Genetista statunitense (New York 1929 - Cambridge 2021). Docente di Zoologia comparata ad Harvard dal 1973, i suoi studi hanno fornito imprescindibili contributi alla genetica delle popolazioni, nel cui [...] ambito le sue ricerche sulle diversità nella popolazione umana hanno costituito la base scientifica per la falsificazione delle teorie sull’esistenza delle razze umane. Fondamentali anche i suoi studi ...
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Microbiologo svizzero (n. Granichen 1929). Professore di microbiologia nelle univ. di Ginevra (dal 1960) e di Basilea (dal 1970), accademico pontificio (1981). Si è dedicato agli studî di genetica molecolare, [...] DNA, sufficientemente piccole per uno studio ma al tempo stesso ancora capaci di fornire l'informazione genetica, costituiscono la base delle più attuali ricerche di genetica molecolare. Nel 1978 ha ottenuto, insieme a D. Nathans e a H. O. Smith, il ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] come utili strumenti per il soddisfacimento di tali interessi; secondo questa posizione, per esempio, il timore che l'ingegneria genetica possa condurre alla creazione di nuovi tipi di batteri, che potrebbero a loro volta causare l'insorgere di nuove ...
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Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] il seme di un uomo mai incontrato, o ancora una donna potrebbe partorire un bambino di cui non è madre dal punto di vista genetico e così via. Si è spesso scorto in tutto ciò uno stravolgimento delle regole morali e in particolare si è temuto che la ...
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Genetista inglese (Norwich 1925 - Oxfordshire 2014); dal 1955 membro dell'Unità di radiobiologia di Harwell; successivamente (1962-87) è stata direttrice della Divisione di genetica e, dal 1982, del Medical [...] research council di Harwell. Nell'ambito degli studî sull'eterocromatina facoltativa, L. ha messo in evidenza il cosiddetto fenomeno della lionizzazione. Esso riguarda i mammiferi placentati di sesso femminile, ...
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RIBOSOMA
Antonio Pavan
In biologia cellulare si indicano come r. degli organuli citoplasmatici contenenti le ribonucleoproteine, la cui funzione principale è la traduzione degli RNA messaggeri (mRNA), [...] copie complementari del DNA contenenti l'informazione genetica, in proteine. Al microscopio elettronico il r. appare una particella sferoidale di 23 nm, composta da due subunità, una grande e una piccola, contenenti una molecola di RNA (RNA ...
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trasduzione In biologia molecolare e cellulare, t. del segnale: la capacità di una cellula di convertire uno stimolo esterno in una particolare risposta cellulare (➔ recettore).
In genetica, processo di [...] la disposizione sequenziale dei geni nel cromosoma batterico e le distanze relative tra di essi (mappa genetica) si basa sull’abilità della particella virale trasducente di trasferire contemporaneamente due o più geni batterici (cotrasduzione ...
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frequenza genica
Rita Lorenzini
Proporzione di ciascun allele sul totale degli alleli di un determinato gene presenti in una popolazione animale o vegetale. Ogni popolazione è caratterizzata da una [...] possono essere calcolate secondo le seguenti espressioni: freqA=P+1/2 R; freqB=Q+1/2 R. La composizione genetica di una popolazione ideale rimane costante nel tempo. Nella realtà, le popolazioni naturali sono soggette a forze che provocano variazioni ...
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cibo transgenico
Stefania Azzolini
Prodotto alimentare derivante da organismi vegetali o animali il cui assetto genetico è stato modificato, grazie alle tecniche di ingegneria genetica, allo scopo di [...] sviluppare o creare caratteristiche particolari. Tali caratteristiche, come per es. una maggior resistenza ai parassiti, migliorano la produzione e la commercializzazione dei prodotti. I cibi transgenici ...
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Genetista statunitense (Buffalo, N. Y., 1893 - North Tarrytown, N. Y., 1974), è stato professore di zoologia alla Columbia University di New York (dal 1928 al 1962). È autore di numerose ricerche di genetica, [...] cui notevoli gli studî sulla segregazione anormale dei geni del locus T nei topi. Si è occupato anche di genetica umana: Heredity and variations (1932), Heredity, race and society (con Th. Dobzhansky, 1952), Principles of genetics (conE. W. Sinnott ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
-genetico
-genètico [der. di -genesi, secondo l’agg. seg.]. – Secondo elemento di aggettivi composti, correlati con i sost. in -genesi (per es., partenogenetico) e anche, meno spesso, con i sost. in -genia (epigenetico), talora autonomi, con...