DEL MONTE, Pietro
Roberto Ricciardi
Nacque a Venezia da Niccolò verso i primi anni del 1400, probabilmente fra il 1400 e il 1404 (Haller, p. *10). La sua famiglia, anche se non nobile, era certamente [...] Cesare (Walser, pp. 164 s.). Un interesse storico-letterario presenta la lettera che il D. spedì il 28 febbr alcune inesattezze e forzature, rimane una, fonte unica nel suo genere, e rispecchia l'opinione di membri influenti della Chiesa e del ...
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DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] da parte del D. si tratta della scelta meditata di un genere - e dunque di un contenuto - tragico, che, sulla scia e sviluppi della critica dellavalliana, in La critica stilistica e il barocco letterario, Firenze s.d. [1958], pp. 204-13;G. Pullini, ...
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LIUTPRANDO di Cremona (Liuto, Liuzo)
Paolo Chiesa
Nacque probabilmente a Pavia intorno al 920. Le informazioni sulla sua famiglia, la sua giovinezza e gli inizi della sua carriera si ricavano da quanto [...] Provenza, avvenuta il 15 maggio 931; dunque si ritiene in genere che egli avesse raggiunto in quel momento almeno l'infanzia da vari prelati tedeschi del seguito.
La più lunga fra le opere letterarie di L. è l'Antapodosis, in sei libri, scritta, come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Girolamo Vitelli
Rosario Pintaudi
Chi si è occupato finora di Girolamo Vitelli ha messo in luce dello studioso sannita la sua importanza di filologo, di grecista, di insegnante simbolo del Regio Istituto [...] e didattiche relative all’Istituto, al mondo accademico in genere, il carteggio con il giovane Vitelli è ricco di come insegnamento di lusso;
4°. che il progresso scientifico e letterario dell’Italia negli ultimi quaranta anni è stato grandissimo, e ...
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FRULLANI, Leonardo
Renato Pasta
Nacque il 13 giugno 1756 a San Giovanni alla Vena, presso Pisa, da Domenico e Rosa Batini. Appartenente a una famiglia di piccoli proprietari, ricevette i primi rudimenti [...] giurisdizione marittima e commerciale.
Sull'episodio, come in genere su tutta l'attività pubblica del F., risultano Frullani, s. I, b. 2, ins. 5).
Sul piano letterario e mondano il F. ricevette riconoscimenti analoghi con l'elezione a socio della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] di Aziz el-Azmeh, è incline a rivalutare la portata letteraria della raccolta così come a trovarvi infiniti spunti di ricerca e prodotti del suo ingegno (come la letteratura o l’arte in genere) sta un insegnamento di metodo, ovviamente, ma anche di ...
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CINI, Bartolomeo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese il 18 marzo 1809 da Giovanni e, da Anna Rosa Cartoli. Iniziò privatamente i suoi studi sotto la guida dell'abate Piermei, rivelando [...] aveva costituito a Pisa un vero e proprio cenacolo letterario al quale parteciparono anche Byron e Shelley; in delle assemblee, continuando a interessarsi dei problemi toscani. In genere, si schierò in Parlamento sulle posizioni dei moderati toscani; ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] razionalismo, modernismo, futurismo e contro la modernità in genere: contro, quindi, l'industria e la città e e G. De Luca, mentre lo scrittore è trasfigurato in personaggio letterario in Natio borgo selvaggio (Firenze 1922) di F. Paolieri, con ...
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CALCONDILA (Calcocondila, Χαλκονδύλης Χαλκοκανδύλης), Demetrio
Armando Petrucci
Nacque ad Atene nell'agosto del 1423 da Basilio, di nobile famiglia ateniese; suo zio Giorgio, padre del ben noto storico [...] clamorosa iniziativa alle affermazioni del Poliziano; bensì soprattutto alla evidente estraneità del C., e in genere della tradizione letteraria tardobizantina, cui egli apparteneva, ad ogni dimensione di filologia formale e di indagine critica della ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] : "differisce l'apologo dalla favola come la spezie dal genere: per ciò che dalla favola si cava l'apologo". L esplicitazione ideologica e la traduzione a un livello di maggiori pretese letterarie degli apologhi: "parve a i curiosi che la nudità ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...