La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] moglie Sara, su invito della stessa si congiunse con la schiava egizia Agar, simbolo degli studi preparatori, e poi generò anche dalla moglie, simbolo della filosofia) come un processo grazie al quale per raggiungere la virtù-filosofia era necessario ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] si finalizzasse a dichiarati obiettivi etici.Dal concetto della santità del bello e della sua conseguente irriferibilità a schemi o generi il C. derivò un approccio eclettico ai valori della cultura. Si occupò così di specifici diversi: di musica, di ...
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PLACIDO, Beniamino
Aldo Claudio Zappalà
PLACIDO, Beniamino. – Terzo di cinque figli (con due sorelle e due fratelli), nacque a Rionero in Vulture, nel Potentino, il 1° febbraio 1929 da Maria Nucci – [...] per noi umani l’identità è più importante dell’immortalità, capisci? Sempre!”» (G. Riotta, B. P., intellettuale semplice e critico generoso, in Il Sole 24 ore, 6 gennaio 2010).
Gli ultimi trent’anni della sua vita furono influenzati più dal greco e ...
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BORSA, Matteo
Raffaele Amaturo
Nacque a Mantova nel 1751 da "comoda e civile famiglia". Allo stato presente delle ricerche non si conoscono né il nome dei genitori né il giomo e il mese della nascita. [...] del terzo "vizio", dal momento che l'invadenza dello spirito filosofico è una delle principali ragioni della "confusione dei generi".
Un più approfondito tentativo di distinzione fra ragione e fantasia è nel trattato Della fantasia (Mantova 1795), la ...
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CAPPONI, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque a Porretta (Bologna) nel 1586 da Guidotto e da Pellegrina Berti: modenese per parte di madre e di origine fiorentina per ascendenza paterna. Compì i primi studi [...] corte, ma più probabilmente derivata dalla matrice letteraria di uno dei "generi" più famosi dell'epoca, apparve del C. a Venezia una veri e propri esempi di virtuosismo -, l'insistenza su alcuni generi tipici, come l'egloga e l'idillio, su cui si ...
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FERRARI, Guido
Luisa Narducci
Nacque a Novara il 6 febbr. 1717 da Oliviero, di famiglia di antiche tradizioni. Originaria del Veneto, essa compare sin dal 1219nei registri ufficiali della città di Novara [...] del suo latino, non immune comunque da impurità, e la padronanza della lingua, che seppe adattare alla scrittura dei generi letterari più diversi. Il commentario ebbe numerose edizioni, stampate in diversi paesi (Haag 1749, con prefazione di Cornelio ...
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BENCI (Bencio, Benzi, Bencius), Francesco
Renzo Negri
Nacque ad Acquapendente nel 1542, come dimostra il Tiraboschi, confutando i biografi precedenti sulla base di due lettere scritte dal B. a Pier [...] e venne sepolto nella chiesa dell'Ordine.
La sua opera, interamente in latino, pur variata nei contenuti e nei generi, è costantemente fedele ai contegni severi e monotoni della produzione di stretta osservanza controriformística e non richiama su di ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] De tandeloze tijd («Il tempo sdentato», 1983, 1985, 1990); L. de Winter, con De (ver)wording van de jongere Dürer («La (de)generazione del giovane D.», 1978), Zoeken naar Eileen W. («Cercando E. W.», 1981), e Hoffman’s honger («La fame di H.», 1990 ...
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Stato dell’Oceania, situato a 2.000 km a SE del continente australiano.
Il territorio della N. è composto da due grandi isole (Isola del Nord e Isola del Sud), separate dallo Stretto di Cook, e da alcune [...] ’ A. Curnow e il profeta ‘romantico’ J.K. Baxter. L’internazionalizzarsi delle prospettive, l’incrociarsi delle forme e dei generi, l’emergere di nuove voci della poesia femminile e di quella in lingua maori rendono inutilizzabili e irriconoscibili i ...
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Scrittore, drammaturgo e regista svizzero di lingua francese (n. Chêne-Bougeries, Ginevra, 1942). Le istanze di rinnovamento della concezione teatrale di N. si sono concretizzate in una serie di testi [...] mostrano l'originalità della sua concezione teatrale. A partire da Le drame de la vie (1983), testo a cavallo di più generi letterari in cui compaiono oltre duemila personaggi, esseri umani e animali, le opere di N. sono prive di intreccio, di logica ...
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generare
v. tr. [dal lat. generare, der. di genus -nĕris «stirpe, nascita»] (io gènero, ecc.). – 1. Dare vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, di animali, e per estens. anche di piante: Abramo generò Isacco; il destrier ......
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...