Omeostasi
Pietro Omodeo
di Pietro Omodeo
Omeostasi
sommario: 1. Introduzione. a) Autocontrollo e omeostasi. b) Omeostasi e stabilizzazione. c) Omeostasi ed euristica. d) Aspetti particolari dell'omeostasi [...] . Quando alcune molecole di lattosio vengono assorbite dal batterio, esse si legano a loro volta al lac-repressore, sottraendolo al gene operatore al quale sta attaccato. Per tale fatto diviene possibile la trascrizione dei geni situati a valle e la ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] from me tratta da Shall we dance, Voglio danzare con te, di Mark Sandrich del 1937), fino alle già ricordate performances di Gene Kelly e Stanley Donen (di cui non si può dimenticare On the town, 1949, Un giorno a New York), alle eleganti esecuzioni ...
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memoria
Antonino Cattaneo
Modelli animali di memoria
I meccanismi cellulari e molecolari della memoria non possono essere studiati sul cervello umano. Per questo motivo vengono utilizzate, come sistemi [...] endogeno dal genoma del topo (topi knock-out). In modo più selettivo, è possibile introdurre singole mutazioni in un gene endogeno di interesse (topi knock-in), ottenere un knock-out tessuto-specifico, oppure un knock-out condizionale. Dagli studi ...
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clonazione
Il processo, naturale o artificiale, che porta all’ottenimento di copie identiche (cloni) di organismi, cellule o geni. Gli individui originati per c. sono geneticamente uguali sia ai progenitori [...] a un tipo di c. di geni detta c. secondo posizione o c. posizionale. Con questa tecnica è possibile localizzare e isolare un gene se si conosce la sua ubicazione sulla mappa del genoma e non è necessaria alcuna informazione circa il prodotto genico. ...
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RNasi P
Stefania Azzolini
Ribonucleoproteina contenente una porzione proteica legata a una singola molecola di RNA in grado di catalizzare il taglio di un tRNA (RNA transfer) substrato. In questa reazione [...] , sia l’RNA sia la componente proteica sono essenziali per l’attività endonucleasica naturale in quanto mutazioni nel gene dell’RNA o nel gene per la proteina inattivano l’RNasi P. Per capire come l’RNA possieda un centro catalitico, dobbiamo tenere ...
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Sandhoff, Konrad
Biochimico tedesco (n. Berlino 1939). Prof. di biochimica all’univ. di Bonn (1979), poi preside dell’Istituto di chimica organica (1992-94) e della facoltà di scienze matematiche e naturali [...] gli stessi segni clinici della malattia di Tay-Sachs; la diagnosi differenziale è solo di tipo genetico, basata sulla distinzione del gene mutato: HexB nella malattia di S. e HexA in quella di Tay-Sachs. Sono state distinte tre forme della malattia ...
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SV40 (sigla di Simian Virus 40), virus
) Virus delle scimmie appartenente alla famiglia Poliomavirus. Il capside ha simmetria icosaedrica ed è privo di pericapside; il genoma virale (DNA circolare doppio [...] metodi di ingegneria genetica ha eliminato il rischio di trasmissione. Il virus SV40, che agisce inattivando il gene oncosoppressore p53, nelle scimmie provoca infezioni latenti, spesso asintomatiche, ma in organismi con deficit immunitari può dare ...
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Marfan, Jean-Bernard-Antoine
Pediatra francese (Castelnaudary 1858 - Parigi 1942). Svolse la sua attività a Parigi, negli ospedali e come docente di igiene e di pediatria. Importanti gli studi sull’ossidasi [...] sono molto ricche di elastina, è suscettibile di rottura, come si verifica nell’aneurisma dissecante dell’aorta. La sindrome è causata da una mutazione nel gene che codifica la fibrillina-1, glicoproteina costituente le microfibrille del collagene. ...
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fattóre di créscita Ciascun composto chimico prodotto dall’organismo, detto anche f. di accrescimento, in grado di stimolare la crescita e il differenziamento delle cellule. Presenti in piccolissime quantità, [...] messaggeri per i recettori Trk sono soggetti a processi di splicing alternativo, meccanismo per cui da un singolo gene originano più trascritti e di conseguenza diverse proteine. Si hanno così recettori varianti nella porzione extracellulare e, di ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] col dōdekátheon classico) non dipendevano più dall'autorità di un monarca o di un sacerdote vicario di un nume. Come i génē erano liberi di venerare nelle forme trasmesse da una generazione all'altra i numi protettori o i capostipiti, così a ogni ...
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-gene
– Secondo elemento, atono, di parole composte della terminologia scientifica o tecnica. È variante, ormai disusata, di -geno (di cui ha lo stesso sign.) o si trova in vocaboli derivati dal francese (dove la forma corrispondente è -gène...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...