Verso un sistema immunitario artificiale: le immunotecnologie
Silvia Biocca
(Dipartimento di Neuroscienze, Università di Roma Tor Vergata Roma, Italia)
Antonino Cattaneo
(Settore di Biofisica, Scuola [...] . Mol. Biol., 273, 544-551.
MARASCO, W.A. (1997) Intrabodies: turning the humoral immune system outside in for intracellular inununization. Gene Ther., 4, 11-15.
MARKS, J.D., HOOGENBOOM, H.R., BONNERT, T.P., MCCAFFERTY, J., GRIFFITHS, A.D., WINTER, G ...
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trasferimento genico
Stefania Azzolini
Metodo di trasferimento di materiale genetico da un organismo a un altro. Tra i metodi di trasferimento genico, il più usato è la lipofezione, che utilizza i lipidi [...] impiega vere e proprie pistole che sparano ad altissima velocità nei tessuti particelle di oro rivestite del gene che interessa (gene gun). Queste particelle sono in grado di attraversare la membrana citoplasmatica e quella nucleare rilasciando il ...
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MAS (Marker assisted selection)
Mauro Capocci
Processo utilizzato per selezionare determinati caratteri genetici per mezzo di indicatori indiretti. In ambito agricolo e zootecnico, da sempre si cerca [...] di selezione), e sono dei brevi tratti noti di DNA situati in prossimità del gene di interesse. Tale vicinanza fa sì che sia la sequenza marker sia il gene cercato siano ereditati insieme con alta probabilità, e quindi rende possibile l’utilizzo del ...
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polimicrogiria
Malformazione della corteccia cerebrale (➔ displasie), caratterizzata da eccessivo numero di giri e solchi poco profondi, che rivelano una perdita di laminazione (assenza dei normali sei [...] le fasi finali dello sviluppo corticale e di causare conseguentemente specifiche sindromi con p.: la p. bilaterale perisilviana è connessa con un gene localizzato sul cromosoma X (Xq28), nella forma bilaterale frontoparietale esistono mutazioni del ...
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amiloidosi
Gruppo di malattie caratterizzate, dal punto di vista anatomopatologico, da processi degenerativi dell’SNC con infiltrazione di sostanza amiloide. La diversa natura biochimica dei depositi [...] precursore cellulare denominato proteina prionica o PrPc (➔ prione); l’a. è quindi legata in questo caso a mutazioni del gene che codifica la sintesi della proteina PrPc. Nei casi di a. con angiopatia cerebrale la sostanza amiloide si deposita invece ...
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Sindrome neurologica complessa, caratterizzata dal periodico ripetersi di manifestazioni psicofisiche improvvise, quali sospensione o perdita della coscienza, stato confusionale, movimenti automatici e, [...] , dominante o recessivo, o multifattoriale, non legata cioè all’azione, nello stesso individuo, di un solo gene, bensì alla cooperazione di più geni e di fattori ambientali non ancora identificati. Le ricerche condotte in questo ambito hanno permesso ...
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Nel linguaggio medico, zona particolare e circoscritta di organi anatomici.
L. coeruleus Nell’anatomia del sistema nervoso centrale, piccola zona circoscritta del ponte di Varolio, così denominata per [...] granulazioni pigmentarie di colore bruno o nero, cui il l. deve la colorazione scura che lo caratterizza. L. Valsalvae La porzione antero-inferiore del setto nasale.
In genetica, il luogo dove, in un cromosoma, è situato un determinato gene. ...
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Astronomia
La sequenza principale è la fascia o regione in cui, nel diagramma di Hertzsprung-Russell, che lega il tipo spettrale alla luminosità di un astro, viene a essere compresa la maggior parte delle [...] la membrana del reticolo endoplasmatico della cellula.
Sequenza d’inserzione
Tratto mobile di DNA capace di inattivare il gene in cui è inserito.
Sequenza ripetuta invertita
Sequenza di nucleotidi che si trova in forma identica ma invertita ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] per le immunoglobuline. Durante la maturazione della cellula T, un gene V si appaia a uno D e a uno J per aminoacidica simile fino al 90%, quindi certamente derivano da un gene comune. Studi strutturali hanno permesso di dimostrare che anche SED ...
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HALDANE, John Scott (XVIII, p. 325)
Giuseppe Montalenti
Fisiologo inglese, morto il 14 marzo 1936. Il figlio Iohn Burdon Sanderson, nato a Oxford il 5 novembre 1892, professore di genetica (1932) poi [...] geni nei vertebrati e nell'uomo; fece la prima stima (con L. S. Penrose) della frequenza di mutazione di un gene umano (emofilia). Ha scritto inoltre: Enzymes, Londra 1930; The marxist philosophy and the Sciences, Londra 1938; The cause of Evolution ...
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-gene
– Secondo elemento, atono, di parole composte della terminologia scientifica o tecnica. È variante, ormai disusata, di -geno (di cui ha lo stesso sign.) o si trova in vocaboli derivati dal francese (dove la forma corrispondente è -gène...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...