ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] e l'autonomia raggiunta dal pensiero dell'autore. Non pare estranea una certa avversione, maturata col tempo, per quel genereletterario che immetteva lo studioso appena nell'atrio della vera scienza: "Midolle e compendi non intaccano la scorza della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Eugenio Garin
Michele Ciliberto
Nella sua lunga attività Eugenio Garin si concentrò anzitutto su due campi di ricerca: l’Umanesimo e il Rinascimento, di cui offrì una nuova interpretazione che ebbe [...] sia su quello strettamente storiografico, consentendo di guardare da un altro punto di vista testi in genere consegnati al genereletterario della retorica, mostrando le loro complesse stratificazioni e la varia incidenza che essi avevano avuto nel ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] dell'opera.
Qui si rende più scoperto ed estrinseco il fine dell'autore che è quello di castigare un genereletterario epurandone le pretese licenziosità della tradizione. Al mecenate il C. si rivolgeva in questi termini: "Leggete... ogni sorte di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renato De Filippis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La modernità segna una vera irruzione dell’utopia nella storia: l’utopia, il progetto [...] dei progetti lungo la modernità, progetti tra i più vari, anche conservatori, ludici o perversi, l’utopia diventa un genereletterario, quello appunto del viaggio nel paese ignoto e lontano dove vige un ordinamento altro (perfino nella Luna e nel ...
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ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] la parte più ampia dell'opera. Se in ogni epoca la lettera ha rappresentato un tipico mezzo di comunicazione, come genereletterario essa ha conosciuto un rinnovato successo alla fine dell'antichità. A questa tradizione della lettera d'arte che E ...
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MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] per i numerosi indizi presenti nei testi sia per l'abitudine di corredare i volumi con i propri emblemi o imprese. Genereletterario privilegiato è il dialogo, nel quale trovano spazio, senza un ordine rigoroso, i più svariati argomenti, secondo un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento il romanzo conosce una straordinaria stagione creativa per la sua capacità [...] conformi a quelle che si verificano nella vita reale: dico solo che, come ogni genereletterario ha il suo scoglio particolare, così lo scoglio del genere romanzesco è rappresentato dal falso. Il pensiero degli uomini si manifesta con maggiore o ...
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BUCCIO di Ranallo
Claudio Mutini
Nacque all'Aquila nel territorio di Poppleto (Coppito, frazione dell'Aquila) assai probabilmente intorno agli ultimi anni del sec. XIIIda famiglia agiata, forse appartenente [...] corrono molti anni di distanza, e uno stacco ancora maggiore verrebbe spontaneo postulare tra la prosecuzione di un vecchio genereletterario e la creazione di un poema comunale, Se a colmare il divario non esistesse la testimonianza di un continuato ...
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MORANTE, Elsa
Nadia Setti
MORANTE, Elsa. – Nacque a Roma il 18 agosto 1912 da Irma Poggibonsi, maestra, ebrea modenese, e da Francesco Lo Monaco, siciliano, morto suicida nel 1943; padre anagrafico, [...] di Shakespeare, il Canzoniere di Saba, i poemi epico-cavallereschi o il teatro; ciò che le interessa non è tanto il genereletterario quanto il fare poetico, l’essenza dell’opera che giunge attraverso la «realtà degli oggetti » a una forma di «verità ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] molteplici della Chiesa postridentina: se è vero, per es., che soprattutto la predica barocca coincise con un genereletterario, è anche innegabile che le disposizioni ecclesiastiche condannarono a più riprese l’eccesso di artifici oratori. Sul ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...