BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] anche offerto un incarico che egli rifiutò perché "l'emolumento era scarso, e il genere, della cattedra sguaiato" (Cod. Cors. 1907, c. 11v: a Del Papa storica tradizionale tipicamente italiani, quello grammaticale della Firenze della Crusca e quello ...
Leggi Tutto
Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] Padri latini, B. dimostrava, per mezzo di un'analisi grammaticale e dialettica dei testi greci, l'accordo fondamentale tra orientali e dei suoi più potenti vicini e dei nemici del papa in genere. Nel 1447 Nicolò V aveva fatto un patto con Bologna, ...
Leggi Tutto
BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] sua corte e i libri che in essa circolavano - testi grammaticali, autori antichi e rarità letterarie - furono referenti di presenze sale in cui si tenevano riunioni letterarie o di altro genere. I libri erano collocati di piatto negli scaffali, che ...
Leggi Tutto
SALIMBENE DE ADAM
OOlivier Guyotjeannin
Il francescano di origine emiliana S., insieme al benedettino inglese Matteo Paris (v.), è uno dei due contemporanei di Federico II ad averci lasciato la quantità [...] in questo caso si premura di suggerire in senso grammaticale lo statuto della diceria ("divulgatum fuit de eo quod ; Scalia1, I, p. 47; Scalia2, I, p. 49; lo stesso genere di annotazione, altrettanto inesatta, è data per Carlo d'Angiò). È comunque al ...
Leggi Tutto
Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] lavoro filologico di vasta portata, fu attenta alla norma grammaticale latina, di cui offrì un’applicazione corretta, pur tempo delle vacche grasse o magre (dal sogno del Faraone, in Gen. 41, 2-3), passare una via crucis. I nomi cristiani ...
Leggi Tutto
MANZONI, Giuseppe
Piero Lucchi
Nacque a Venezia, il 2 genn. 1742, da Giacomo, "cartèr" cioè venditore di carta, e da Teresa Venanzio.
In occasione del matrimonio dei genitori del M., nel 1739, il nonno [...] eloquenza e belle lettere, erede del tradizionale corso grammaticale e retorico, e poi ai corsi di filosofia Riflessioni critiche sopr'alcune proposizioni trovate nel libro intitolato Il genio ed i costumi del secolo corrente proposte al celebre sig. ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] modello fra le altre, di trovare proprio in un'opera grammaticale, il Mahābhāṣya (Grande commento [all'Aṣṭādhyāyī di Pāṇini]) di operetta in versi (non gli śloka, molto più usati per questo genere di opere, ma i versi āryā, più ricercati ed eleganti), ...
Leggi Tutto
Africanismo
Amadou Hampâté Bâ
di Amadou Hampâté Bâ
Africanismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Eredità del passato: spirituale, sociale e culturale. a) Valorizzazione del passato. b) Senso del sacro; [...] non sia mai atteggiato al sorriso. Il fatto è che in genere esse rappresentano antenati ormai nell'al di là, oppure sono il 'esclusività è così poco apprezzato che la sua espressione grammaticale (la prima persona del possessivo singolare) è stata ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] dei quali vale "tra gli dèi", e il secondo, in genere un epiteto, "tra gli uomini", forse un tentativo di sostituire, una divinità. Ciò è dovuto in parte al problema grammaticale relativo alla possibilità, nelle lingue semitiche settentrionali, di ...
Leggi Tutto
Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] struttura non solo ortografica32, ma anche lessicale, grammaticale e sintattica. La nuova lingua compare in primo a Costantinopoli67: «Costantino, non appena udì un’accusa di tal genere, subito si incendiò d’ira e, senza aver concesso l’udienza ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...