Geni e ambiente nello sviluppo del comportamento
Igor Branchi
Cenni storici
Il fenotipo di un organismo, il complesso delle sue caratteristiche morfologiche e funzionali, è determinato dall’influenza [...] seconda attribuiva tale ruolo all’ambiente.
In realtà, tale disputa era vivace già da secoli, anche se non si parlava di geni e ambiente ma di innato e appreso, e personaggi illustri nel campo della scienza e della filosofia avevano sostenuto l’una o ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] è stato clonato da tempo il gene (nf1). Si tratta di un gene a organizzazione complessa, in quanto contiene al suo interno altri geni, e che si estende per una regione genomica di circa 350 kb. Mentre nei casi familiari (almeno 2 soggetti affetti) è ...
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In biologia, il corredo aploide dei cromosomi di una cellula, con i geni in essa contenuti.
Il Progetto genoma
Nel 1990 negli Stati Uniti è iniziato ufficialmente il progetto di ricerca internazionale [...] delle basi del DNA sia per l’uomo sia per molti altri organismi, rimane ancora una notevole incertezza circa il numero dei geni presenti nei vari g. analizzati.
Tra le cause per le quali la sequenza di un gene non è sufficiente per identificarne con ...
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Alla ricerca dei morfogeni
Edoardo Boncinelli
(Dipartimento di Ricerca Biologica e Tecnologica, Istituto Scientifico San Raffaele Milano, Italia)
Lo sviluppo embrionale e postembrionale del cervello [...] a ems, e Otxl e Otx2 (Simeone et al., l 992a; 1993), omologhi a otd.
In tutte le specie studiate, i quattro geni citati sono espressi in estese regioni del cervello rostrale in via di sviluppo, regioni che comprendono tra l'altro la futura corteccia ...
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Logica genetica della morfogenesi nel metazoi: l'esplosione cambriana
Antonio García-Bellido
(Centro Biologia Molecular, Universidad Autonoma de Madrid, Madrid, Spagna)
I metazoi presentano un'enorme [...] di una serie di cicline (fosfatasi e chinasi) che funzionano a cascata nelle diverse fasi del ciclo cellulare (Nurse, 1993). I geni di questo sintagma sono stati conservati nel corso dell'evoluzione, dal lievito fino agli insetti e all'uomo (Levine e ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] infinito (siamo in grado di produrre anticorpi contro sostanze che non esistono in natura) quando il numero dei nostri geni è limitato? L'acronimo anglosassone di questo problema, GOD, ci fa subito capire come la sua comprensione abbia rappresentato ...
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(o operon) In genetica, gruppo di geni strutturali adiacenti, che sono trascritti tutti in una singola molecola di mRNA e che sono pertanto soggetti a una regolazione coordinata. In Escherichia coli, i [...] correlate, sono regolati in modo coordinato ossia sono attivati, disattivati o modulati finemente da un unico evento regolativo. Spesso i geni regolati in questo modo sono tra loro associati nel genoma e sono trascritti in una unica molecola di RNA a ...
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imprinting genètico (o genomico) Forma di eredità epigenetica nella quale, durante la formazione dei gameti, viene modificato il livello di espressione di un gene o di un cromosoma.
Caratteri generali
Le [...] modificato un intero tratto di cromatina, con il risultato che il dispositivo di trascrizione non ha più accesso ai geni interessati, come avviene nella regione di controllo di locus (LCR) della famiglia genica delle globine (➔ globina); non si sa ...
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Le basi genetiche del cancro
Joseph F. Costello
(Ludwig Institute for Cancer Research, University of California San Diego, California, USA)
H.-J. Su Huang
(Ludwig Institute for Cancer Research, University [...] sono brevi tratti di DNA ricchi di dinucleotidi CpG e sono presenti all'estremità 5' di circa il 50÷60% di tutti i geni noti. Le isole CpG si mantengono in uno stato demetilato in tutti i tessuti normali ma, con un meccanismo non ancora noto, quelle ...
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In genetica, l’insieme dei processi chimico-fisici che portano a una mutazione. Gli agenti mutageni sono composti chimici (m. chimica) e radiazioni (m. fisica).
La classe dei mutageni fisici è costituita [...] copie di DNA mutato su entrambi i filamenti. Il metodo della m. sito-specifica può tuttavia essere usato anche su geni clonati in vettori a doppio filamento, a condizione che il DNA sia prima denaturato.
È inoltre possibile modificare opportunamente ...
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gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...
ingegneria
ingegnerìa s. f. [der. di ingegnere]. – 1. Gli studî, la tecnica e la professione dell’ingegnere: lavori d’i.; Scuola Superiore d’i.; facoltà d’i., o assol. ingegneria, la facoltà universitaria che prepara a tale professione: studente...