adattaménto animale Secondo un'ottica evoluzionista, è quel processo di cambiamenti che di generazione in generazione porta gli organismi ad adottare i meccanismi morfologici, fisiologici e comportamentali [...] l’ambiente di vita (adattamento come risposta indotta da un fattore ecologico); (b) lo stato con cui un carattere geneticamente determinato si manifesta e che in un certo contesto conferisce un vantaggio al suo portatore rispetto ad altri individui ...
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Studio delle interrelazioni che intercorrono fra gli organismi e l’ambiente che li ospita. Si occupa di tre livelli di gerarchia biologica: individui, popolazioni e comunità.
Cenni storici
L’e., come [...] il quadro climatico adatto per ogni specie e varietà di piante. È così possibile da un lato orientare la genetica agraria verso la creazione di nuove varietà capaci di fornire rendimenti soddisfacenti in determinate circostanze climatiche e, da un ...
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La grande scienza. Le origini dell'etologia
Patrick Bateson
Le origini dell'etologia
L'etologia è nata per fornire un approccio biologico allo studio del comportamento. I suoi fondatori, comunemente [...] e le modalità con cui operano i processi alla sua base;
2) sviluppo del comportamento: l'integrazione di fattori genetici e influenze ambientali nell'assemblaggio dei moduli comportamentali durante il corso della vita di un individuo e le modalità di ...
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lucertole, orbettini e fienarole
Giuseppe M. Carpaneto
Piccoli sauri dei nostri giardini
Molte specie di piccoli rettili appartenenti all’ordine degli Squamati vivono nei prati e nelle campagne europee. [...] raggiungere così le isole, come tanti Robinson Crusoe, fondando nuove popolazioni che con il tempo si sono differenziate geneticamente da quelle di origine.
Orbettino
L’incontro con l’orbettino (Anguis fragilis) desta sempre qualche perplessità in ...
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Frontiere dell’etologia
Enrico Alleva
Michela Santochirico
All’inizio del 21° sec., destini e scopi scientifici dell’etologia classica si sono intersecati con altri indirizzi disciplinari. Se l’etologia [...] che regola questo comportamento, oltre alle cure materne e allo sviluppo dei piccoli, se assente (in alcuni maschi mutati geneticamente) causa un complesso deficit olfattivo per il quale viene meno la preferenza per le femmine in estro. Per questo ...
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classificazione e sistematica
Giuseppe M. Carpaneto
Ordinare la natura
Il mondo dei viventi può apparire come un insieme caotico dove le forme e i colori degli animali e delle piante sono stati decisi [...] . Nel caso del cavallo e dell'asino, e in tutti quei casi in cui si ottiene un ibrido vitale, la distanza genetica minima ci dice che le due specie sono strettamente imparentate tra loro e pertanto vengono inquadrate in una categoria superiore detta ...
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Agraria
Operazione consistente nel saldare, cioè far concrescere, con una pianta, detta portainnesto o soggetto (in arboricoltura anche selvatico), una parte di un altro vegetale (detta nesto, oggetto [...] regola.
I fenomeni morfologici che hanno luogo negli i. sono stati oggetto di molte ricerche. È ammesso che geneticamente le due piante innestate restino del tutto indipendenti; tuttavia risulta dalle osservazioni che la durata delle piante innestate ...
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Come i parassiti inattivano la sorveglianza Immunitaria: il caso del protozoo Leishmania
Pascal Launois
(World Health Organization, lmmunology Research and Training Center, lnstitut de Biochimie, Université [...] da L. major (Launois et al., 1997). Questi risultati favoriscono quindi l'ipotesi che la suscettibilità a L. major sia di origine genetica e che la rapida ed elevata progressione verso la via differenziativa T H2 dei linfociti CD4 di topi BALB/c ...
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gatti
Giuseppe M. Carpaneto
Tigri in miniatura
Da secoli ospite delle abitazioni umane, il gatto è diventato un testimone silenzioso e discreto della nostra vita familiare, a ricordo dei tempi in cui [...] i divani e gli armadi per lasciarvi i segni visibili delle unghie. Questi comportamenti sono istintivi, ovvero determinati geneticamente, e quindi non possono essere repressi con violenza. Si riducono molto con la sterilizzazione, intervento assai ...
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(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente [...] -mediata, dall’intervento cioè di linfociti T e macrofagi con ridotta partecipazione anticorpale. Tuttavia, se condizioni geneticamente presenti o acquisite rendono i macrofagi meno efficienti, non viene bloccata l’infezione tubercolare ma vengono ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
-genetico
-genètico [der. di -genesi, secondo l’agg. seg.]. – Secondo elemento di aggettivi composti, correlati con i sost. in -genesi (per es., partenogenetico) e anche, meno spesso, con i sost. in -genia (epigenetico), talora autonomi, con...