Scrittore inglese (Londra 1908 - Canterbury 1964); figlio di un deputato conservatore, fu dal 1929 al 1933 corrispondente per l'agenzia Reuters da Mosca; nel 1933 entrò nel mondo dell'alta finanza, che [...] la sua fortuna alla creazione di un nuovo genere di romanzo poliziesco incentrato sulla figura di James Ian Fleming. A personal memoir, pubblicato nel 2015 da R. Harling, ricostruisce compiutamente il percorso umano e letterario dello scrittore. ...
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Scrittore ceco (Praga 1834 - ivi 1891). Maturata sui modelli del romanticismo tedesco (H. Heine) e ceco (K. H. Mácha), la sua poesia (Hřbitovní kvítí "Fiori di cimitero", 1858; Knihy veršů "Libri di versi", [...] ). Nelle sue brevi prose, che lo pongono fra i maestri del genere (Arabesky "Arabeschi", 1864; Různí lidé "Gente varia", 1871; ma figurine della Praga dell'epoca. N. svolse anche un'intensa attività di giornalista, critico teatrale e letterario. ...
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Scrittore tedesco (n. Berlino 1971). Ultimati gli studi in Giurisprudenza non ha mai esercitato la professione e si è invece dedicato al giornalismo (lavorando come redattore e direttore di diversi programmi [...] radiofonici). Il suo esordio letterario risale al 1996, anno di pubblicazione in Germania di Die Therapie (La terapia): il romanzo è stato accolto con entusiasmo dai lettori e ha fatto di F. il principale esponente del genere Psycho Thriller. Tra i ...
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Pittore (Catania 1822 - Firenze 1886), figlio del pittore Giuseppe (1799-1853). Fu a Roma (1843-47), dove frequentò l'accademia di S. Luca, e nell'Italia settentrionale, dedicandosi allo studio della pittura [...] si stabilì a Firenze mantenendo tuttavia contatti con l'ambiente catanese. Pittore versatile, si affermò nel genere storico-letterario, che trattò con intonazioni romantiche. Opere nel Museo civico di Castello Ursino a Catania (I vespri siciliani ...
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Pittore ungherese (Munkács 1844 - Endenich, Bonn, 1900). Studiò a Vienna, Monaco, Düsseldorf; a Parigi assorbì la lezione di G. Courbet e dei pittori di Barbizon, dove soggiornò nel 1874. Si rese notissimo [...] con quadri storici e religiosi e scene di genere di carattere letterario-realistico, eseguiti con appariscente virtuosismo (La morte di Mozart; Ecce homo; affreschi nel vestibolo del Kunsthistorisches Museum di Vienna); notevoli soprattutto i ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] 1982). Incominciò quindi una variegata attività saggistica su temi letterari, politici e di storia della cultura, e cercò invano volto da un lato a contrastare lo storicismo e in genere le concezioni continuiste del tempo e del progresso, dall'altro ...
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Nooteboom, Cees
Fiorella Mori
Nooteboom, Cees (propr. Cornelis Johannes Jacobus Maria)
Scrittore nederlandese, nato all'Aia il 31 luglio 1933. Dopo aver frequentato il liceo classico, iniziò una vita [...] da una vena poetica, N. ha inoltre rinnovato il genere della letteratura di viaggio; ne sono esempio Mokusei!: een it. Autoritratto di un altro, 1998) sono un percorso letterario che esemplifica questo concetto di unità nella molteplicità.
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Wallace, David Foster
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Ithaca (New York) il 21 febbraio 1962 e cresciuto a Urbana (Ill.). Dopo essersi laureato all'Amherst College (Amherst, Mass.) nel [...] l'opera di un originale e promettente talento letterario, intessuto di umana e maniacale stravaganza, nonché sapientemente fonde il gergale e l'esoterico, denuncia come questo genere musicale esprima violenza, misoginia, volgarità. Nel 1996 è uscito ...
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Welty, Eudora
Giovanna Ferrara
Scrittrice statunitense, nata il 13 aprile 1909 a Jackson (Mississippi) e morta ivi il 23 luglio 2001. Dopo aver studiato alla University of Wisconsin-Madison e, in seguito, [...] scrittore, 1989) l'autrice si accosta invece a un genere nuovo, cioè quello dell'autobiografia: essa focalizza l'attenzione sulla una W. mite e gentile ma anche 'minore' sul piano letterario. In realtà, è stata una delle più radicali e migliori ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] mass media e che, la letteratura essendo merce, la pubblicità è il necessario propellente del prodotto letterario. Di qui un colpo di genio: nell'imminenza della diffusione della seconda edizione di Primo vere, agli sgoccioli del 1880, Gabriele mise ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...