Poeta cristiano della prima metà del sec. 5º, originario di Marsiglia; col titolo di Alethia ("la Verità") ci è giunta una sua traduzione in versi del Genesi, in 3 libri. Scrisse anche in esametri una [...] satira dei costumi dell'epoca ...
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Biblista e bibliografo dei frati minori (Parigi 1593 - ivi 1661). Oratore di corte, compose a sussidio dei predicatori l'Arbor vitae concionatorum (1633) e commentarî omiletici sulla Genesi (1638), l'Esodo [...] (1648), l'Apocalisse (1644-57); nella Biblia magna commentariorum literalium (5 voll., 1643) raccolse un prezioso materiale esegetico; affrontò con ardimento, ma con insufficiente critica, la collezione ...
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Esegeta benedettino (m. 855 circa); per qualche tempo insegnò nella scuola palatina, protetto da Lotario cui dedicò il commento (tutto allegoristico) al Cantico dei Cantici; abbiamo anche quelli alla Genesi [...] e ai 4 libri dei Re (perduto quello ai 4 Vangeli) ...
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(ebr. Shĕkem) Antica città palestinese (od. Tell Balatah) nelle montagne di Efraim, menzionata già all’inizio del 2° millennio a.C. Secondo il racconto biblico, vi fece sosta Abramo (Genesi 12, 6-7) e [...] Giacobbe vi comprò un campo (ibid. 33, 18-20), erigendovi un altare. Le testimonianze archeologiche sono databili a partire dal 19° sec. a.C. (muro ciclopico, palazzo, porta, edificio sacro, cinta muraria) ...
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(gr. Πεντάτευχος) Nella versione greca dei Settanta e quindi nella Vulgata, la prima parte dell’Antico Testamento; i 5 libri che la costituiscono sono designati con i nomi di Genesi, Esodo, Levitico, [...] Numeri, Deuteronomio. Gli Ebrei chiamano il P. Tōrāh (termine che propriamente significa «insegnamento», poi inteso come «Legge» per influsso della traduzione che i Settanta fanno di Tōrāh con il gr. νόμος), ...
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Scrittore bizantino (sec. 14º), metropolita di Filadelfia. Compose omelie, una raccolta di proverbî e sentenze d'autori cristiani e profani intitolata ῾Ροδωνία e tutta una serie di commenti al libro della [...] Genesi e ai Vangeli di Matteo e Luca. ...
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Eretici del 2° sec.; adoratori del serpente (ebr. nāhāsh), erano affini o identici agli ofiti e ad altre sette gnostiche, nel cui sistema mitologico-cosmogonico aveva particolare rilievo il serpente del [...] racconto della Genesi, come rappresentazione del principio della conoscenza gnostica del bene e del male. ...
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Nome con cui, nella patristica greca e latina, sono indicati il periodo di sei giorni della creazione del mondo (ἡ ἑξαήμερος [περίοδος]) e il racconto biblico della creazione.
È titolo frequente di commenti [...] alla Genesi. ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] se nnon dell'umanitade" (V, c. 82r).
Più ambiziosa del trattato sul Credo è l'esposizione di un libro della Bibbia, il Genesi, che si può configurare anch'essa come un vero e proprio corso di lezioni. L'impresa di commentare il primo libro della ...
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Benedettino (sec. 13º), abate del monastero di Monte Sacro al Gargano; compose (1228 circa) un poema latino in 13.000 esametri, De hominum deificatione, in sette libri, che esponendo i giorni della creazione, [...] come ci son narrati nel Genesi, trae motivo per vaste digressioni teologiche, filosofiche e scientifiche. ...
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-genesi
-gèneṡi [dal sost. seg.]. – Secondo elemento di parole composte del linguaggio dotto e scient. (filogenesi, litogenesi, ontogenesi, partenogenesi, ecc.), con il sign. generico di origine, generazione, formazione.
genesi
gèneṡi s. f. [dal lat. genĕsis, gr. γένεσις, dalla radice γεν- di γίγνομαι «nascere»]. – Origine: la g. dell’uomo; la g. dell’universo; la g. delle lingue, del diritto, di un’istituzione. Con riferimento a un’opera d’arte, le vie e...