Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Montalenti
Giovanni Chieffi
Giuseppe Montalenti è stato uno degli eredi più rappresentativi della tradizione naturalistica italiana, sviluppando grandi interessi che spaziano dalla zoologia [...] il padre venne trasferito a Torino, rimase sempre molto legato alla terra natale. Amava dire di aver ereditato il gene che lo predisponeva agli studi biologici dal nonno notaio, appassionato naturalista, dal quale sentì parlare di uno strano signore ...
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Il termine sta a indicare il processo di acquisizione e di modificazione di capacità e abilità comportamentali degli organismi viventi animali e umani, nel corso delle esperienze nell'ambiente. Psicologia, [...] dell'apprendimento, Roma 1974; P. Legrenzi, Forma e contenuto dei processi cognitivi, Bologna 1975; R. Dawkins, The selfish gene, Oxford 1976 (trad. it., Bologna 1979); C. Cornoldi, Apprendimento e memoria nell'uomo, Torino 1986; Advances in ...
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NEUROBIOLOGIA
Marina Bentivoglio
La n. è la branca specialistica della biologia relativa allo studio del sistema nervoso. Come indicato dal termine stesso, la n. ruota intorno allo studio dell'unità [...] 'eugenetica e può promuovere lo sviluppo di nuovi farmaci e, forse, in futuro, di terapie genetiche, nelle quali il gene alterato possa essere sostituito. Il futuro della neurologia clinica e della psichiatria sono così in parte legati a quello delle ...
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Attrice cinematografica, nata a Chicago il 27 marzo 1899; ha esordito presso la Essanay per passare, di lì a poco, nella produzione di cortometraggi comici di Mack Sennett.
Si fece notare in Male and female, [...] , che sarà per molto tempo il suo regista preferito. Diva ormai famosa, interpretò decine di film (tra gli altri Madame Sans Gêne, 1925; Stage Struck, 1925; The loves of Sonya, 1927; Sadie Thompson, 1922; Tonight or never, 1937) fino al 1941 e visse ...
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ITALO-ABISSINA, GUERRA
Agostino GAIBI
. La guerra italo-abissina, iniziatasi nel 1894 e conchiusasi il 26 ottobre 1896 con la pace di Addis-Abeba (v. I, pp. 485-486) può distinguersi in due periodi; [...] stata inviata al negus la missione di Ferrari e di C. Nerazzini, ma il negus evitò di venire ad accordi concreti.
Il generale Genè inviò allora una centuria di basci buzùch a Uaà, 40 km. a S. di Massaua, allo sbocco della valle del Haddàs, una delle ...
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cromosoma
Nicoletta Rossi
Struttura contenuta nel nucleo delle cellule eucariote, nella quale è organizzato il materiale genetico. Ciascun c. è costituito da una singola molecola di DNA, complessata [...] cromosoma Y porta un determinante M, di tipo dominante: il gene Sry (Sex-determining region on the Y) presente su Barr, non in grado di trascrivere la produzione di alcun gene. È questo un meccanismo citologico di compensazione del diverso dosaggio ...
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tenero
Alessandro Niccoli
Una precisa definizione del valore dell'aggettivo, in Pd XII 10 Come si volgon per tenera nube / due archi paralelli e concolori, è offerta dalla chiosa del Lana, " tenue, [...] .
Dà rilievo alla " sollecita e affettuosa " benevolenza con la quale s. Bernardo si offre a D. come ultima guida nell'Empireo: Pd XXXI 63 Diffuso era per li occhi e per le gene / di benigna letizia, in atto pio / quale a tenero padre si convene. ...
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ereditarietà Proprietà caratteristica degli esseri viventi di trasmettere alla progenie, per mezzo del patrimonio genetico, le informazioni relative ai caratteri morfologici e fisiologici ( eredità o [...] genico di uno dei genitori (➔ genetica). Le malattie e. possono essere autosomiche o legate al sesso: nel primo caso il gene mutato è localizzato sugli autosomi (per es., l’acondroplasia), nel secondo sul cromosoma X (per es., l’emofilia). Solo una ...
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deriva genètica In biologia, variazione (ingl. genetic drift) delle frequenze geniche di una popolazione, dovuta unicamente al caso. Detta anche effetto di Sewall Wright, dallo studioso statunitense [...] nuova zona: se negli individui fondatori c’è un’alta frequenza di un carattere (per es., l’albinismo) la frequenza di questo gene sarà elevata nella nuova popolazione (effetto del fondatore). La selezione naturale riduce la frequenza di questo ...
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Biologo (Oxford 1892 - Bhubanes war 1964), figlio di John Scott; prof. di genetica a Londra (1932), in seguito di biometria (dal 1937) all'University College di Londra; dal 1957 residente in India, di [...] tra l'altro, e a L. S. Penrose, si deve anche la prima valutazione statistica della frequenza di mutazione di un gene umano (studî sull'emofilia). Nel 1961 gli fu assegnato dall'Accademia dei Lincei il premio Feltrinelli internazionale per le scienze ...
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-gene
– Secondo elemento, atono, di parole composte della terminologia scientifica o tecnica. È variante, ormai disusata, di -geno (di cui ha lo stesso sign.) o si trova in vocaboli derivati dal francese (dove la forma corrispondente è -gène...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...