GRAZIOSI, Franco
Francesco Cassata
(Domenico Pio)
Nacque a Roma il 10 giugno 1923, secondogenito di Elpidio, capodivisione delle Poste di orientamento socialista, nato a Ospedaletto di Romagna, e Irma [...] cellule batteriche divenuti i nuovi organismi-modello per lo studio della struttura, della funzione e della trasmissione dei geni: il primo, nel celebre esperimento del cosiddetto test di fluttuazione realizzato con Max Delbrück nel 1943, aveva ...
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BENCIVENNI PELLI, Giuseppe
Roberto Zapperi
Nacque a Firenze nel 1729 e studiò legge a Pisa. Entrò nell'amministrazione granducale toscana al tempo della Reggenza e vi fece carriera: prima semplice addetto [...] filosofi] ... ; se mai mi sarò ingannato non ne pagherò la pena come la pagheranno per il loro inganno quei geni sublimi che... attorno a me mille bestemmie mille nonsensi averanno spacciati...". L'annotazione si concludeva con un patetico appello al ...
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GARUFFI, Giuseppe Malatesta
Lucinda Spera
Nacque a Rimini intorno alla metà del secolo XVII (nel 1655 o, come retrodatano alcuni biografi, nel 1649) da Giovanni, che avrebbe voluto avviare il figlio [...] nel palazzo incantato costruito da Ercole in un'orrida selva vicino Toledo, nel quale egli viene però assalito da geni cattivi e minacciose statue animate.
Non si conosce l'anno di composizione della raccolta di sonetti In encomio del miracolosissimo ...
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DOMENICO Fiorentino (Domenico del Barbiere)
Fabio Fiorani
Nei documenti che attestano la sua attività artistica, certificazioni e atti notarili trovati in Francia, soprattutto a Troyes (Archivio municipale), [...] D. il Primaticcio forni schizzi sommari, che venivano da lui trasposti con libertà, come dimostrano le Virtù cardinali, i Geni funerari e le Cariatidi, probabilmente da lui realizzate (Bonnaffè, 1884; J. Thiriòn, in L'Ecole de Fontainebleau, 1972, p ...
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CERLONE, Francesco
Stefano Giovanardi
Nacque a Napoli il 25 marzo 1722.
Proveniente da una famiglia di piccoli artigiani (il padre e il nonno erano tessitori e ricamatori), fu egli stesso ricamatore [...] . Di altre commedie, quali Il mostro turchino, Il re dei geni, La donna serpente, Muleas re di Marocco, Il villeggiante alla moda del secondo adattò per la scena due fiabe, Il re dei geni e Il mostro turchino. Si può comunque affermare che fu proprio ...
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LAVAGGI, Giacomo Antonio
Cristiano Giometti
Ancora oscure rimangono le origini di questo scultore, nato con ogni probabilità a Roma tra il 1666 e il 1668 (Guerrieri Borsoi). Nel 1683 il L. vinse il [...] si interrompe quasi certamente a causa della sopravvenuta morte dell'artista. Il L., a cui era stato commissionato soltanto uno dei geni per l'urna al prezzo di 60 scudi, fu quindi chiamato a realizzare il pendant della piccola figura e soprattutto a ...
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ANTONIO di Chelino da Pisa
Luisa Mortari
Operoso alla metà del sec. XV, è citato fra gli scultori rinomati del tempo, nel Trattato di Architettura del Filarete, risalente agli anni 1460-1464. Insieme [...] , benché dubitativamente, il fregio coi putti con ghirlande, due amorini, centauressa e vela; e, sulla porta del castello, i due geni sostenenti le armi aragonesi. Sculture tutte dove il tratto è vigoroso, l'intaglio lieve, i volti pensosi, i putti ...
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PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo
Fabio De Sio
PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo. – Nacque a Pisa, il 29 novembre 1907, primo di otto figli di una famiglia ebrea prominente ma poco praticante. Il [...] aumento del potere di risoluzione dell’analisi sembrava fare giustizia del vecchio concetto dei geni come corpuscoli discreti, in favore di un’idea dei geni «come processi, come funzioni, non come edifici atomici» (Pontecorvo, 1952, p. 134). Ispirato ...
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FLORES, Antonio
Donatella Rosselli
Nato a Siviglia, probabilmente intorno alla metà del XV secolo, intraprese gli studi giuridici laureandosi in utroque iure; divenne notaio e abbracciò la carriera [...] nunzi, il Consiglio reale e il gran maestro dell'Ordine dei cavalieri di Rodi P. d'Aubusson, secondo la quale Geni sarebbe stato consegnato al papa e inviato a Roma dove giunse effettivamente nell'aprile dell'anno successivo.
Circa il problema della ...
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FORTINI, Giovacchino
Mara Visonà
Nacque a Settignano presso Firenze il 20 ott. 1670 da Pier Maria e da Margherita Tortoli.
Fratello maggiore di Benedetto, il F. apparteneva a una famiglia che contava [...] sua casata e l'iscrizione, mentre risultano mancanti gli elementi architettonici e decorativi, come i trofei e i due geni portatori di fiaccole. Il grandioso monumento parietale richiese probabilmente la presenza del F. a Colonia.
Sempre nel 1701 il ...
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gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...
ingegneria
ingegnerìa s. f. [der. di ingegnere]. – 1. Gli studî, la tecnica e la professione dell’ingegnere: lavori d’i.; Scuola Superiore d’i.; facoltà d’i., o assol. ingegneria, la facoltà universitaria che prepara a tale professione: studente...