subtilisina In biochimica, enzima proteolitico di origine batterica, isolato inizialmente da Bacillus subtilis, appartenente alla classe delle idrolasi. La s. viene commercialmente usata come additivo [...] in posizione 222 della catena polipeptidica. Mediante tecnologie d’ingegneria genetica sono stati costruiti in laboratorio mutanti del gene che codifica la s.: la tecnica è quella di sostituire la tripletta di nucleotidi (➔ codone) che codifica la ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] un antigene o un sito antigenico identico a quello posseduto dal virus della leucosi o dal virus del sarcoma, e quindi un gene che ne codifichi la sintesi: ciò fa supporre che nel genoma di tali cellule esista un frammento del genoma del virus del ...
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Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] (tabacco e pomodoro), resistenti a insetti grazie a un gene derivato da un batterio, risalgono addirittura al 1987÷1988, e tecnica molto seguita a questo scopo consiste nell'isolare il gene che codifica l'enzima desiderato e nel clonarlo in un ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] essere l'RNA messaggero. Nel 1960 viene coniato il termine 'operone' per definire l'unità di espressione che comprende un gene regolatore e i geni strutturali da esso coordinati.
Scoperta una specie di vertebrati di sole femmine. I.S. Darevsky, dell ...
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Sostanza di natura proteica (una volta detta fermento) che ha proprietà di accelerare una reazione chimica specifica senza esser consumata e senza entrare nei prodotti finali della reazione. Le sostanze [...] e. di restrizione nei batteri, la comprensione delle loro modalità di azione e la loro utilizzazione per analizzare la struttura del gene hanno rivoluzionato gli studi di ;genetica dal 1970 in poi. Proprio per questi studi a W. Arber, H.O. Smith e ...
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Astronomia
La sequenza principale è la fascia o regione in cui, nel diagramma di Hertzsprung-Russell, che lega il tipo spettrale alla luminosità di un astro, viene a essere compresa la maggior parte delle [...] la membrana del reticolo endoplasmatico della cellula.
Sequenza d’inserzione
Tratto mobile di DNA capace di inattivare il gene in cui è inserito.
Sequenza ripetuta invertita
Sequenza di nucleotidi che si trova in forma identica ma invertita ...
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Proteina ad alto peso molecolare che costituisce microfibrille di 10 nm di diametro presenti nella matrice extracellulare di numerosi tessuti, tra i quali la pelle, i polmoni, i reni, la cartilagine e [...] depositate. Successivamente, le microfibrille vengono spostate alla periferia della fibra in crescita e formano una guaina intorno all’elastina delle fibre elastiche. Mutazioni del gene che codifica la f. determinano la sindrome di Marfan (➔). ...
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Principale carboidrato di riserva delle piante (C6H10O5)n, con n uguale a 20 o più; costituisce per l’uomo la più cospicua parte dei carboidrati (➔) alimentari. Si forma nelle parti verdi delle piante [...] raccolti. La maggior parte di piante transgeniche che producono a. sono patate. In tali piante il gene glgC del batterio Escherichia coli codifica l’enzima ADP-glucosiopirofosforilasi (AGPasi) con proprietà allosteriche alterate, producendo tuberi ...
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Fenomeno dovuto a una causa ben determinata e che si manifesta con aspetti che lo caratterizzano qualitativamente e quantitativamente in modo inequivocabile.
Biologia
In biochimica, effetto Bohr, proprietà [...] per cui si può osservare, negli organismi in cui sia possibile ottenere una misura quantitativa del prodotto primario del gene (proteina), la presenza nell’eterozigote di metà del prodotto presente nell’omozigote; l’effetto di dose dei geni legati ...
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Argille e origine della vita
Alexander Graham Cairns-Smith
(Department of Chemistry, University of Glasgow Glasgow, Gran Bretagna)
L'origine della vita è materia interdisciplinare dagli ampi confini. [...] geni attuali hanno una certa indipendenza d'azione. Essi, per esempio, si scambiano durante la riproduzione sessuale. Per regola, un gene rappresenta un certo tipo di informazione scritta in modo tale da poter essere replicata e da avere l'effetto di ...
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-gene
– Secondo elemento, atono, di parole composte della terminologia scientifica o tecnica. È variante, ormai disusata, di -geno (di cui ha lo stesso sign.) o si trova in vocaboli derivati dal francese (dove la forma corrispondente è -gène...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...