L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] , eventualmente perduranti nel momento assunto a riferimento. In altri termini, si può asserire che l’aspetto aoristico connota in genere un’azione assoluta, priva di durata, colta in un suo singolo manifestarsi:
(21) a Londra Giovanni incontrò Maria ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] una formula di cortesia (il signor Bianchi), a un termine grammaticale (l’aggettivo ‘buono’; il verbo ‘essere’) oppure a un apposizione tende ad essere posposta al nome, presentandosi in genere in posizione parentetica (Cignetti 2001) e con l’ ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] ecc. In linguistica, il termine designa la categoria grammaticale, individuata già dai greci antichi, con cui le caso si abbia una sequenza di clitici, si ricorre, senza distinzione di genere alla forma glie- (glielo dico, vale tanto per «lo dico a ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] ripresa), sono diversamente distribuiti nella lingua. In genere la ripresa pronominale ricorre quando è relativizzato un oggetto viene esplicitamente stigmatizzato ed escluso dalla norma grammaticale, e caratterizza decisamente l’enunciato come ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] cioè, in latino, «né l’uno né l’altro», né maschile né femminile.
La tradizione grammaticale dell’italiano non riconosce alla nostra lingua un genere neutro. In effetti, il sistema a tre valori del latino classico ha dato luogo perlopiù, evolvendosi ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] o accessoria (o descrittiva). Con funzione determinativa segue in genere il nome, come nei sintagmi uve nere e vino rosso latina. I problemi di un doppione, in Bilinguisme et terminologie grammaticale gréco-latine, édité par L. Basset et al., Paris - ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] . In tali casi quanto è aggettivo, e concorda sempre in genere e numero con il sintagma nominale del primo termine (Belletti 1991 il secondo termine può comparire con la stessa funzione grammaticale del primo e collocarsi in una frase isomorfa alla ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] attribuire a un parlante diverso, la cui identità è in genere rivelata nella frase citante (cfr. Mortara Garavelli 1985; Calaresu non deve essere inteso in senso proprio bensì come categoria grammaticale:
(6) L’aggettivo «breve» è breve; l’aggettivo ...
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L’espressione parola macedonia, introdotto nella linguistica italiana da Bruno Migliorini (1949: 89), denota formazioni che risultano da «una o più parole maciullate», le quali «sono state messe insieme [...] Più in generale si può quindi parlare di formazioni, in genere nominali, che risultano dalla fusione di parti di lessemi non regolarità strutturali che si ritrovano nella normale (appunto grammaticale) combinazione di morfemi.
Per questi casi si parla ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] (cfr. Cignetti 2003a: 102-103), oppure quella della citazione o del discorso diretto, casi in cui si accompagna in genere alle virgolette o al corsivo:
(4) In queste interviste Levi sviluppa straordinarie capacità di riflessione critica su di sé ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...