popolazione
L’insieme delle persone viventi in un dato territorio, considerate nel loro complesso e nell’estensione numerica.
Genetica delle popolazioni
Parte della genetica che studia i meccanismi [...] di raggruppamento (per es., comunità locali, p. regionali, p. continentali, intera specie) costituisce un pool genetico (insieme di geni) all’interno del quale è presente una notevole quota di variabilità genetica, a causa dell’esistenza di forme ...
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OGM (sigla di Organismo Geneticamente Modificato o Migliorato)
Roberto Defez
) Organismo il cui patrimonio genetico è stato modificato con tecniche di ingegneria genetica che prevedono manipolazioni [...] nel corso dell’evoluzione, che hanno portato al trasferimento orizzontale (ossia non nel passaggio da genitori a figli) di geni, di loro parti o di interi organismi. Per esempio, durante il sequenziamento del genoma umano, sono stati identificati 322 ...
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apoptosi
Pietro Calissano
Nadia Canu
I tumori come conseguenza del fallimento dell’apoptosi
Il tumore è una massa in accrescimento originata da una singola cellula, attraverso un processo di riproduzione [...] al DNA, si attiva la proteina p53, un fattore di trascrizione che si lega al DNA inducendo l’espressione di vari geni coinvolti nell’apoptosi, e in partic. di alcuni recettori di morte (recettori di membrana che in presenza di certi ligandi inducono ...
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Virus oncogeno della famiglia Papovaviridae, così chiamato in riferimento alla molteplicità delle forme neoplastiche che esso provoca nel topo; raramente è causa di encefalopatie nell’uomo. Nel virus del [...] a diversi siti della regione di controllo del DNA, determina l’inizio della replicazione, blocca la trascrizione dei geni precoci e promuove la trascrizione di quelli tardivi. L’antigene mT si trova sulla membrana plasmatica della cellula ospite ...
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Radicali liberi
Giuseppe Rotilio
Il concetto di radicale libero ha una lunga storia nella chimica e nella biologia del 20° secolo. Un radicale libero è una qualsiasi entità molecolare, capace di esistenza [...] cui mutazioni sono alla base di molti processi tumorali. Nel caso del cancro, infatti, si è notato che certi oncogeni (geni la cui attivazione produce carcinogenesi, fra cui il più studiato è Bcl-2) inibiscono l’autofagia, favorendo così la maggiore ...
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progeria
Malattia genetica molto rara, caratterizzata da invecchiamento accelerato e precoce dell’organismo.
Eziologia
Negli individui affetti da p. sono state descritte finora mutazioni in almeno 2 [...] geni (LMNA e ZMPSTE24). La mutazione p. G608G LMNA è la più comune mutazione puntiforme del gene per la lamìna A (➔), e provoca la produzione di una forma alterata di tale proteina, chiamata progerina, che rimane legata in maniera anomala e ...
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crossing over
crossing over 〈kròsin óuvë〉 [Locuz. ingl. "incrociamento", usato in it. come s.m.] [BFS] Nella genetica, lo scambio di parti fra cromosomi omologhi e lo scambio di geni contenuti in quelle [...] parti ...
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superantigeni In immunologia, termine proposto nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d’interagire e di attivare i linfociti T tramite un meccanismo completamente diverso da quello attuato [...] gli antigeni sono presenti sulla superficie cellulare in associazione a un’altra molecola, codificata dai geni del complesso maggiore d’istocompatibilità (MHC); questi due fenomeni, denominati processamento e presentazione, permettono alla ...
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Cellula batterica o vegetale la cui parete cellulare è stata rimossa in seguito a trattamento con un enzima proteolitico, il lisozima, e può essere utilizzata per il trasferimento di geni negli esperimenti [...] di ingegneria genetica; il p., che può sopravvivere solo in ambiente isotonico, non perde le sue funzioni metaboliche e, pur non essendo più in grado di dividersi, può, in appropriate condizioni sperimentali, ...
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(I, p. 482; App. IV, I, p. 28)
L'a., e cioè la proprietà degli organismi di rispondere in maniera adattativa al variare dell'ambiente esterno, è stato già descritto sia nella sua componente genetica sia [...] contrastano il perfezionamento dell'a.; primi fra tutti la mutazione e l'immigrazione di nuovi individui (e quindi geni) che continuamente immettono caratteristiche ereditarie diverse o non adatte nel pool genico della popolazione. Inoltre, nel caso ...
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gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...
ingegneria
ingegnerìa s. f. [der. di ingegnere]. – 1. Gli studî, la tecnica e la professione dell’ingegnere: lavori d’i.; Scuola Superiore d’i.; facoltà d’i., o assol. ingegneria, la facoltà universitaria che prepara a tale professione: studente...