Biologo statunitense (n. Tulsa 1936). Dopo essersi laureato presso l'Harvard University, dal 1965 ha trascorso gran parte della sua vita scientifica nel National institute of health (NIH) di Bethesda (Maryland). [...] genica su un essere umano, una bambina affetta da SCID (sigla di severe combined immunodeficiency disease). Questa malattia genetica rara (colpisce un neonato su 100.000) è dovuta alla mancanza di adenosindeamminasi, un enzima codificato dal gene ...
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RADIOBIOLOGIA
Carissimo BIAGINI
1. Campi di applicazione. - Per r. si intende, in senso generale, lo studio degli effetti delle radiazioni sugli organismi viventi; spesso la parola è usata in senso [...] maschi e femmine alla nascita (sex-ratio). In pratica è stato possibile ottenere informazioni significative (nel senso di una dimostrazione di effetti genetici dovuti ad alte dosi di radiazioni) solo per i punti 3) e 4). Per i punti 1) e 2) la grande ...
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atopia
Andrea Matucci
Termine coniato nel 1923 da Arthur F. Coca e Robert Cooke per designare un gruppo di affezioni caratterizzate da sensibilizzazione nei confronti di sostanze (allergeni) comunemente [...] degli anticorpi IgE, rappresentano un gruppo a parte che non correla strettamente con lo stato di atopia. La predisposizione genetica consiste nella trasmissione di diversi tratti, ciascuno di essi di per sé, separatamente, non in grado di conferire ...
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Disciplina che affronta problemi della biologia con metodologie e strumenti propri delle scienze dell’informazione e computazionali. Riguarda innanzitutto lo studio delle applicazioni degli elaboratori [...] teorie scientifiche. La b. fornisce modelli concettuali mediante i quali analizzare i vari livelli di interazione fra la struttura genetica di un organismo e la sua fisiologia e assume come paradigma che le funzioni fisiologiche delle cellule e degli ...
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Biologo statunitense (n. South Bend, Indiana, 1947), prof. di biologia molecolare all'univ. di Princeton (New Jersey) dal 1981. Per i suoi studî riguardanti i geni che sovraintendono allo sviluppo nel [...] pionieristici, iniziati nel 1940, è stato il primo ad applicare le metodologie della genetica agli studî sullo sviluppo embrionale, analizzando la base genetica di una particolare classe di mutazioni, chiamate trasformazioni omeotiche, che causano la ...
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Patologo e genetista statunitense (n. Palo Alto, California, 1959). Laureato in matematica alla University of California di Berkeley (1978), ha conseguito il dottorato in biologia al Massachussetts Institute [...] 'acido ribonucleico, arrivando alla scoperta che le molecole di RNA non hanno soltanto il compito di trascrivere l'informazione genetica codificata dal DNA, ma che alcune di esse fungono da interruttori capaci di disattivare un gene. Grazie ai suoi ...
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NUCLEOPROTEIDI (XXV, p. 18; App. II, 11, p. 424)
Alessandro BALLIO
Un enorme numero di studî sperimentali è stato svolto nell'ultimo ventennio sui n. e in modo particolare sugli acidi nucleici, che dei [...] variabile qualitativamente nei DNA e la loro sequenza lungo la catena polinucleotidica potrebbe forse corrispondere al cifrario genetico della cellula. Perciò, la determinazione di queste sequenze costituisce un problema di enorme importanza, che per ...
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Imaging molecolare
Alessandro Napoli-Emanuela Algeri-Roberto Passariello
Per imaging molecolare (IM) si intende la rappresentazione, la caratterizzazione e la quantificazione visiva dei processi biologici [...] l'uso di anticorpi monoclonali, la terapia genica, i trapianti di cellule staminali hanno come presupposto la comprensione delle basi genetiche e cellulari delle malattie. In questo scenario l'IM permette, per es., di seguire in ogni istante le tappe ...
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Complessità biologica
Saverio Forestiero
I sistemi viventi della biosfera vengono di norma ordinati in una gerarchia di entità, ciascuna delle quali vuole rappresentare un livello di organizzazione [...] struttura a doppia elica del DNA, alcuni ricercatori formularono in maniera rigorosa il problema dell'esistenza di un 'codice genetico' (l'insieme delle regole con cui una sequenza di nucleotidi di un gene viene tradotta nella sequenza di amminoacidi ...
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Biologo americano, nato a New York il 15 ottobre 1921. Laureato in fisica nel 1947 alla Purdue University, si dedicò poi a ricerche di biologia lavorando con M. Delbrück al California Institute of Technology [...] cis-trans e per indicare tale unità introdusse il termine di "cistrone". Raggiunse in tal modo, attraverso l'analisi genetica, il livello molecolare della struttura del DNA a cui altri ricercatori erano pervenuti attraverso la via biochimica. Queste ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
-genetico
-genètico [der. di -genesi, secondo l’agg. seg.]. – Secondo elemento di aggettivi composti, correlati con i sost. in -genesi (per es., partenogenetico) e anche, meno spesso, con i sost. in -genia (epigenetico), talora autonomi, con...