AZZOLINI (Azzolino), Decio
Gaspare De Caro
Nacque a Fermo l'11 apr. 1623 da Pompeo, di famiglia patrizia, che aveva già dato alla Chiesa due cardinali, Gerolamo nel sec. XV e Decio seniore nel XVI, [...] com'era di difendere la propria autonomia di fronte alle corti di Madrid e diParigi, si affiancò di dubbi e di controversie tra i vescovi francesi: l'A. si condusse con tale spirito di moderazione, che la duchessa di Longueville, Anna Genoveffadi ...
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Vergine (Nanterre 422 circa - Parigi 500 circa), patrona diParigi, di cui sostenne la resistenza contro gli Unni di Attila (451), rifornendola di viveri. Condusse vita di preghiera, di penitenza, di assistenza [...] S. Genoveffa. Le reliquie furono bruciate durante la Rivoluzione (1791) e il reliquario fuso; la pietra dell'antico sepolcro e il nuovo sarcofago sono attualmente oggetto di venerazione nella chiesa di Saint-Étienne-du-Mont a Parigi. Nell'iconografia ...
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Scrittore francese (Parigi 1631 - Chartres 1680). Coltivò gli studî filosofici e letterarî, insegnò nella congregazione di S. Genoveffadi cui fu priore nella sede di Saint-Jean di Chartres. L'opera sua [...] più nota è il Traité du poème épique (1675) ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] Diversamente accadde a Parigi e a Oxford.
Il pontificato di G. IX coincise, per l'Università diParigi, con la crisi di quell'ordinamento che del 1212, nell'ambito della giurisdizione dell'abate di S. Genoveffa e dove, in seguito ai contrasti con il ...
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PEDROTTI, Carlo
Ruben Vernazza
PEDROTTI, Carlo. – Nacque a Verona il 12 novembre 1817, terzogenito di Camillo, commerciante di seta, e di Teresa Ceroni, possidente.
Crebbe nella stessa città, in una [...] ; esito peggiore ebbe il melodramma in tre atti Genoveffa del Brabante (di Gaetano Rossi), che esordì il 20 marzo 1854. venne allestita al Théâtre de l’Athénée diParigi in una traduzione francese di Charles Nuitter e Beaumont (alias Alexandre ...
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COSTA (Costa de Beauregard), Giuseppe Enrico, marchese di Saint-Genis di Beauregard
Paul Guichonnet
Nacque il 20 aprile 1752 nel castello di Beauregard, situato sulle rive del lago Lemano, secondogenito [...] di costituzione. Ufficiale il 17 giugno 1771, fu di guarnigione a Torino e fece lavori di rilevazione sulle Alpi. Il 12 maggio 1777 sposava la cugina germana Carlotta Genoveffa avantageux".
All'indomani della pace diParigi (15 maggio 1796) che ...
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CANAVAS (Canavasso, Canavaz, Canevaz)
Giuliana Scappini
Famiglia di strumentisti e compositori d'origine piemontese, alcuni dei quali operarono in Francia tra la prima e la seconda metà del sec. XVIII, [...] Battista (detto il Vecchio), che operarono a Parigi nello stesso periodo di Alessandro, viene segnalato, sempre dal Riemann, come operante a Napoli nel 1795 insieme con la moglie, la cantante Genoveffa Garnier. È dubbio comunque che si tratti della ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] a Eloisa, espulsa con le altre monache dal monastero di Argenteuil. Nel 1136 riprese l'insegnamento a Parigi alla scuola di S. Genoveffa dove ebbe scolari Giovanni di Salisbury e Arnaldo da Brescia, ma contro di lui si levò s. Bernardo, che fece ...
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Pittore (Lione 1824 - Parigi 1898). Riallacciandosi a talune soluzioni di Ingres, si propose, in netto contrasto con le contemporanee ricerche degli impressionisti, l'ideale di una grande pittura decorativa, [...] 'Oriente, Marsiglia, Musée des beaux-arts; a Parigi, decorazioni nell'Hôtel de Ville e nell'anfiteatro della Sorbona, tele con le storie di s. Genoveffa nel Panthéon; Inter artes et naturam, nel museo di Rouen; ecc.), in cui la raffinata semplicità ...
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ARNALDO da Brescia
Arsenio Frugoni
Nacque a Brescia verso la fine del sec. XI o al principio del sec. XII. "Clericus ac lector tantum ordinatus", fu discepolo di Abelardo. A Brescia divenne canonico [...] sollecitò dal pontefice la condanna a perpetuo silenzio in un monastero. Ma A. si recò invece a Parigi e sulla collina di S. Genoveffa, a S. Ilario, canonica che aveva già ospitato Abelardo, si diede a insegnare "divinae litterae", insistendo sulla ...
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