erezione
Francesco Sasso
Processo nel quale il progressivo riempimento e l’intrappolamento di sangue nei corpi cavernosi del pene ne determinano un aumento volumetrico e di dimensioni.
Il meccanismo [...] polipeptide intestinale vasoattivo (VIP, Vasoactive Intestinal Peptide) e il peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP, Calcitonine-Gene-Related Peptide), nonché alcuni farmaci come l’alprostadil, attivano la formazione di adenosinmonofosfato ...
Leggi Tutto
Disturbo neurologico che si manifesta nell’esecuzione dei movimenti, che vengono effettuati senza misura e con errori di direzione (a. dinamica), oppure nella conservazione delle posizioni del tronco e [...] , presenti nell’1% circa della popolazione, mostrano un aumento da 3 a 4 volte dell’incidenza di tumori maligni. Il gene mutato nell’a. è stato localizzato sul cromosoma 11 (➔ ATM). Negli individui affetti sono state identificate circa 100 diverse ...
Leggi Tutto
somatostatina In biochimica e fisiologia, ormone peptidico a struttura ciclica, formato da 14 amminoacidi, sintetizzato dall’ipotalamo, dal pancreas, dalla mucosa gastroduodenale, dalla tiroide e, in minor [...] dal premio Nobel R. Guillemin (1973). Con procedimenti di manipolazione genetica si è riusciti a inserirne il gene nel batterio Escherichia coli e a ottenerne una produzione quantitativamente elevata.
Il somatostatinoma è l’insuloma (raro tumore ...
Leggi Tutto
Principale carboidrato di riserva delle piante (C6H10O5)n, con n uguale a 20 o più; costituisce per l’uomo la più cospicua parte dei carboidrati (➔) alimentari. Si forma nelle parti verdi delle piante [...] raccolti. La maggior parte di piante transgeniche che producono a. sono patate. In tali piante il gene glgC del batterio Escherichia coli codifica l’enzima ADP-glucosiopirofosforilasi (AGPasi) con proprietà allosteriche alterate, producendo tuberi ...
Leggi Tutto
In biologia cellulare, recettore di superficie coinvolto nel collegamento fra citoscheletro e matrice extracellulare e nell’adesione fra le cellule. Studi effettuati a partire dalla seconda metà degli [...] fra i linfociti T citotossici e le cellule bersaglio da distruggere, quali quelle infettate da un virus. Una mutazione del gene che codifica l’i. LFA determina la malattia che prende il nome di deficienza da adesione leucocitaria ed è spesso causa ...
Leggi Tutto
Cooperazione
Gerald S. Wilkinson
(Department of Zoology, University of Maryland, College Park, Maryland, USA)
La cooperazione si verifica quando due organismi traggono beneficio da un'azione comune. [...] essere molto piccolo se l'antenato risale a molte generazioni precedenti. In ogni caso r è misurato come la probabilità che un gene tipico di un individuo abbia una copia esatta in un altro a causa della discendenza diretta da un antenato comune.
L ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del Novecento si elabora nella cosiddetta teoria sintetica dell’evoluzione [...] Schmalhausen e altri) che la funzione di mappa genotipo-fenotipo non è lineare (visto che esistono interazioni gene-gene e interazioni genotipo-ambiente), hanno anche sottolineato l’importanza della plasticità del fenotipo nell’evoluzione. Questo in ...
Leggi Tutto
vettori ed enzimi
vettóri ed enzimi. – A partire dagli anni Settanta del 20° sec., la possibilità di moltiplicare frammenti di DNA (deoxyribonucleic acid) per produrre una grande quantità di copie tutte [...] (promotori) in batteri in modo da garantire la sintesi dell’RNA messaggero (mRNA, ribonucleic acid) corrispondente al gene inserito e la sua traduzione in proteina. Contemporaneamente è stata sviluppata anche una vasta famiglia di vettori-navetta ...
Leggi Tutto
Termine con cui si intende la forma di terrorismo attuata con l'uso di agenti biologici.
approfondimento di Gianfranco Bangone (Enciclopedia della Scienza e della Tecnica)
L’utilizzo di patogeni in attività [...] il risultato di Rosengard è di grande importanza perché se il vaiolo ricomparisse nella popolazione umana si potrebbe tentare di ridurre la risposta del gene in questione, ma per altri esiste il pericolo che ingegnerizzando il Vaccinia con lo stesso ...
Leggi Tutto
Fenomeno dovuto a una causa ben determinata e che si manifesta con aspetti che lo caratterizzano qualitativamente e quantitativamente in modo inequivocabile.
Biologia
In biochimica, effetto Bohr, proprietà [...] per cui si può osservare, negli organismi in cui sia possibile ottenere una misura quantitativa del prodotto primario del gene (proteina), la presenza nell’eterozigote di metà del prodotto presente nell’omozigote; l’effetto di dose dei geni legati ...
Leggi Tutto
-gene
– Secondo elemento, atono, di parole composte della terminologia scientifica o tecnica. È variante, ormai disusata, di -geno (di cui ha lo stesso sign.) o si trova in vocaboli derivati dal francese (dove la forma corrispondente è -gène...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...