(X, p. 257; App. I, p. 417; II, I, p. 585; III, I, p. 374; IV, I, p. 436)
Confini e problemi territoriali. - Sicurezza dei confini e integrità territoriale costituiscono ancora oggi momenti fondamentali [...] come il paese più popoloso del pianeta costituendo il 22% dell'intero genere umano. Includendo anche la popolazione di Taiwan, Macao e Hong Kong dialetto settentrionale e sulla struttura grammaticale della lingua consolidatasi nella produzione ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] , pur nell'affezione verso la piccola patria forlivese e in genere verso le terre della Romagna, e nei rapporti amichevoli, piuttosto disciplina giuridica, e connessa, se mai, all'educazione grammaticale.
L'istruzione ricevuta in Lombardia, che in se ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] senza che essi se ne levino davvero al di sopra.
Qualcosa del genere si può, invece, dire di Ugo Falcando, autore di un Liber antichi perduti e ignoranti per secoli, un rinnovamento grammaticale e stilistico dello scrivere in latino, un graduale ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] quel momento non ricoprisse nessuna carica pubblica (Cronica, I, 21), prova indirettamente che la sua formazione grammaticale, retorica e, in genere, nelle arti, comunque conseguita, andava molto al di là di quella posseduta di solito da un mercator ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] : onde non manca la satira della pedanteria grammaticale oltre che di quella peripatetica.
Gli attacchi contenuti è l'essere o la figura minima in un dato genere, mentre la "monade" è l'unità di un genere determinato: l'atomo, che è di forma sferica, ...
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SALIMBENE DE ADAM
OOlivier Guyotjeannin
Il francescano di origine emiliana S., insieme al benedettino inglese Matteo Paris (v.), è uno dei due contemporanei di Federico II ad averci lasciato la quantità [...] in questo caso si premura di suggerire in senso grammaticale lo statuto della diceria ("divulgatum fuit de eo quod ; Scalia1, I, p. 47; Scalia2, I, p. 49; lo stesso genere di annotazione, altrettanto inesatta, è data per Carlo d'Angiò). È comunque al ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] regolare l'esercizio critico con norme di evidenza grammaticale. L'estensione del rapporto langue/parole, del moderno, e via via fino agli autori più recenti, il genere saggio può essere riportato con tutta la sua varietà alla definizione quanto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] moderna, Valla distingue l’etimologia fonetico-grammaticale da quella fantasiosa secondo il significato delle non costituisce che un primo e mal fermo passo:
Un tal genere di studio delle antichità, ancora scarso ed oscuro quando fu ripreso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] una filologia nuova e un rigore stilistico e grammaticale che portavano all’implicita promozione di una sensibilità a un vero e proprio lavoro di grande storia; e qualcosa del genere dové risultare chiaro allo stesso autore, che a un certo punto si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] della filologia classica un’impronta critico-testuale, grammaticale-stilistica e metrica. Fu accolto e insegnato una storia che non sia ‘economica’ o ‘giuridica’ […] o altro del genere, ma ‘storia’ senza epiteti, tutta sonante degli echi della vita e ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...