Cukor, George (propr. George Dewey)
Patrick McGilligan
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 14 luglio 1899 e morto a Los Angeles il 23 gennaio 1983. Sebbene non fosse molto noto al [...] , da lui stesso girata dieci anni dopo. Egli inoltre continuò a cimentarsi nel genere con Les girls (1957), tagliato su misura per Gene Kelly, e con l'accattivante Let's make love (1960; Facciamo l'amore) interpretato da Marilyn Monroe e Yves Montand ...
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Attore teatrale e cinematografico, nato a Fontana Liri (Frosinone) il 28 settembre 1924 e morto a Parigi il 19 dicembre 1996. È stato il divo più amato del cinema italiano del dopoguerra, la cui formazione [...] F. Billetdoux a Parigi nel 1984 per la regia di Peter Brook (successivamente replicato al cinema, in Cin cin, 1991, di Gene Saks); nel citato Čechov con Michalkov e infine in una crepuscolare commedia italiana, Le ultime lune di F. Bordon diretta da ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] un blocco unico), ma già qualche anno prima, in Anchors aweigh (1945; Due marinai e una ragazza) di George Sidney, Gene Kelly danza insieme ai cartoons, grazie alle tecniche di sovrapposizione ottenute nel banco d'animazione già adottato dalla Walt ...
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Actors Studio
Riccardo Martelli
Laboratorio statunitense di arte drammatica, fondato a New York nel 1947. È il più noto centro di perfezionamento per attori degli Stati Uniti, e forse del mondo. Trae [...] caso che negli anni Sessanta l'elenco degli allievi comprenda ben pochi nomi famosi: Robert Duvall, Ellen Burstyn, Jane Fonda, Gene Hackman. L'ultima generazione di attori importanti a essere stata formata dall'A. S. è stata quella che ha debuttato ...
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Avventura, cinema d'
Jean-Loup Bourget
Sin dalle origini, il c. d'a. ha potuto contare, per rivolgersi all'immaginazione degli spettatori, su una riserva inesauribile, costituita dagli antichi miti, [...] di fuoco, di J. Tourneur; The crimson pirate, 1952, Il corsaro dell'isola verde, di Robert Siodmak), come del resto Gene Kelly (The three musketeers, 1948, I tre moschettieri, di Sidney; The pi- rate, 1948, Il pirata, di Vincente Minnelli). Nel ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] vergine Gigi (1958; fot. Joseph Ruttemberg, a.d. Cecil Beaton). L'altra tendenza MGM è quella rappresentata dal duo Stanley Donen-Gene Kelly, dal dinamismo più diretto e jazzy (le corse e le danze dei bianchi e dei c. primari in On the town ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] ), che tra l'altro offre una precisa rappresentazione del passaggio dal cinema muto a quello sonoro e dove il famoso assolo di Gene Kelly (anche regista del film insieme a Donen), nel numero di canto e danza sotto la pioggia, ben esprime la felicità ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] di Joseph L. Mankiewicz, dove è il capitano di mare interpretato da Rex Harrison ad apparire come fantasma alla giovane vedova (Gene Tierney), o il suggestivo, impalpabile Portrait of Jennie (1949; Il ritratto di Jennie) di William Dieterle, in cui è ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] la danza (si pensi al musical). Nessuna sottile allusione, nessuna ombra ha appannato l'immagine di star come Fred Astaire o Gene Kelly o sollevato dubbi (se non a posteriori) sul classico tema dell'amicizia virile nel western. È stato solo dagli ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] quadro, la singola statua spesso si pongono come doppio metaforico dei personaggi, per es., il grande ritratto di Laura (Gene Tierney) in Laura (1944; Vertigine), di Otto Preminger. Le statue, ovviamente, ornano soprattutto gli esterni, i parchi, i ...
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-gene
– Secondo elemento, atono, di parole composte della terminologia scientifica o tecnica. È variante, ormai disusata, di -geno (di cui ha lo stesso sign.) o si trova in vocaboli derivati dal francese (dove la forma corrispondente è -gène...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...