Scienza linguistica volta a studiare gli elementi che più lingue, di elevata cultura o di uso internazionale, hanno in comune o per parentela genetica o per contatto. Più in particolare, si occupa del [...] alle varietà veicolari. Banco di prova privilegiato per quanto concerne le tematiche della commistione linguistica, pidgin e creoli offrono molti dati sui ‘salti’ genetici dovuti al contatto in situazioni ristrette di apprendimento. Nello specifico ...
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variabilità In biologia, la proprietà per cui un carattere (colore della livrea, numero delle vertebre ecc.) può assumere variazioni quantitative o qualitative nei vari individui di una popolazione (quando [...] la presenza di uno o più caratteri variabili in una popolazione raggiunge determinate frequenze, si parla di polimorfismo ➔). V. genetica La parte della v. che è determinata dalla presenza di differenti alleli nello stesso locus genico negli ...
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Nelle scienze ambientali, l’insieme delle modificazioni in atto su scala planetaria, conseguenza di processi avviati prevalentemente dall’azione umana; anche, l’insieme delle relazioni che si sono instaurate [...] della frammentazione degli ambienti naturali, con conseguente diminuzione della diversità di specie ed erosione genetica alla sostenibilità dello sviluppo economico, e dunque alla gestione politica ed economica delle risorse e dellapopolazione umana, ...
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deriva genètica In biologia, variazione (ingl. genetic drift) delle frequenze geniche di una popolazione, dovuta unicamente al caso. Detta anche effetto di Sewall Wright, dallo studioso statunitense [...] di un allele e alla fissazione dell’altro. Si ha d. genetica anche nel caso di un piccolo gruppo albinismo) la frequenza di questo gene sarà elevata nella nuova popolazione (effetto del fondatore). La selezione naturale riduce la frequenza ...
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Medico (Stoccarda 1862 - Tubinga 1937), esercitò la pratica medica e l'ostetricia a Stoccarda (1889-1931). È autore di notevoli studî di genetica umana e di statistica medica, il cui valore fu riconosciuto [...] , le ricerche sull'ereditarietà dei parti multipli nella specie umana e soprattutto la scoperta della legge di equilibrio delle frequenze geniche nelle popolazioni. Questa, divulgata nel 1908, fu enunciata indipendentemente da G. H. Hardy poco tempo ...
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RAZZA (fr. race; sp. raza; ted. Rasse, Stamm; ingl. breed, race)
Alessandro GHIGI
Gioacchino SERA
Renzo GIULIANI
Augusto BEGUINOT
complesso d'individui omogenei per i loro caratteri esteriori e [...] ) e il concetto della trasmissione ereditaria di questi caratteri. La genetica ha portato alla differenziazione del vecchio concetto di una razza nei due concetti di "razza pura" e di "popolazione". Per razza geneticamente pura s'intende, infatti ...
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VIROSI
Giuseppe Visco
Giuseppe Luzi
Sinonimo di malattia virale o da virus, il termine indica in medicina, veterinaria e fitopatologia le malattie causate da virus. Per le caratteristiche di sede, [...] cioè dal solo involucro esterno del virus senza materiale genetico) preparate a partire da plasma di portatori sani è stata riscontrata nel 70% dellapopolazione in cui era stato ricercato, ma senza che desse alcun segno della sua esistenza: la sua ...
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IBRIDISMO (dal lat. ibrida, hybrida, voce latina plebea: efr. iber, imbrum "mulo" in glosse)
Alessandro GHIGI
Eugenio FISCHER
Insieme di fatti, di metodi e di teorie riguardanti gl'incroci tra forme [...] più straordinarie risultano spiegate dalle leggi dellagenetica e dai fondamenti della teoria cromosomica. Esiste dunque tutta caratteri raziali in una popolazione mista, come lo sono gli Europei e la maggior parte dei popoli attuali, si può risalire ...
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Staminali, cellule
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Generalità, funzioni, definizione e proprietà
Le c. s. sono cellule altamente immature, capaci di autorinnovarsi e differenziarsi dando origine a uno o più tipi di cellule strutturalmente [...] non le singole cellule, ma l'intera popolazione di un dato organo o tessuto, all'interno della quale il numero di c. s. che possono acquisire, con opportune metodiche di ingegneria genetica, geni introdotti per sostituire quelli non funzionanti o che ...
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Neurodegenerative, malattie
Orso Bugiani
Uno dei maggiori progressi in biomedicina degli ultimi decenni è la comprensione dei meccanismi molecolari che sono alla base della maggior parte delle malattie. [...] a oltre duemila affezioni (anche molto rare) su base genetica, i geni (oncogeni) causa di tumori e i individuo su due è malato. In Italia, con il progressivo invecchiamento dellapopolazione che si è verificato dal 1950, si stima vi siano mezzo ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...