RINTONE (‛Ρίνϑων, Rhinthon)
Augusto Mancini
È il creatore della ilarotragedia, cioè l'inventore del travestimento burlesco della tragedia. Fiorì all'inizio del sec. III a. C. e fu contemporaneo, o di [...] di una sola parola, ma di notevole interesse grammaticale e lessicale: il dialetto dorico era colorito di fiorire così dell'ilarotragedia, come di più antiche forme popolari di genere, prettamente comiche.
Bibl.: M. E. Völker, Rhinthonis fragmenta ...
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STEFANO di Bisanzio
Alessandro Ronconi
Grammatico, autore di un lessico geografico, di cui ci è giunta un'epitome. Appartiene a quella corrente di lessicografi che risale all'età ellenistica e continua [...] ἔϑνος 'Ιταλίας, Σαβίνων πόλις e simili, e altre che recano citazioni di autori, o dicono il genere del nome, o qualche sua varietà grafica o grammaticale, o l'etimologia, o l'aggettivo etnico derivato (ciò è caratteristico per l'attività di St. come ...
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ROSEN, Friedrich
Ambrogio Ballini
Indianista, nato il 2 settembre 1805 a Hannover, morto a Londra il 12 settembre 1837. Scolaro di Fr. Bopp, amico dei maggiori indologi del suo tempo, A.W. v. Schlegel, [...] dell'arabo e del persiano) con pubblicazioni d'indole grammaticale: nel 1826 dava alla luce il primo saggio: 'indianista danese che pubblicò più tardi una magistrale opera dello stesso genere (Radices linguae sanscritae, Bonn 1841). Il R. si volse ...
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NUNAZIONE
Carlo Tagliavini
. I semitisti occidentali chiamano nunazione (dal nome della consonante araba \ARABO\ nūn che vale n) il fenomeno grammaticale arabo che i grammatici indigeni chiamano tanwīn [...] perduto, salvo in alcuni dialetti beduini) la nunazione ha un valore prevalentemente indeterminato (ragiulun vale "un uomo [in genere]"), vi sono casi in cui il sostantivo con nunazione ha il valore di "individuale" o anche quasi di "determinato ...
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LATTES, Elia
AIdo Neppi Modona
Cultore della scienza dell'antichità, filologo, glottologo, etruscologo, nato a Venezia il 25 aprile 1843, morto a Milano il 1° giugno 1925. Addottoratosi nel 1863 a Torino, [...] del metodo interno "combinatorio". Importanti sono i contributi recati allo studio morfologico, onomastico e in genere paleografico e grammaticale, né trascurò mai ogni altro lato delle antichità etrusche. I più grandi etruscologi suoi contemporanei ...
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PORFIRIONE, Pomponio (Pomponius Porphyrio)
Gino FUNAIOLI
Interprete oraziano, appartenente certo al principio del sec. III d. C. Rappresenta per noi la maniera di esporre Orazio nella scuola di quel [...] del testo, più raramente di carattere rettorico-grammaticale; innanzi, un cenno biografico. Di dottrina nella sua integrità: ha subito mutilazioni e interpolazioni d'ogni genere; parecchio di lui è andato a finire nella congerie pseudoacroniana ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] moderna, Valla distingue l’etimologia fonetico-grammaticale da quella fantasiosa secondo il significato delle non costituisce che un primo e mal fermo passo:
Un tal genere di studio delle antichità, ancora scarso ed oscuro quando fu ripreso ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] de Venexia" (208). Dato che nelle motivazioni di questo genere di provvedimenti si tende a dare un quadro fosco della "inducta" non è indissolubilmente legato dal punto di vista grammaticale alla "operam" di Giovanni.
Egli è comunque lo ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] in tradizione nuova. Se si bada a tradurlo in istituzioni grammaticali, come per la prima volta fu tentato dalla scuola linguistica relazioni. Noi abbiamo un'unica tonalità, ma essa è di un genere ben misero" (v. Busoni, 19542, p. 147). Dobbiamo così ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] gli ecclesiastici c'è ben chi è disponibile ad una ricerca del genere.
Beninteso: ciò non accade. Lo si è ipotizzato per dire che a Parigi, bensì per quel minimo di apprendimento grammaticale e lessicale che gli permetta di leggere direttamente ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...