louvre); gemme: A. Furtwängler, Gemmen, xxiii, 4, 40, 41; xxv, 13; xvi, 18 e 19; xx, 18; xxiii, 45-47; cfr. S. Reinach, Rép. Rel ...
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Collezionista, conoscitore e mercante d’arte antica. Nell’antichità l’a. è chi coltiva e insegna la lingua classica e la scrittura, mentre nel Medioevo è definito anche a. l’amanuense che copia testi antichi. [...] l’a. è colui che studia e raccoglie, per sé o per il principe o il signore, reperti antichi, sculture, gemme, cammei. Tali collezioni hanno spesso costituito il nucleo di moderni musei, mentre i repertori e le ricerche sulle opere antiche, pubbliche ...
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ANTEPENDIUM
P. Lasko
Rivestimento della parte anteriore dell'altare (detto anche pallium, paramentum, tabula, velamen, vestimentum). Saranno trattate qui in particolare le opere in metallo, in legno [...] all'atto della consacrazione della chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli, nel 360, donò drappi per l'altare, intessuti d'oro con gemme; per l'Occidente invece dati certi compaiono solo al tempo di Aureliano di Arles (m. nel 551 ca.) il quale, nelle ...
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AEPOLIANUS (Aepolianus)
A. Stazio
Il nome, in caratteri latini e in genitivo, ricorre su una gemma della collezione Devonshire, su cui è effigiata una testa barbata in cui si è voluto identificare, ma [...] i dubbi avanzati, l'iscrizione pare autentica, ma è più probabile che indichi il proprietario che non l'incisore. Su altre gemme il nome è falsificato.
Bibl: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 591 s.; O. Rossbach, in ...
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TESSUTO
S.S. Blair
J. Bloom
Il t. è composto da un ordito o catena (fili disposti longitudinalmente sul telaio) e da almeno una trama, che unisce i fili dell'ordito per la larghezza del telaio. Un [...] d'oro, come un dono di Leone IV (847-855) alla chiesa dei Ss. Quattro Coronati (Lib. Pont., II, 1892, p. 108). Le gemme verdi e viola erano le più usate; si trovano però anche granate orientali quale ornamento di una tovaglia intessuta con fili d'oro ...
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Antropologia e arte
Piccolo ornamento, di metallo prezioso o no, o anche d’altro materiale, a lamina o tubolare, rigido o a catenella, che si porta al polso.
Nell’età del Bronzo i b. erano a cerchio liscio [...] decorato e quello a cassettoncini rettangolari uniti a cerniera, nella Magna Grecia in età ellenistica quelli con paste vitree e gemme, tipi frequenti anche nel mondo romano, dove coesistono con il b. a monete incastonate. Comune nell’ellenismo e nel ...
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Incisore, medaglista e intagliatore di pietre dure e cristalli (Verona circa 1505 - Cracovia 1565). Fu attivo a Roma e, dopo il 1527, a Venezia; nel 1539 si recò in Polonia, dove lavorò per il re Sigismondo. [...] di Raffaello, del Rosso Fiorentino, di Tiziano e del Parmigianino. Di grande finezza sono i pochi esemplari di gemme rimastici: Adorazione di pastori, in cristallo parzialmente dorato (Paris, Cabinet des médailles); cammeo con il ritratto di Barbara ...
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Pittore nato a Bisanzio nel sec. 1º a. C.; Cesare acquistò per 80 talenti due suoi quadri, l'Aiace e la Medea, ponendoli nel tempio di Venere Genitrice. Altri quadri di T. avevano come tema Oreste e Ifigenia [...] in Tauride, una Gorgone, un maestro di ginnastica, una nobile famiglia, due uomini conversanti. Della Medea e dell'Ifigenia si sono identificate con probabilità copie in pitture pompeiane, dell'Aiace in gemme e lucerne. ...
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Orefice (n. Venezia 1510 circa - m. dopo il 1559), figlio di Francesco. Si foggiava egli stesso gli strumenti per la sua arte ed era apprezzato per delicatezza e acutezza di segno. Fu amico di Tiziano, [...] del Sansovino e dell'Aretino, che ne loda l'attività nell'intagliare i cristalli e ne ricorda varie opere, ora tutte perdute. I fratelli Andrea e Callisto furono anche essi orafi e intagliatori di gemme. ...
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GLAUCO (Γλαῦκος)
A. Comotti
5°. - Figlio di Minosse, re di Creta, e di Pasiphae o, secondo altre versioni, di Krete.
Caduto, rincorrendo un topo o giocando a palla, in un barile di miele e affogatovi, [...] ., ii, 1886, tav. 7, 5; E. Babelon, Le Cabinet des Antiq. à la Bibliothèque Nationale, Parigi 1887, tav. 5, 11. Gemme: A. Furtwängler, Gemmen, i, p. 253, tav. xxii, 16-17.
Coppa di Sotades: W. Froehner, La Collection van Branteghem, Bruxelles 1892 ...
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gemma
gèmma s. f. [lat. gĕmma «germoglio» e «pietra preziosa»]. – 1. a. In botanica, insieme costituito dall’apice vegetativo meristematico e dagli abbozzi fogliari da esso formati che, nella fase di riposo, può essere ricoperto dalle perule:...
gemmare
v. intr. e tr. [dal lat. gemmare] (io gèmmo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mettere le gemme, detto della vite e d’altre piante quando germogliano: Gemmava il fico, biancheggiava il pruno (Pascoli). 2. tr., fig. Nel linguaggio dei...