SEGRAIS, Jean Regnault de
Francesco Picco
Poeta francese, nato a Caen nel 1624, ivi morto nel 1701. I gesuiti, suoi maestri, lo destinarono alla carriera ecclesiastica; egli preferì quella delle lettere. [...] Chénier. A lui si debbono, inoltre, intere raccolte di quei portraits, che, da svago elegante da salotto, divennero genereletterario in voga; e romanzi e novelle tra cui Les Nouvelles Françaises ou Les Divertissements de la Princesse Aurélie (voll ...
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METROCLE (Μητροκλῆς) di Maronea
Guido Calogero
Filosofo dell'antica scuola cinica, vissuto fra la seconda metà del sec. IV e la prima del III a. C. Inizialmente scolaro di Teofrasto, sembra non si trovasse [...] e apoftegmi, che dovevano servire al cinico per difendere, in ogni occasione e controversia, le proprie idee. Il genereletterario-filosofico delle χρεῖαι ebbe fortuna e la maggiore importanza storica di M. consiste quindi nell'esserne stato l ...
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LEINO, Eino (pseudonimo di Armas E. Leopold Lönnbom)
Paolo Emilio Pavolini
Scrittore finlandese, nato a Paltamo (Finlandia) il 6 luglio 1878, morto a Nuppulinta il 10 gennaio 1916. È, tra gli scrittori [...] la felicità domestica, il patrimonio, la salute sin da principio malferma.
Non v'è genereletterario in cui non abbia lasciato l'impronta del suo genio fervido e multiforme, della sua fantasia insieme potente e graziosa. L'edizione delle sue opere ...
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ZACHARIAE, Friedrich Wilhelm
Giovanni Vittorio Amoretti
Scrittore, nato il 1° maggio 1726 a Frankenhausen, morto a Brunswick il 30 gennaio 1777. Giovanissimo, pubblicò un poema eroicomico Der Renommiste [...] umore e di sano realismo), ma anche perché introdusse in Germania un nuovo genereletterario. Rielaborò con gusto e finezza fiabe tedesche. Partecipò alle battaglie letterarie del tempo schierandosi fra i partigiani di G. Chr. Gottsched. Fra le sue ...
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GÓMEZ de la SERNA, Ramón
Scrittore spagnolo, nato a Madrid il 5 luglio 1891. Originale, d'un umorismo piuttosto cerebrale, creò un nuovo genereletterario con le sue greguerías: intraducibile parola [...] da lui coniata per designare le imponderabili voci delle cose, che egli esprime in brevi componimenti, i quali hanno a volta a volta dell'aforisma e del commento arguto.
Di feconda attività, ha scritto ...
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ḤIKMET, Aḥmed
Ettore Rossi
Scrittore turco; nato a Costantinopoli nel 1870. Studiò a Costantinopoli, entrò nella carriera consolare, fu console di Turchia a Poti sul Mar Nero, a Budapest e a Bombay. [...] il 20 maggio 1927.
Cominciò verso il 1895 a pubblicare novelle e si può dire abbia introdotto e perfezionato questo genereletterario in Turchia. La sua fama è specialmente legata alla raccolta di novelle intitolata, dal racconto principale con cui s ...
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IDILLIO
. Con la denominazione diminutiva di εἰδύλλιον, contrapposta a εἶδος, nel significato di ampio componimento lirico (p. es. le odi di Pindaro), gli antichi designarono originariamente qualsiasi [...] è invalso in epoca moderna l'uso di considerare e chiamare idillio questa poesia pastorale, e idillico tutto ciò che ha attinenza con la rappresentazione idealizzata della vita campestre. Per il vero e proprio genereletterario, v. pastorale, poesia. ...
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RICCARDO Anglico
Enrico Besta
Canonista e procedurista: nato in Inghilterra, studiò a Bologna e v'insegnò fra il sec. XII e il XIII.
Scrisse glosse alla prima compilazione delle Decretali fatta da Bernardo [...] che egli, valendosi di elementi romanistici e canonistici, compose probabilmente intorno al 1196: primo notevole saggio di un genereletterario che doveva aver subito un ampio sviluppo.
Fu edita da K. Witte a Halle (1853) e più recentemente ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] recitato e libresco, dal tipo popolare a quello più propriamente letterario, con lunga e fortunata tradizione: a partire dal tardo sec più leggiera battuta di valzer, ai versi odici fu dato un genere comune, 2/4 o 3/8; solo lo ionico trovò nella ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] in un carme i singoli canti, fu secondo lui un genio. Di qui alla nostra concezione moderna secondo la quale l'autore legata a un momento degli studî germanistici e della coscienza letteraria romantica. Nelle opere che sui poemi omerici si succedono ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...