MENZINI, Benedetto
Carlo Alberto Girotto
MENZINI, Benedetto. – Nacque a Firenze il 29 marzo 1646 da Domenico di Francesco e da Domenica di Giovan Battista Cresci, di condizioni assai modeste. Di un [...] Benedetto fiorentino». Lo scritto si sofferma su particolarità grammaticali e retoriche non approvate dai grammatici, ma « e dal secondo libro tratta i caratteri dei principali generi letterari; per il suo impianto sobrio e gradevolmente ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] compilazione in gran parte apocrifa, che tuttavia riflette lo stato della scienza grammaticale ellenistica approssimativamente tra il I sec. a.C. e il II dato un contributo segnalato a ognuno dei generi della lessicografia siriaca. Proprio a lui si ...
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BOLOGNI, Girolamo
Remo Ceserani
Nacque forse il 16 marzo 1454 (fu battezzato il 25) dal notaio Gianmatteo e da Lucia Rolandello.
La famiglia paterna s'era trapiantata da Bologna a Treviso nel sec. XIV [...] amati dal padre e da lui educati, insieme con il genero Francesco Biadene e con il nipote Aurelio delle Caselle, negli 'augurio, epitaffi; sono trattate questioni dotte, piccoli problemi grammaticali e ortografici e si giunge a dare (sulla base ...
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BENEDETTO di S. Andrea
Alla paternità di un "Benedictus monachus" vissuto nel sec. X nel monastero di S. Andrea "in flumine" presso Ponzano, nella zona di monte Soratte, è tradizionalmente attribuito [...] scrive il venir meno della coscienza del latino, almeno in grandissima parte delle sue strutture grammaticali e sintattiche. Anomalie ortografiche, scambio di generi, di casi, di numeri, di tempi e modi verbali pullulano nel racconto del Chronicon ...
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GUGLIELMO da Volpiano (Guglielmo di Digione), santo
Nicolangelo D'Acunto
Simona Moretti
Nacque all'inizio dell'estate del 962 nel castello di San Giulio sul lago d'Orta.
L'appellativo da Volpiano deriva [...] a motivo delle eccellenti doti intellettuali dimostrate negli studi grammaticali compiuti a Vercelli e a Pavia, ebbe incarichi di Digione, nel quale i pezzi melodici sono raggruppati per generi e per toni e con notazione sia neumatica sia alfabetica. ...
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Rettorica [sempre -tt- secondo la grafia medievale, con etimo sentito da rector, non da rhetor; francese, infatti, rect]
Francesco Tateo
Ricordata da D. fra le sette scienze del Trivio e del Quadrivio [...] 'ornamento dello stile, che supera le rigide leggi grammaticali e prescinde dal rigore della logica.
Già in Cicerone evidente che D. accosta il suo argomentare a quello dell'oratoria - generico è il riferimento di III XI 9 a coloro che si dilettano ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] discorsi. Sabbadini (pp. 36-40) ha diviso la sua produzione grammaticale in tre gruppi, ognuno dei quali copre uno stadio definito del Spica declinationum e nella Spica generum, dottrina dei generi secondo il criterio dell'uscita delle parole, in ...
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FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] una per la poesia): in esse erano accolti generi e autori (dei secoli XIV-XVII) precedentemente rifiutati della retorica, Torino 1990, pp. 270, 371; G. Patota, I percorsi grammaticali, in Storia della lingua ital., a cura di L. Serianni - P. Trifone ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] di otto tipi di segmenti autonomi, figure grammaticali di articolazione narrativa delle inquadrature tra loro, si diano anche testi filmici più grandi (per es., certi generi cinematografici, come il western classico, oppure una scuola, come ...
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ballata
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
Il termine b. è usato da D. sempre in riferimento a una sua b.: Rime LVI 19, LXXX 2, Vn XII 9 (2 volte), 10 1, 11 5, 15 43 (ripreso al § 16, dove il termine [...] ballate (v. in Appendice la trattazione sulle strutture grammaticali del volgare di Dante).
Non troveremo quindi suffissi probabilità, è proprio questa la differenza tra i due ‛ generi ' che D. intende puntualizzare. La canzone è autosufficiente, ...
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grammaticale
agg. [der. di grammatica]. – 1. Di grammatica, della grammatica, considerato dal punto di vista della grammatica o di parte di essa: regole, norme, principî g.; errori g.; analisi g. di un periodo; figure g. (v. figura); soggetto...
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...