FASSÒ, Luigi
Carla Ronzitti
Nato a Borgosesia (Vercelli) il 20 giugno 1882 da Costantino e da Letizia Zenone, seguì gli studi universitari a Torino, laureandosi in lettere, e svolse la carriera di insegnante [...] originale commento dei testi piuttosto estetico che non storico e grammaticale.
Dall'ambiente torinese mutuò però anche l'influenza di lavori scientifici. concepiti come contributi alla storia del "genere" del romanzo storico. Pubblicò un Saggio di ...
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RENDIOS, Teodoro
Anna Meschini Pontani
RENDIOS (Rentios, Rentzios, Rendio), Teodoro. – Nacque a Chio nel secondo decennio del XVI secolo.
Nulla si sa del suo soggiorno nell’isola, dove forse fu allievo [...] 34: Salustio filosofo, Περὶ θεῶν καὶ κόσμου; 130: commento grammaticale all’Iliade, datato 20 febbraio 1557; Aldine A.I.28: rilevanza di questo epistolario, che va ascritto al genere letterario dell’epistolografia postbizantina, si può valutare sul ...
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MOSE del Brolo
Guglielmo Gorni
MOSÈ del Brolo. – Di cospicua famiglia bergamasca, originaria della località suburbana di Brolo, si può congetturare sia nato intorno alla fine dell’XI secolo.
La sua [...] su istanza di un chierico «nomine Paganus, Britannus genere», che in un prologo e 39 capitoletti traduce e al seguito dell’imperatore Giovanni Comneno, è una sorta di opuscolo grammaticale greco-latino; la seconda, di cui si conserva l’originale, ...
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anastrofe
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nel disporre le parole nell'ordine inverso a quello normale.
Quintiliano la distingueva dall'iperbato, perché mentre quest'ultimo riguarda lo spostamento [...] e, si direbbe, necessaria, nei casi in cui la forma italiana ricalca letteralmente quella grammaticale latina: cfr. Pg XV 8 girato era sì 'l monte.
Il genere più diffuso di a., che costituisce una licenza del poeta, spesso adottata per ragioni ...
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certo
Bruna Cordati Martinelli
. È di uso piuttosto vasto, sia come aggettivo (o pronome) che come avverbio, nei significati ancora comuni nella lingua moderna.
1. Come aggettivo, riferito a persona, [...] 4, LX 12, LXIX 14, CXXI 13 e LXXVI 8, dove il riferimento grammaticale a ‛ cuore ' non toglie che si alluda in effetti a una persona: quelle di Rime LX 5 e LXXII 11, hanno in genere valore puramente rafforzativo del discorso che si sta svolgendo: If ...
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CORTICELLI, Salvatore
Sabina Magnani
Nacque a Piacenza l'8 dic. 1689 da Alessandro e Elisabetta Gabrielli, ambedue bolognesi.
Di famiglia molto agiata, poté compiere i primi studi letterari a Roma, [...] e alla pronunzia e ortografia. Le regole esposte sono in genere corredate da esempi tratti prevalentemente da scrittori dei sec. XIV e mero strumento di sistemazione didattica della materia grammaticale, approdante a una precettistica rigorosa e ...
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grecismi
Bruno Migliorini
Le parole di origine greca che appaiono nelle opere di D. erano nella massima parte già correnti nell'uso popolare o dotto del suo tempo; qualcuna soltanto è stata attinta [...] di un ordine religioso in genere ", musa per " poeta ", paroffia per " parte del cielo ". Nell'adoperare tetragono nel noto verso di Pd XVII 24 il poeta non intendeva scostarsi né dal valore grammaticale di sostantivo né dal significato geometrico ...
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Vyakarana
Vyākaraṇa
Termine sanscr. («analisi grammaticale») che indica la tradizione grammaticale indiana.
Storia
Il linguaggio è sin dall’antichità una delle preoccupazioni fondamentali della filosofia [...] che l’attività lo sia dalla desinenza. La tradizione grammaticale ebbe anche grande influenza sullo sviluppo della teoria dei molteplici significante e significato
I grammatici considerano in genere la relazione tra significante e significato in ...
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BELTRAMI, Achille
Piero Treves
Nato a Brescia il 4 ott. 1868, frequentò la scuola media nella sua città, dai monumenti di questa e dalle sue tradizioni storiche derivando ispirazione allo studio dell'antichità [...] " del B. aveva già allora carattere prevalentemente "grammaticale" e verteva di preferenza su retori, quali Frontone Lucilio. Pur impegnato a individuare i fondamenti strutturali del genere prosastico in Cicerone e in due critici severissimi di ...
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Protazanov, Jakov Aleksandrovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista cinematografico russo, nato a Mosca il 4 febbraio 1881 e morto ivi l'8 agosto 1945. È stato uno dei massimi rappresentanti del [...] un vero e proprio evento nella giovane produzione sovietica di genere leggero. Subito dopo, con Process o trëch millionach ( attività di P. testimonia quindi una continuità tecnico-grammaticale tra cinema russo e sovietico, troppo spesso ignorata ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...