BENTIVOGLIO, Carlo
Tiziano Ascari
Nacque a Bologna nel 1615 da Costante e da Elisabetta Paleotti. Studiò umanità e retorica con Gian Domenico Lapi e filosofia con Giovanni Fantuzzi. Passò quindi agli [...] e vi trovano posto tutti gli espedienti consueti (peripezie, agnizioni, ecc.) e i luoghi comuni caratteristici del genereletterario, senza originalità né schiettezza d'ispirazione. La verseggiatura è spesso sgraziata e faticosa. Il Mida venne ...
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DALLA TORRE, Poncino
Gianfranco Formichetti
Nacque a Cremona all'inizio della seconda metà del sec. XVI ed esercitò il mestiere di notaio presso lo studio di un procuratore di questa città. Divenne [...] e i non cittadini e i perdenti sono sempre questi ultimi. Questo atteggiamento si riallaccia ad un vero e proprio genereletterario particolarmente diffuso durante il Medioevo: la satira contro il villano. A disprezzare i contadini non sono più i ...
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PERSAN DAUVOME, Johann
Tiziana Plebani
PERSAN DAUVOME, Johann. – Si ignorano il luogo e la data di nascita, nonché notizie sulla sua vita a prescindere dalle informazioni legate all’attività di stampatore, [...] F. Riva, Analogia e univocità in Tommaso De Vio, Milano 1995, pp. 26-29; G. Federici Vescovini, Su un genereletterario astrologico: il pronostico di Paolo di Middelburg, astrologo di Federico da Montefeltro, in «Lo stato e ’l valore». I Montefeltro ...
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BASTIANO di Francesco (Bastiano linaiuolo)
Nicola De Blasi
Nato a Siena nella seconda metà dei sec. XV, fu artigiano, poeta burlesco, autore. di farse rusticali e attore. Fu spesso annoverato fra i componenti [...] 'opera la favola pastorale è trattata ancora nei modi dell'egloga quattrocentesca, nella commedia Vallera il vecchio genereletterario diventa poco più che un pretesto per mettere in scena il personaggio favorito in ambiente senese: il campagnolo ...
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BASILE, Domenico
Enrico Malato
Nacque e visse probabilmente a Napoli nella prima metà del sec. XVII. È noto per aver pubblicato una versione in dialetto napoletano del Pastor fido di Battista Guarini: [...] poi anche latina e greca, in dialetto napoletano. È infatti la sua opera che inaugura, per così dire, il nuovo genereletterario, che avrebbe poi trovato imprevedibile fortuna a Napoli sulla fine del sec. XVII e agli inizi del seguente, con Gabriele ...
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CAPILUPI, Giulio
Tiziano Ascari
Figlio naturale di Ippolito, poi vescovo di Fano, e d'una popolana di Roma chiamata Francesca Stinchi, nacque a Roma probabilmente nei primi anni del soggiorno d'Ippolito [...] . Scrisse versi latini e anche qualcuno in volgare, e fa rinomato soprattutto come autore di centoni virgiliani.
Questo genereletterario, puro divertimento intellettuale, ebbe una certa voga verso la fine del secolo e in esso si distinsero, oltre ...
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GELSI, Giovanni
Lucinda Spera
Nacque a Siena da Agnolo e da sua moglie Honesta, di cui non si conosce la famiglia d'origine, e fu battezzato il 14 ott. 1592 (Arlia, p. 18).
Non è noto il suo percorso [...] quali ad argomenti di carattere generale si alterna la narrazione delle non sempre felici vicende occorse al Gelsi. Il genereletterario in cui questi versi si inseriscono è quello della poesia bernesca, del frizzo vivace e arguto che non risparmia ...
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BADA, Giovanni Battista
Mario Quattrucci
Nacque nel Trevigiano, a Portobuffolé, nella seconda metà del sec. XVIII; in gioventù si dedicò allo studio della matematica, come testimonia un suo trattato [...] è costituita dalle Favole d'Esopo scritte in rima nel vernacol familiar veneziano,Venezia 1816.
Nell'ambito di un genereletterario particolarmente diffuso, l'invenzione del B. resta su un piano artistico molto modesto, ché le favole si rivelano nel ...
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BARTOLOMMEI SMEDUCCI, Girolamo
Franca Angelini
Nato a Firenze intorno al 1584 da Mattia, conseguì la laurea in legge, ma poi si dedicò assiduamente alla letteratura. Fece parte dell'Accademia della [...] interessante il cap. - VII sulla tragicommedia in cui, ricordato il giudizio negativo di Jason de Nores su questo genereletterario, l'autore tenta d'altro canto di nobilitarlo affermando la sua derivazione classica dalle favole rintoniche.
Ma anche ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] mass media e che, la letteratura essendo merce, la pubblicità è il necessario propellente del prodotto letterario. Di qui un colpo di genio: nell'imminenza della diffusione della seconda edizione di Primo vere, agli sgoccioli del 1880, Gabriele mise ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...