genere /'dʒɛnere/ s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre "generare"]. - 1. [insieme di cose o di persone con caratteri comuni e distintivi: è un g. di vita che mi piace; ne ha combinate d'ogni [...] ho già sentito qualcosa del g.] ≈ affine, analogo, siffatto, similare, simile. ↔ differente, dissimile, diverso; in genere ≈ abitualmente, di solito, generalmente, il più delle volte, in generale, in linea di massima, normalmente, ordinariamente, per ...
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uomo /'wɔmo/ (ant. o pop. omo /'ɔmo/) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini). - 1. a. (paleont.) [specie del genere Homo, cui appartiene l'essere umano] ≈ Homo Sapiens. b. (antrop.) [essere vivente altamente [...] certa tizia che tirava a fargli perdere il pane (G. Verga).
Parità di diritti - L’uso del masch. non marcato, come genere indistinto per uomini e donne, a partire dagli ultimi decenni del Novecento e per influenza di analoghe tendenze di altri paesi ...
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Fabio Rossi
uomo. Finestra di approfondimento
Uomo, donna e persona - Nel sost. u. sono confluiti sia i sign. propri dell’etimo lat. homo («essere umano»), sia quelli di vir («essere umano di sesso maschile»), [...] certa tizia che tirava a fargli perdere il pane (G. Verga).
Parità di diritti - L’uso del masch. non marcato, come genere indistinto per uomini e donne, a partire dagli ultimi decenni del Novecento e per influenza di analoghe tendenze di altri paesi ...
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specie /'spɛtʃe/ (ant. spezie /'spɛtsje/) [dal lat. species, propr. "aspetto, forma esteriore"], invar. - ■ s. f. 1. (lett., non com.) [forma esteriore] ≈ apparenza, aspetto, parvenza, sembianza, veste. [...] un'ipotesi più generale: le varie s. di contratto; una s. particolare del reato di truffa] ≈ categoria, classe, genere, sorta, tipo, tipologia. b. [insieme di cose o persone con caratteristiche simili che le distinguono dalle altre dello stesso ...
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carattere /ka'rat:ere/ s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. kharaktḗr -ē̂ros, propr. "impronta"]. - 1. a. [figura tracciata, impressa o incisa, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici] ≈ icona, [...] fu detta, dove l’azione è mezzo a mettere in mostra un c. (F. De Sanctis); mentre danza di c. è un genere di balletto (affidato al ballerino di c.) che privilegia aspetti grotteschi, buffi e atletici. Di mezzo c. (usato soprattutto per opere liriche ...
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scherzare /sker'tsare/ v. intr. [dal longob. ✻skerzōn, cfr. ted. scherzen "scherzare"] (io schérzo, ecc.; aus. avere). - 1. [fare giochi o altre attività divertenti: smettila di s. con l'acqua!] ≈ divertirsi, [...] del senso comune) e la barzelletta (o storiella), termini con i quali si intendono delle brevissime narrazioni scherzose (in genere, più lapidaria la battuta, più lunga e discorsiva la barzelletta), che hanno come unico scopo quello di far ridere ...
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fine² s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima parte di una cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, [...] Rossi
fine. Finestra di approfondimento
Problemi di genere - Il sign. principale di f., parola e principio. Anche se il genere in cui è solitamente usato in questo sign. è il femm., non mancano residui dell’antico genere masch., come per es. nell ...
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Fabio Rossi
scherzare. Finestra di approfondimento
Modi di scherzare - S. ha un sign. molto vicino a quello di giocare e divertirsi (v. scheda giocare), ma più incentrato sull’atto e l’effetto del dire, [...] del senso comune) e la barzelletta (o storiella), termini con i quali si intendono delle brevissime narrazioni scherzose (in genere, più lapidaria la battuta, più lunga e discorsiva la barzelletta), che hanno come unico scopo quello di far ridere ...
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Fabio Rossi
carattere. Finestra di approfondimento
In senso psicologico - Il termine c. è impiegato per lo più in accezione psicologica, come sinon. di animo, indole, natura, personalità, temperamento. [...] fu detta, dove l’azione è mezzo a mettere in mostra un c. (F. De Sanctis); mentre danza di c. è un genere di balletto (affidato al ballerino di c.) che privilegia aspetti grotteschi, buffi e atletici. Di mezzo c. (usato soprattutto per opere liriche ...
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neutro /'nɛutro/ [dal lat. neuter -tra -trum, agg., "né l'uno né l'altro"]. - ■ agg. 1. [che non è né l'uno né l'altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili] ≈ indefinito, [...] che si astiene dal prendere posizione tra due parti contrapposte: stato n.; zona n.] ≈ e ↔ [→ NEUTRALE (1)]. ■ s. m. (gramm.) [genere presente nella maggior parte delle lingue indoeuropee antiche e in alcune lingue moderne] ↔ ‖ femminile, maschile. ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi e femmine.
G. e sesso
Il concetto di...
Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. Il s. è un attributo di molti organismi...