BADARACCO, Giuseppe
Gian Vittorio Castelnovi
Nacque a Genova, secondo il Ratti nel 1588, ma questa data è da ritenersi anticipata. Dopo aver ricevuto un'istruzione adeguata al rango della cospicua famiglia [...] ) dalla chiesa di S. Domenico a Crema e datata 1654.
Il B. ebbe certamente ruolo secondario nella vicenda della pittura genovese del Seicento: una scarsa adesione alle sue più attuali e vivaci tendenze - dopo aver preso le mosse proprio dai due ...
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CERACCHI, Giuseppe
Sandra Vasco Rocca
Marina Caffiero
Figlio di Domenico, orefice, e di Lucia Balbi, figlia dell'orefice Bartolomeo, nacque a Roma il 4 luglio 1751.
Domenico, figlio di Silvestro, anche [...] alla corte toscana, il giovane si trasferì a Londra rimanendovi sino al 1779.
Qui inizialmente abitò in casa dello scultore genovese A. Carlini ed ebbe amichevoli rapporti con vari artisti, quali gli italiani F. Bartolozzi e G. B. Cipriani (Gradara ...
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GARIBBO, Luigi
Linda Kaiser
Nacque a Genova nel 1782; nel 1802 si iscrisse all'Accademia ligustica di belle arti.
Si dedicò, in particolare, alla tecnica dell'incisione su rame. La sua produzione figurativa [...] Il riconoscimento per le benemerenze artistiche del G. era stato inizialmente proposto da Maurizio Dufour, animatore della vita genovese nel campo delle arti, al quale si devono anche le più importanti vendite realizzate dal vedutista in patria. Nel ...
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CORRADI (Conrade, Conradi, Conrado, Corrado, Corado)
Giuliana Santuccio
Famiglia di ceramisti liguri, discendenti dalla nobile famiglia savonese Coradengus (cfr. M. Massillon Rouvet, Les Conrade, in [...] lavorò come capo operaio e, pare, anche come pittore nella manifattura di maioliche aperta a Torino, nel Regio Parco, dal genovese Giovanni Giacomo Bianchi nel 1646 (Minghetti, 1946) Carlo Emanuele II di Savoia accordò a questa fabbrica, nel 1649, un ...
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BADARACCO, Raffaele (Giovanni Raffaello)
Gian Vittorio Castelnovi
Figlio di Giuseppe, nacque nel 1648 a Genova. Fu iniziato alla pittura dal padre, il quale però non dovette fornirgli che i più elementari [...] largo d'azzurri oltremare.
L'opera del B. si estranea dal filone più schietto e più vivo della pittura genovese, contrastando in sordina con il pieno barocco di Domenico Piola e di Gregorio De Ferrari; piuttosto trova consonanza con ...
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PETONDI, Giovanni Angelo Gregorio
Clara Altavista
PETONDI (Pettondi), Giovanni Angelo Gregorio. – Nacque a Castel San Pietro, un paese della valle di Muggio, ai piedi delle Alpi, nel Canton Ticino meridionale, [...] Buccafurri, La cultura francese e il suo riflesso sui palazzi, pp. 207-242; M. Spesso, Note sulla cultura architettonica genovese nella seconda metà del XVIII sec., pp. 243-265); S. Bianchi, I cantieri dei Cantoni. Relazioni, opere, vicissitudini di ...
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PAERNIO, Demetrio Giacomo
Francesco Franco
PAERNIO, Demetrio Giacomo. – Nacque a Genova il 19 agosto 1851, da Enrico e da Marietta Gazzo.
Studiò all’Accademia ligustica di belle arti, dove fu allievo [...] Giovanni Battista Cevasco, ancora legato al linguaggio neoclassico e romantico (Sborgi, 1989, p. 484). Nel 1875 espose alla Promotrice genovese alcune opere fra le quali i due gessi Ritratto del maestro Verdi e Amore sulle spine, che, come indicato ...
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DONEDA (Danedi), Giovanni Stefano, detto il Montalto
Marco Bona Castellotti
Figlio di Giovanni Antonio e di una Clara, fratello di Giuseppe, venne battezzato il 5 genn. 1612 nella chiesa di S. Martino [...] difficile per il ricorrere continuo di moduli stilistici simili. È stata opportunamente riscontrata nel pittore una componente genovese, dovuta soprattutto al contatto con Giovanni Battista Carlone, che si somma ad un influsso emiliano trapiantato su ...
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CANTONI (Cantone), Simone
Ennio Poleggi
È il rappresentante più noto di una famiglia di architetti, attiva da molte generazioni, che doveva concludere con lui e con il fratello Gaetano la sua discendenza. [...] ad offrire la propria opera a quei signori che, fino a quel momento avevano amato "barocchi e roncaglie" al pari dei genovesi, ma apparivano più colti, più pronti ad assimilare il gusto nuovo, più generosi.
L'esordio milanese non fu, però, così ...
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CIGNAROLI
Franca Dalmasso
Solo il Vesme, sulla scorta di documenti (Schede Vesme, 1963)e - naturalmente - di quella fonte importante che sono le Postille di G. Cignaroli all'opera di B. Dal Pozzo (1718:pubblicate [...] delle finestre, documentati al 1740 per pagamenti e firmati "Scipio Cignaroli pinzit". Oltre ai contatti col paesaggismo genovese, si riscontrano ancora agganci con la veduta romana del primo Settecento e quella veneta (con particolare riferimento a ...
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genovese
genovése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Relativo o appartenente alla città e provincia di Genova, capoluogo della Liguria, e ai suoi abitanti: i carruggi g.; il dialetto g. (o, come sost., il genovese), il dialetto ligure parlato a Genova....
quartarola
quartaròla s. f. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità usata a Parma per il grano (col valore di 2,95 l) e a Bologna per i liquidi (col valore di 19,65 l). Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2. Moneta...