Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] modello fra le altre, di trovare proprio in un'opera grammaticale, il Mahābhāṣya (Grande commento [all'Aṣṭādhyāyī di Pāṇini]) di operetta in versi (non gli śloka, molto più usati per questo genere di opere, ma i versi āryā, più ricercati ed eleganti), ...
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GRECA, Arte (v. vol. III, p. 1005)
G. Gullini
L. Beschi
P. Moreno
O. Drager
vol. III, p. 1005). Architettura. - Forse nessun altro aspetto dell'antica civiltà ellenica ci obbliga a rivedere profondamente [...] , a partire solo dal VII sec. dal nesso grammaticale più celebre per l'architettura greca: il fregio dorico V, p. 384, s.v.), autore di quadri mitologici e di genere, nell'ambito dei rapporti di Arato coi Tolemei ebbe a rievocare la battaglia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] una filologia nuova e un rigore stilistico e grammaticale che portavano all’implicita promozione di una sensibilità a un vero e proprio lavoro di grande storia; e qualcosa del genere dové risultare chiaro allo stesso autore, che a un certo punto si ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] super omnia: et novior omnibus, quia idem ipse est post omnia" (De Gen. ad litt., 8, 6). Ma esiste anche un tempo storico, una in più campi, da quello ermeneutico, al musicale, al grammaticale (Freund, 1957, p. 50). Sono atteggiamenti significativi, ...
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Africanismo
Amadou Hampâté Bâ
di Amadou Hampâté Bâ
Africanismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Eredità del passato: spirituale, sociale e culturale. a) Valorizzazione del passato. b) Senso del sacro; [...] non sia mai atteggiato al sorriso. Il fatto è che in genere esse rappresentano antenati ormai nell'al di là, oppure sono il 'esclusività è così poco apprezzato che la sua espressione grammaticale (la prima persona del possessivo singolare) è stata ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] irregolarità di accento o scempiamenti o raddoppiamenti dovuti alla r., possono essere agevolmente giustificati con regole grammaticali del tempo di D., o, in genere, con lo stato della lingua antica (per i casi più singolari, v. ONOMASTICA, e anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] della filologia classica un’impronta critico-testuale, grammaticale-stilistica e metrica. Fu accolto e insegnato una storia che non sia ‘economica’ o ‘giuridica’ […] o altro del genere, ma ‘storia’ senza epiteti, tutta sonante degli echi della vita e ...
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Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] sotto il profilo filosofico-religioso che sotto quello grammaticale-retorico (in ombra rimanevano i valori più e lo 'ntelletto (Pg VI 45).
I commentatori considerano in genere l'episodio di Stazio come un momento intermedio di tale trapasso e ...
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che (cong. e pron.)
Aldo Duro
La presenza in D. di questa voce grammaticale supera le 12.000 occorrenze, se nel calcolo si includono il Fiore e il Detto. La sua stessa altissima frequenza toglie ogni [...] della congiunzione. La sintassi di D. non soffre, in genere, lunghe serie di che ', dell'uno o dell'altro relativa acquista un valore debolmente causale.
Si ha un unico antecedente grammaticale, ma da scomporre in due antecedenti logici, in Pd III ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] di ‟Poesia" fino a quei momento e il simbolismo in genere non erano più soddisfacenti, e che era ormai necessario ‟scendere la presenza di cifre, segni matematici, infiniti, la libertà grammaticale e sintattica. I rumori (l'onomatopea), gli odori e ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...