L’insieme delle scienze riguardanti gli organismi viventi. Dal punto di vista della classificazione dei viventi, la b. si distingue in vegetale (➔ botanica) e animale (➔ zoologia); se invece si tiene conto [...] si inviano. La prospettiva è ampia e comprende altri settori, quali la biofisica, la biochimica, l’immunologia, la genetica molecolare, la neurobiologia. Si può tuttavia affermare che i principi fondamentali della b. moderna sono contenuti in una ...
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Grossa molecola peptidica che funge da precursore di ormoni e di oppiati. Con metodi di ingegneria genetica è stata individuata l’intera sequenza di 263 amminoacidi che la costituiscono, mentre il suo [...] preciso significato biologico è noto solo per quella parte della sua molecola, approssimativamente la metà, in cui sono presenti molecole di sostanze già note e che se ne distaccano per frammentazione ...
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Sistema di gruppi sanguigni descritto nel 1946 dal genetista inglese A.E. Mourant, la cui base genetica è piuttosto complessa. Furono descritti due geni, Lea e Leb, che danno luogo a tre fenotipi, Le (a+ [...] b–), Le (a– b+), Le (a– b–). La particolarità più notevole è la correlazione tra sistema L. e sistema secretore, nonostante i rispettivi geni segreghino indipendentemente. Secondo la teoria di Grubb-Ceppellini ...
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Disciplina sviluppatasi di recente attraverso processi di interazione tra varie altre discipline, quali la botanica, la zoologia, l'ecologia, la genetica, l'etologia, la biogeografia, con lo scopo di risolvere [...] utili sia per la facilità di determinare le variazioni genetiche (in forma di frequenze geniche o genotipiche), sia adatti e di gestire in modo oculato, dal punto di vista genetico, il nucleo dei fondatori. Un’analisi degli alloenzimi effettuata su ...
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MINTZ, Beatrice
Marco Vari
Biologa statunitense, nata a New York il 24 gennaio 1921. Professore di Genetica all'università della Pennsylvania (1965-75), è attualmente membro dell'Istituto per la ricerca [...] per geni diversi. Posti a contatto a una temperatura di 37°C, si è generata una blastocisti più grossa e geneticamente ibrida, che, ritrasferita in una madre portatrice, ha dato origine a un animale allofenico. In ricerche successive, la M. ha ...
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Genetista italiano (Pisa 1907 - Zermatt 1999), fratello di Bruno e di Gillo. Trasferitosi a Edimburgo, fu professore di genetica all'univ. di Glasgow (1945-68), quindi nella Univ. of California di Los [...] Angeles (1968-75). Studiò specialmente la genetica dei Funghi Ascomiceti in cui scoprì processi di ricombinazione genica non legati alla riproduzione sessuale (ciclo parasessuale). Tra le opere: Trends in genetic analysis (1958); Topics in genetic ...
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Genetista e biochimico statunitense (n. Sumpter, Carolina del Sud, 1940), prof. di medicina interna (1976), poi di genetica molecolare (1977) alla University Texas southwestern medical school di Dallas. [...] Dopo aver contribuito (1970-71) all'individuazione di una particolare dislipidemia ereditaria (iperlipidemia combinata familiare), ha avviato sin dal 1972, in stretta collaborazione con M. S. Brown, sistematiche ...
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Disciplina biologica di sintesi che integra campi diversi della biologia come biochimica, biologia molecolare, fisiologia, biologia cellulare, genetica, anatomia, ricerca sul cancro, neurobiologia, immunologia, [...] Novecento, quando si è iniziato a usare le nuove tecnologie del DNA ricombinante per spiegare come le istruzioni genetiche guidino la formazione di fenotipi composti da tipi cellulari e organi diversi.
Abstract di approfondimento da Biologia dello ...
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Genetista statunitense (Montclair, New Jersey, 1925 - New York 2008). Tra i più autorevoli scienziati del Novecento per i suoi studi di genetica, biologia molecolare e biotecnologie. Per le sue scoperte [...] quale nel 1990 venne nominato prof. emerito. Ha scoperto la ricombinazione genetica nei batteri e ha recato contributi fondamentali alla conoscenza dell'organizzazione del materiale genetico nei batteri. Con tale motivazione nel 1958, all'età di 33 ...
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Biologo (New York 1914 - ivi 1983), prof. di microbiologia all'univ. di Urbana dal 1949 e dal 1969 di genetica umana all'univ. di Columbia. Con la tecnica dell'ibridazione molecolare da lui sviluppata [...] altre tecniche biochimiche ha eseguito importanti ricerche sui meccanismi di duplicazione degli acidi nucleici, sulla trascrizione dell'informazione genetica dal DNA allo RNA e da questo ai ribosomi e ha purificato alcuni degli enzimi che controllano ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
-genetico
-genètico [der. di -genesi, secondo l’agg. seg.]. – Secondo elemento di aggettivi composti, correlati con i sost. in -genesi (per es., partenogenetico) e anche, meno spesso, con i sost. in -genia (epigenetico), talora autonomi, con...