Origine ed elaborazione delle informazioni biologiche
Peter Schuster
(Institut fur Theoretische Chemie und Strahlenchemie, Universitat Wien Vienna, Austria)
In biologia, l'informazione è conservata ed [...] le basi dell'innovazione nel processo evolutivo (Maynard Smith e Szathmary, 1995). Parti del genoma sono duplicate e questi geni sono liberi di sviluppare nuove funzioni, in quanto non sono richiesti per la normale vita cellulare. Questo meccanismo è ...
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inbreeding
Rita Lorenzini
Termine che identifica comunemente l’accoppiamento tra individui consanguinei, il cui grado di parentela risalga a tre o quattro generazioni precedenti; viene anche definito [...] della popolazione, ovvero da quella frazione di individui della popolazione che, riproducendosi, partecipano con i propri geni alle generazioni successive. È facile intuire che una popolazione ampia avrà un grado di consanguineità inferiore rispetto ...
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(o proto-oncogene) In biologia, gene cellulare (c-onc), omologo alle sequenze nucleotidiche identificate nel genoma dei retrovirus oncogeni (v-onc) che normalmente controlla la proliferazione cellulare. [...] . L’espressione dei p. nucleari (ossia p. i cui prodotti si trovano nel nucleo della cellula) è strettamente regolata. Per es., geni come c-fos e c-myc sono espressi a livelli bassi nelle cellule quiescenti ma vengono attivati in risposta a mitogeni. ...
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Segno che lascia un corpo impresso su un altro. I. digitali Sono quelle lasciate su superfici lisce dalle creste cutanee dei polpastrelli, e vengono utilizzate per l’identificazione personale (➔ dermatoglifi).
Biologia
In [...] indicazioni sui siti critici di legame fra DNA e proteine e, di conseguenza, sui processi di regolazione dell’espressione dei geni.
Nel 1985 è stato pubblicato e brevettato da A. Jeffreys un metodo di indagine genetica (DNA finger printing) che ...
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(o chiasma)
Anatomia
C. dei nervi ottici Lamina di sostanza bianca, formata dalle fibre ottiche, ben visibile in corrispondenza della base del cervello, subito avanti al tuber cinereum. Ha forma rettangolare: [...] punti in cui si è verificato uno scambio, il crossing over di regioni cromosomiche, con conseguente ricombinazione di geni.
Linguistica
Figura retorica consistente nell’accostamento di due membri concettualmente paralleli, in modo però che i termini ...
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Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] è registrata nella cellula venne come conseguenza della scoperta delle leggi di Mendel (1900), con la dimostrazione che sono i geni, nel corso dello sviluppo individuale, a determinare la manifestazione di tutti i caratteri. Nel decennio 1910-20, T.H ...
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intersessualità Fenomeno che si manifesta con la coesistenza in uno stesso individuo (intersessuale) di caratteri maschili e femminili più o meno intermedi fra i due. Secondo la definizione proposta da [...] L’i. è determinata da cause genetiche o fisiologiche (fenotipiche). Le cause genetiche sono dovute a squilibrio fra i geni determinatori della mascolinità e della femminilità. Attraverso l’ibridazione fra diverse razze di farfalle o di altri Insetti ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] secondarie (studi citologici e biochimici hanno rivelato che la costrizione secondaria dei c. è il sito dove sono localizzati i geni che codificano per l’RNA ribosomale, cioè l’RNA che costituisce i ribosomi; questo RNA, appena prodotto, si addensa a ...
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deriva genètica In biologia, variazione (ingl. genetic drift) delle frequenze geniche di una popolazione, dovuta unicamente al caso. Detta anche effetto di Sewall Wright, dallo studioso statunitense [...] (effetto del fondatore). La selezione naturale riduce la frequenza di questo gene se ha valore adattativo negativo. La d. genetica agisce soprattutto sui geni cosiddetti neutrali con scarso o nullo valore adattativo. (➔ anche evoluzione) ...
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embrione a mosaico
Mauro Capocci
Embrione formato da cellule aventi genotipo differente ma originato da un unico zigote. È una condizione piuttosto frequente che solitamente origina da una mutazione [...] , gli embrioni a mosaico vengono creati artificialmente soprattutto per studiare lo sviluppo ontogenetico e le funzioni dei geni, mettendo a confronto l’espressione e la funzionalità delle diverse popolazioni cellulari che compongono l’individuo ...
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gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...
ingegneria
ingegnerìa s. f. [der. di ingegnere]. – 1. Gli studî, la tecnica e la professione dell’ingegnere: lavori d’i.; Scuola Superiore d’i.; facoltà d’i., o assol. ingegneria, la facoltà universitaria che prepara a tale professione: studente...