L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] nella fissazione dell’alfabeto italiano. Proprio nell’opera grammaticale di un correttore di testi in tipografia, Lodovico sono lette a, bi, ci, di, e, effe, ecc. Quanto al genere dei nomi delle consonanti, l’uso è tuttora incerto tranne che per zeta, ...
Leggi Tutto
Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] » (1883-1887). Nella sua produzione letteraria e grammaticale hanno rilievo particolare i Canti del Milosao (1836), , l’arbëresh può comunque essere riportato a un quadro del genere: la maggioranza dei parlanti delle comunità conosce l’arbëresh; la ...
Leggi Tutto
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] può differenziare il significato e la categoria grammaticale delle parole (➔ fonologia); nelle lingue in (dove . indica il confine sillabico).
Nelle parole lunghe (o in genere nelle parole complesse: cfr. § 3.1) è possibile individuare anche accenti ...
Leggi Tutto
L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] in base al soggetto logico della frase e non a quello grammaticale: io sono una persona che vivo con poco.
Un c’è mica Luis Armstrong tipo Every time every word e roba del genere
Molti dei verbi più ricorrenti devono la loro frequenza anche al fatto ...
Leggi Tutto
Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] italiano come) in situazioni di contatto commerciale o d’altro genere tra popolazioni che non hanno una lingua in comune.
L’ per lo più ➔ dialettismi) inseriti in un contesto grammaticale spagnolo e, viceversa, di ispanismi adattati secondo le ...
Leggi Tutto
Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] 258)
Nella comunicazione orale, la cornice si trova in genere a sinistra del discorso diretto, essenzialmente per ragioni di chiarezza in Giani preprint 2000, es. 1).
Nella tradizione grammaticale, il discorso diretto libero è «un discorso diretto ...
Leggi Tutto
Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] usata come nome (denominazione comune per le piante del genere Miosotide); alla stregua di un nome (invariabile), non di frase, preso così com’è, si cristallizza in un elemento grammaticale o lessicale: è il caso del già citato non ti scordar di ...
Leggi Tutto
Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] & Lepschy 1999: 94). Nell’accezione grammaticale il termine compare nei trattati medievali, come la maschili o entrambi femminili, l’aggettivo assume la forma plurale e il genere dei nomi cui è riferito. Se i due nomi hanno generi diversi, ...
Leggi Tutto
In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] componenti di una collocazione mantengono le proprie funzioni grammaticali anche variandone l’ordine (la guerra è . alta opinione
b. vasto orizzonte
In costrutti di questo genere i collocati hanno a volte un’estensione molto limitata e formano ...
Leggi Tutto
Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] fuori Firenze e limitata stilisticamente a un solo genere – di una fiorentinità «trascendentale» (Contini 1970 vanno nella direzione di una normalizzazione e regolarizzazione linguistico-grammaticale (per es., con una predilezione per le elisioni ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...